REFERENDUM EMBRIONE - GIANCARLO CESANA

Sintesi articolo Tempi n.21 - 19/05/2005
La nostra vita è mistero, non è nostra. La viviamo, la sentiamo, la percepiamo, possiamo avere mal di schiena o mal di testa, ma non è nostra. La vita è piena di cose non nostre. Quelli che sono stati presi dallo tsunami in Asia sono come gli embrioni buttati nel cesso. E noi siamo come gli embrioni. Come diceva Chesterton, gli atei, non sono quelli che non credono a niente, ma sono quelli che credono a tutto. Cioè credono che l'embrione diventi persona dopo quattordici giorni, che far la fecondazione eterologa dia la felicità, che la vita sarà migliorata - chissà come - da una scienza che realizzerà il sogno di cui parlava Eliot nei Cori da La Rocca: «Essi cercano di evadere dal buio esterno e interiore, sognando sistemi talmente perfetti che più nessuno avrebbe bisogno di essere buono». C'è un grandissimo esempio di don Giussani. Ebbe una furibonda discussione sulla ragione col professore di filosofia del liceo Berchet che sosteneva la ragione illuministica, scientifica, che fa dire: «Credo solo a quello che vedo, a quello che provo». Alla fine della discussione don Giussani, attorniato dai ragazzi, chiese al professore: «Senta, io non sono mai stato in America, eppure sono sicurissimo che l'America esista. Lei crede che c'è l'America?». Don Giussani commenta: «E lui, poveretto, fu coerente e disse: "no"». Andando via don Giussani disse ai ragazzi: «Giudicate voi chi ha l'idea migliore di ragione»...Churchill: «Il dottor Burchard ha parlato con terrore di un'abilità scientifica che mira a controllare i pensieri dell'uomo con precisione. Spero per allora di esser già morto». E spero per allora di essere già morto anch'io. Leopardi ne "Il pensiero dominante": «Questa età superba che di vote speranze si nutrica, vaga di ciance, e di virtù nemica; stolta che l'util chiede, e inutile la vita quindi più sempre divenir non vede». Don Giussani commentando questi versi diceva: è la descrizione molto più dei nostri tempi che non dei suoi. Il crollo della ragione non è dovuto alla mancanza delle idee, ma alla mancanza dell'affetto. È dovuto alla mancanza del legame, del legame che porta l'idea, della carne. Perché sappiamo da tempo che per porsi bisogna opporsi. Tra l'altro mi hanno detto che i promotori del referendum, se riesce, prendono anche i soldi. A me il pensiero mi fa venire l'orticaria.