APPUNTI SULL'ABORTO

C'è un ampio progetto che minaccia, in vari modi, la vita umana e che sembra puntare alla sua distruzione. Il nuovo paradigma della salute, i nuovi "diritti dell'uomo", la nuova etica lasciano sempre maggiore spazio a una cultura della morte che, servendosi dell'ONU e delle sue agenzie, intende banalizzare pratiche quali l'aborto, l'eutanasia, la sterilizzazione, la contraccezione, che vanno contro la vita e sanciscono il dominio dei più forti sui più deboli". (Michel Schooyans, Nuovo Disordine Mondiale. La grande trappola per ridurre il numero dei commensali alla tavola dell'umanità, San Paolo 2000, IV di copertina).

Che il "concepito" sia un essere umano oggi non dovrebbe essere messo in dubbio più da nessuno che non voglia negare i dati della scienza e della ragione. Se è un essere umano, sia pure in forma microscopica, possiede già, sin dal momento del concepimento, la dignità propria degli esseri umani. E con la dignità possiede pure i diritti che non sono valori aggiunti, ma insiti, cioè iscritti nella stessa dignità. Probabilmente la tenace resistenza a non ammetterlo deriva in molti non dal fatto in sè, ma dalle possibili conseguenze che dal principio si possono poi trarre per l'illegittimità dell'aborto. (P. Gino Concetti, Fecondazione assistita..., in L'Osservatore Romano, 23-24/6/2000, p.20).

Diceva Martin Luther King: "Non temo la cattiveria dei malvagi, temo piuttosto il silenzio dei giusti". Se tutti i cattolici si mettessero a urlare, questa ingiustizia smetterebbe! Non sono colpevoli solo i medici e i politici, ma anche tutti quelli che rimangono indifferenti... Non dobbiamo però giudicare le donne: esse non sanno. (Don Oreste Benzi)

Dopo l'Inghilterra (1968), l'America (1973) l'aborto viene introdotto in Germania, in Francia (1975) , in Italia (1978) e gradualmente in quasi tutti i paesi d'Europa: rimane fuori l'Irlanda cattolica (EIRE), anche grazie a Niamh Nic Mhathuna, presidente di Youth Defence.

Dovremmo essere tutti antiabortisti, in linea di principio, teorico e pratico, così si espresse anche Enrico Berlinguer che, vinta la battaglia referendaria, disse: "Ora che abbiamo tolto l'aborto dalla clandestinità ci dobbiamo impegnare affinchè le donne non si ritrovino nelle condizioni di abortire." (Tempi 29/09/05 pag.28)

Giovanni Paolo II ha parlato di una "shoah", ha parlato dell'aborto come di una "strage sistematica". E, in effetti, se si guardano i dati francesi in trent'anni si scopre che ci sono stati 200 mila aborti l'anno. Mai una curva in diminuzione, mai, in un paese non povero e ignorante ma in un paese supercolto e civilizzato, dove le tecniche anticoncezionali sono sviluppatissime, c'è la pillola del giorno dopo, c'è la RU486 ormai da quindici anni, c'è l'aborto chimico, l'aborto chirurgico. Duecentomila in trent'anni sono 6 milioni. (Giuliano Ferrara - Sintesi articolo Tempi num.21 del 19/05/2005)

Ho il diritto di vivere dal primo istante del mio concepimento in quanto appartenente alla specie umana.
Ho diritto ad essere rispettato come ogni persona umana fin dalla fecondazione.
Ho diritto ad una protezione giuridica adeguata anche prima della nascita. (dal preambolo della Convenzione ONU sui Diritti del Fanciullo)
Ho diritto a non essere discriminato in base alle circostanze del mio concepimento, quando non sono stato programmato o in caso di violenza.
La mia vita vale anche se ho problemi di salute: nessuna malattia o imperfezione può giustificare la mia eliminazione.
Ho diritto di essere concepito da un atto d'amore unitivo dei miei genitori e non prodotto in laboratorio.
Ho diritto a non subire violenze come la manipolazione genetica, la sperimentazione distruttiva, il congelamento,la selezione eugenetica e tutto ciò che mi farebbe morire.
Se mi hanno abbandonato in un congelatore ho comunque il diritto di nascere, quindi di essere adottato.
Se muoio prima di nascere, anche per aborto procurato, ho diritto ad essere sepolto come ogni altro essere umano.
Come ogni bambino ho il diritto di amare e di essere amato. (Comitato Nazionale di Bioetica '96 e Evangelium Vitae)

Ho notato che tutti gli abortisti sono già nati. (Ronald Reagan - da Mario Palmaro in "Manuale di Apologetica" di Rino Cammilleri Piemme 2004 - pag.158)

L'aborto è il crimine nascosto dell'uomo e della donna moderni, il più grande alla pari dello sterminio degli ebrei d'Europa. (Giuliano Ferrara - Il Giornale 4 ott 2005)

L'aborto è la soppressione della vita di un essere umano durante lo sviluppo prenatale. Esso è pertanto un vero e proprio omicidio che molti Stati, compresa la nostra "democratica" Italia, consentono legalmente. Si calcola che ogni anno, nel mondo, vengono uccisi 50 milioni di esseri umani mediante l'aborto procurato. In Italia si praticano legalmente, ogni anno, circa 140.000 aborti. Papa Giovanni Paolo II ha denunciato che nel nostro Paese, nei primi venti anni di applicazione delle legge abortista, sono stati soppressi, cioè uccisi, circa 3 milioni di bambini. Possiamo ricordare che venti anni di dittatura fascista hanno causato la morte di nemmeno un centinaio di oppositori e che, pur addossando al Fascismo la responsabilità di tutte le vittime italiane della seconda Guerra mondiale, esso non ha provocato un numero di vittime pari a quello causato dalla legalizzazione dell'aborto nel successivo "regime" democratico? Possiamo ricordare che nemmeno il Comunismo, al quale vanno addebitati almeno 200 milioni di vittime, ha eguagliato l'enorme somma di 1.000.000.000 (un miliardo) di bambini uccisi dall'aborto in tutto il mondo, compresi i Paesi comunisti, e solo in questo secolo?

L'erba voglio (nascita e morte). Sopprimo un feto, se voglio, con l'aborto; però, se voglio, ne faccio nascere uno con la procreazione assistita. Prolungo la mia vita, se voglio, sopprimendo embrioni clonati; però se voglio, tronco la mia vita, con l'eutanasia. Cosa voglio, o meglio CHI SONO? Che idea ho di me? (Davide Rondoni)

La donna può fare quello che vuole del suo corpo!: ma noi parliamo del corpo del bambino, non di quello della madre! (Don Oreste Benzi)

La nostra civiltà giuridica ci insegna giustamente che "in dubio pro reo": quando esiste il dubbio sulla colpevolezza di un imputato, egli va assolto per non correre il rischio di condannare un innocente. Allo stesso modo, se anche ci fossero dei dubbi sull'umanità del nascituro, dovremmo trattarlo come una persona per evitare il rischio di commettere un omicidio. (Mario Palmaro in "Manuale di Apologetica" di Rino Cammilleri Piemme 2004 - pag.158)

Ma che differenza c'è nel feto tra 90 giorni (che per la L.22 maggio 1978 n.194 si può ucciderlo) e 90 giorni e 1 secondo che invece non si può ucciderlo ecceto casi particolari?

Non c'è in Italia una città così grande da accogliere i 4 milioni di giovani e bambini che oggi vivrebbero se non fossero stati uccisi con il timbro della legge 194/1978. (Carlo Casini, Aborto 25 anni. Avvenire 01/05/2003)

Ognuno di noi è stato un embrione unico e irripetibile: se fosse morto o qualcuno l'avesse distrutto, io non sarei nato. (Mario Palmaro in "Manuale di Apologetica" Rino Cammilleri Piemme 2004 - pag.158)

Si è calcolato che ogni anno nel mondo cadano vittime 50 milioni di nascituri. Negli Stati Uniti qualcuno ha provato a calcolare le vittime provocate dalle guerre che hanno coinvolto quella nazione: sommando guerra civile, prima e seconda guerra mondiale, conflitto in Corea, in Vietnam e nel Golfo, si è giunti a un totale di 1.279.945 vittime. Gli aborti praticati nel solo 2002 negli States sono stati 1.313.000: più vittime di quante ne abbiano fatte due secoli di guerre. Dal 1973 - anno della liberalizzazione con la sentenza Roe vs Wade - al 2002, gli aborti negli USA sono stati 43.358.592. (Mario Palmaro in "Manuale di Apologetica" di Rino Cammilleri Piemme 2004 - pag.157)

Un giorno fu chiesto al professore statunitense Bernard Nathanson, noto in tutto il mondo per essere stato uno dei fondatori, nel 1969, della "Lega nazionale per il diritto all'aborto", il permesso di filmare un aborto. Il professore, che ancor giovane aveva già praticato oltre 10.000 aborti, accettò, coadiuvato da una nota femminista americana che filmò le immagini ad ultrasuoni in tempo reale. Terminate le riprese, a Nathanson fu chiesto di partecipare al montaggio del film. Confessa Nathanson: "Sono rimasto così orripilato dal vedere ciò che avevo fatto che, uscito per un momento dalla stanza, sono tornato per terminare il montaggio ma non ho mai più fatto aborti in vita mia". Anche la femminista, sconvolta per quello che aveva visto, cioè per l'omicidio in diretta di un piccolo essere umano innocente, non trattò più il tema dell'aborto. Ricordiamo che nella nostra cosiddetta civile e democratica Italia vengono praticati oltre 130.000 aborti ogni anno. (vedi in sezione video)

Quanto alla rinata discussione sull'aborto, credo che non sia corretto chiamarlo una "conquista di civiltà". L'aborto può essere una tragica necessità o una drammatica scelta - di una donna sola, se è sola, o di una coppia -, ma non è un atto di civiltà, perché con l'aborto si sopprimono una vita e una persona. La vera civiltà della legge 194 non consiste nell'aver introdotto un "diritto" ad abortire, ma nell'aver posto un divieto alla piaga degli aborti clandestini, umilianti, e insicuri. La vera civiltà non consiste nel lasciar sole le donne ad abortire, ma nell'aiutare le famiglie, con la solidarietà, l'assistenza, l'educazione, affinché quella tragica scelta o necessità si verifichi il meno possibile. Insomma, la vera civiltà consiste nel tutelare la vita, non nell'autorizzare la morte. (Marcello Pera 27 novembre 2005 Catania - www.senato.it)

La Spirale è ABORTIVA - Dispositivo di materiale plastico o di altro materiale, di varia forma, che viene inserito nella cavità uterina. Il meccanismo d'azione si esplica in diversi modi: a) induzione di una reazione da corpo estraneo che provoca un'infiammazione cronica della mucosa endometriale, rendendola inospitale nei confronti di un eventuale embrione pronto ad impiantarsi - infatti la spirale non impedisce l'ovulazione; b) alterazione della caratteristiche del muco cervicale che impedisce la risalita degli spermatozoi verso il canale cervicale e la cavità uterina. Questo secondo effetto è presente solo nel caso in cui la spirale sia medicata con il rame o con un progestinico.

Julia Black, una free-lance, ha sconvolto la Gran Bretagna con il documentario “My foetus” (30 minuti, trasmesso il 20 aprile 2004 alle 23.00 su Channel 4) che mostra senza mezzi termini un aborto e feti abortiti... «I feti abortiti dalla decima settimana in poi sembrano piccoli bambini. Razionalmente, noi lo sappiamo che l’aborto mette fine alla vita di un potenziale essere umano, ma perché, quando vediamo cosa sembra, siamo così scioccati?»... «In Inghilterra ci sono stati sei milioni di aborti dal 1967»... Perché per difendere le donne è stata varata in India una legge che proibisce di rivelare ai genitori il sesso del nascituro, perché non attuino aborti selettivi sulle femmine. (A proposito: voi sareste d’accordo a lasciar abortire feti perché femmine? Sì? E il vostro femminismo?)... Si è mai posto qualcuno la domanda di quanto sia pesante questo carico? Che ferita lascia? Si è mai domandato qualcuno quali rischi le donne corrono? I rischi dell’amniocentesi, i rischi della fecondazione in vitro. I rischi della contraccezione e dell’essere costrette a concepire in età troppo adulta. Rischi psicologici e fisici. Rischi sulle spalle delle donne. (di Bellieni Carlo - Tempi num.19 del 6 Maggio 2004) (La Repubblica - 4 aprile 2004)

Appena giunto alla Casa Bianca, George W. Bush ha firmato la sua dichiarazione d’intenti togliendo i finanziamenti americani alla International Planned Parenthood, la più potente organizzazione di pianificazione famigliare nel mondo... Nel luglio 2002... il Parlamento europeo varò, 280 voti contro 240, la “Risoluzione Van Lanker” che, non senza un esplicito attacco al governo americano, raccomandava a tutti gli stati europei di liberalizzare l’aborto. Ciò in barba al volere di popoli come quello irlandese, che il divieto di abortire ce l’ha proprio nella costituzione. Il secondo passo è del gennaio 2003, subito dopo la decisione del governo Bush di sospendere il proprio contributo annuo all’Unfpa a causa del suo comprovato sostegno alle politiche di aborto forzato in Cina. La Commissione europea ha aumentato di quasi altrettanto il suo contributo all’Unfpa e all’International Planned Parenthood: in totale, 32 milioni di euro. ...Tra il 1994 e il 2000 l’Ue aveva già quadruplicato i fondi stanziati per le attività di salute riproduttiva nel mondo, arrivando a ben 4 miliardi di euro. Chi ha sterzato, al contrario, sono gli Stati Uniti che stanno cercando di invertire la rotta, non solo con le decisioni al vertice, ma anche con azioni della gente comune, come l’iniziativa presa pochi giorni fa da “Jane Roe”, la donna che nel 1973 aveva acceso la miccia legale che portò alla legalizzazione dell’aborto negli Stati Uniti... È di pochi giorni fa invece l’incidente diplomatico con cui il governo francese ha contraddetto il rappresentante del Vaticano, che si dichiarava contrario al riconoscimento da parte dell’Onu della Federazione Nazionale dell’Aborto, un’associazione con sede negli Usa, in quanto non rispetta la vita. La Francia è intervenuta per dire che le considerazioni morali e religiose non hanno posto nei dibattiti dell’Onu, le cui decisioni devono basarsi solo su questioni di salute pubblica. Il delegato francese non ha spiegato però in che senso ammettere all’Onu la Federazione Nazionale per l’Aborto porterebbe a migliorare la salute pubblica internazionale. (di Nucci Alessandra - Tempi num.26 del 26 Giugno 2003)

...una madre, che conosco, mi dice che avrebbe abortito il suo secondo figlio se non fosse stata troppo avanti nella gravidanza, lo dice con naturalezza guardando quel bambino che mi trotterella davanti: purtroppo non ho potuto abortire... non si capisce nell’elenco dei diritti è se quell’essere, quel bambino, non che avrebbe potuto essere, ma che è, che c’è, si chiama Giacomo, Anna, ha i capelli biondi o neri, gli occhi come il papà, il carattere della mamma, ha anche lui qualche diritto, per lo meno quello di essere considerato una persona, forse frutto di un errore, ma realtà vivente? Se non per la giustizia, per i diritti che si hanno, o per lo stato, perlomeno c’è, esiste per le madri, per tutti noi? Dato per scontato che sono lontani anni luce i tempi in cui si diceva che ogni bambino è un dono di Dio, anche se, a ben vedere questo gli dava, di fronte all’esistenza, qualche diritto in più, non sembrano lontane anche le parole che scriveva Peguy: «Non si fa tutto che per i bambini»? E, se non per loro, per chi, per che cosa? E, per assurdo,... come farà lo stato o lo psicologo a sostenere lei e soprattutto lui, quando gli dirà: purtroppo tu sei nato? (di Mamma Oca - Tempi num.41 del 10 Ottobre 2002)

...Che gli aborti aumentino e le nascite diminuiscano non è un segno di progresso per la “società aperta”... Se per esercitare questa libera scelta viene commessa violenza su un pugno di cellule che tutti sanno, nell’intimo della propria coscienza, essere l’inizio di un uomo o di una donna, oppure, appena dopo, su un embrione di cinque millimetri di cui si sente già il battito del cuore (6 settimane), o un po’ dopo ancora su un feto che avrà già mani e occhi (11 settimane); ebbene: siamo o non siamo di fronte ad un atto violento di un essere umano contro un altro essere umano? ... La nostra civiltà ha scelto di punire chi invade la proprietà privata, chi usa violenza, chi uccide, chi aggredisce e via di seguito. Il fatto reale che un aborto è la sommatoria di tali violazioni e che queste avvengono nella “proprietà privata” naturale del feto, il ventre materno, non è più sufficiente per concludere che si tratta di reato? Sembra di no se l’aggressore è la madre e se questa l’ha fatto come libera scelta sua in virtù del diritto di autodeterminazione. La madre dovrebbe decidere, lei sola, perché è la “proprietaria” del figlio. Ma è davvero così? ...Che per non condannare la donna si debba però semplicemente negare che il fatto compiuto sia un crimine ed un atto incivile, fa nascere il dubbio che non si stia affatto consolidando la certezza del diritto e della giustizia. Nel dubbio quindi, di fronte alla vita o alla morte, meglio scegliere la vita. (di Morisoli Sergio - Tempi num.22 del 30 Maggio 2002)

In Francia, gli ecografisti prenatali si stanno ribellando in massa all’Arret Perruche, una legge che permette al nato handicappato di rivalersi sull’ecografista che non avrebbe visto la malformazione e non avrebbe consigliato l’aborto. E che di fatto, per non rischiare di finire un giorno denunciati, obbliga ecografisti e medici ad accentuare qualunque piccola anomalia e consigliare l’eliminazione del feto nel rischio che nasca “alterato”. (di Bielleni Carlo - Tempi num.6 del 7 Febbraio 2002 )

Il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi. Il noto adagio commenta bene la vicenda della legalizzazione della pillola abortiva RU 486 negli Usa: all’inizio di questo mese la Food and Drug Administration (Fda), l’ente americano che autorizza la commercializzazione di alimenti e farmaci, ha dato il via libera alla pillola creata dal professor Baulieu, ma per farla arrivare sul mercato americano ha dovuto affidarne la produzione nientemeno che a una ditta farmaceutica della Cina popolare! (Tempi num.42 del 20 Ottobre 2000)

Per la legge francese infatti il feto che ha meno di 22 settimane, o che pesa meno di 500 grammi, è considerato come un embrione e può quindi essere bruciato come un qualsiasi "scarto" ospedaliero o essere utilizzato per delle ricerche, se i genitori danno l'autorizzazione convinti magari che si tratti solo di un'autopsia. (di Arrigoni Gianluca - Tempi num.37 del 08/09/2005)

Dio, padrone della vita, ha affidato agli uomini l'altissima missione di proteggere la vita, missione che deve essere adempiuta in modo umano. Perciò la vita, una volta concepita, deve essere protetta con la massima cura; e l'aborto come l'infanticidio sono abominevoli delitti. (Catechismo della Chiesa Cattolica, 2271)

In inghilterra oltre il 95% dei bambini affetti dalla sindrome di down viene eliminato nelle prime 25 settimane di gravidanza (la legge inglese peremtte di abortire fino al settimo mese) (Tempi - 06/06/2006 pag.23)

Un episodio assai noto della vita di Padre Pio, nel quale, durante la confessione di una donna che aveva abortito, le mostrò in visione un Papa osannato dalle folle, dicendole che Dio aveva progettato per quel suo figlio un tale ruolo.

Una recente inchiesta del quotidiano francese Le Monde ha raccontato di come nel 2005 circa 10 mila aborti su 200 mila siano stati praticati al di fuori delle mura ospedalieri. (Tempi 21 set 2006 pag.43)

Per questo non ho nessun problema a dire che l'aborto è un omicidio. La vita comincia col concepimento[...] La vita inizia quando i 23 cromosomi maschili si fondono coi 23 cromosomi femminili. Lo zigote ha in sé già tutto..(Giorgio Pardi - Presidente Associazione ginecologi universitari italiani - Professore Università Statale Milano - Tempi - 05/10/2006 pag.49)

Il caso della tredicenne Valentina, ragazza di Torino, obbligata ad abortire dai genitori contro la sua volonta. Aveva implorato "Non posso buttare questo bambino, cercate di capirmi." (La Stampa - feb 2007)

10 LUGLIO 1975: diossina a Seveso. Da Milano calano i collettivi femministi. I cartelli dicono: "O aborto o un mostro in pancia". Altri mostrano gigantografie di mabini deformati: "Lo vuoi un bambino così?". Il 3 agosto dello stesso anno alla clinica Mangiagalli si effettuano i primi 3 aborti eugenetici. A distanza di anni è certo: la percentuale di malformazioni nei feti è identica a quella riscontrata nella zona. Troppo tardi: da Seveso in poi la strada per l'aborto di Stato è aperta. (CL - Immagini di 30 anni - Ronzoni - Vitali)

La seconda causa di morte in Europa è l'aborto (per i bimbi, non per le donne). (Tempi 5 apr 2007 - p.7

DOMANDA: Santità, in Brasile c’è una proposta di referendum sul tema dell’aborto; a Città del Messico due settimane fa è stato depenalizzato l’aborto. Cosa può fare la Chiesa per arginare questa tendenza, affinché non si estenda ad altri Paesi Latinoamericani, tenendo presente che in Messico il Papa è stato accusato perfino di ingerenza per avere appoggiato i Vescovi? Ed è d’accordo con la Chiesa messicana che i parlamentari che approvano queste leggi che va contro i valori di Dio devono essere scomunicati?

Norma McCorvery alias Jane Roe (che si inventò la storia di stupro per legalizzare l'aborto) e Bernard Nathanson (che parlò di 10000 madri morte per aborti illegali ma in realtà erano 49) si convertirono entrambi al cattolicesimo....Dal 1973 a oggi i bambini uccisi dall'aborto americano sono stati 49 milioni. (Il Timone - lug/ago 2007 p.17)

PAPA: C’è questa grande lotta della Chiesa per la vita. Voi sapete che Papa Giovanni Paolo II ne ha fatto un punto fondamentale di tutto il suo pontificato. Ha scritto una grande Enciclica sul Vangelo della vita. Andiamo naturalmente avanti con questo messaggio che la vita è un dono e la vita non è una minaccia. Mi sembra che alla radice di queste legislazioni ci sia da una parte un certo egoismo e dall’altra parte anche un dubbio sul valore della vita, sulla bellezza della vita ed anche un dubbio sul futuro. E la Chiesa risponde soprattutto a questi dubbi: la vita è bella, non è una cosa dubbia, ma è un dono ed anche in condizioni difficili la vita rimane sempre un dono. Quindi ricreare questa coscienza della bellezza del dono della vita. E poi l’altra cosa, il dubbio sul futuro: naturalmente ci sono tante minacce nel mondo, ma la fede ci dà la certezza che Dio è sempre più forte e rimane presente nella storia e quindi possiamo, con fiducia, anche dare la vita a nuovi essere umani. Con la consapevolezza che la fede ci da circa la bellezza della vita e circa la presenza provvida di Dio nel nostro futuro possiamo resistere a queste paure che sono alla radice di queste legislazioni.(INTERVISTA CONCESSA DAL SANTO PADRE BENEDETTO XVI AI GIORNALISTI DURANTE IL VOLO VERSO IL BRASILE (9 MAGGIO 2007) , 10.05.2007 )

L’aborto volontario è un problema non solo privato, ma un problema politico. Dire che si tratta di un problema di coscienza e che non può essere oggetto di ragionamento politico non è saggio, non è vero ed è un po’ ipocrita. Il fatto che ci siano cinque milioni di bambini non nati in Italia non è un fatto politicamente irrilevante. Se tutti i partiti politici devono mettere il tema dell’aborto in programma o solo uno deve farlo, sono i politici a doverlo decidere” (monsignor Elio Sgreccia - presidente Pontificia Accademia Pro Vita)

MA IN CHE MONDO VIVIAMO ??? Valgono più tre orsi morti di 130 mila aborti all'anno? Il 5 ottobre nelle pagine di Repubblica si leggeva questo titolo: "Aborti, mai così pochi in Italia". Cosa volete che siano 130.033 aborti legali in un anno (senza contare quelli farmaceutici) su 560 mila bambini nati. In tutto fanno 4 milioni e 500 mila aborti legali da quando è stata approvata la 194. Dicono sia una grande conquista civile. Tutti i media, al seguito del ministro Turco, ci hanno spiegato trionfalmente che 130 mila sono davvero "pochi". ... (CONTINUA - di Antonio Socci)

La vera libertà per una donna non è "abortire" ma "non abortire"Cardinale Caffarra (Tempi 7 feb 2008 p.63)

No all'aborto entro i limiti della sola ragione, ma a patto che la ragione si liberi dei limiti che si è imposta.Benedetto XVI (Tempi 7 feb 2008 p.63)

Poco tempo fa mi è capitato di parlare di aborto con una collega, che era d'accordo nel lasciare la piena libertà di abortire. Io le ho chiesto se avesse mai visto un'ecografia di un bambino prima di tre mese e, dopo la sua risposta negativa, le ho fatto vedere le foto del feto prima del terzo mese, con il bambino già completo. È rimasta sorpresa. Ecco la battaglia culturale che ci aspetta e a cui tutti possiamo partecipare.Maurizio Amadori (Tempi 7 feb 2008 p.65)

L'aborto è un male, e la sua pratica imbarbarisce la società e i suoi comportamenti. ... Ma il rispetto e l'affetto per la donna che decide di abortire non devono far scomparire il rispetto e l'affetto per il bambino che già vive ma non potrà nascere... La storia e l'antropologia sanno bene che l'attegiamento verso il bambino è uno dei grandi indicatori del grado di vecchiaia (o di vitalità) di una civiltà. Quando la civiltà azteca cominciò a moltiplicare i sacrifici rituali dei bambini al Sole, cade in una decadenza irreversibile. (Claudio Risè - Tempi 28/02/2008 p.31)

Il termine feto è “inventato”. Si usa da qualche decina d’anni. I Romani che parlavano di fetus intendevano esclusivamente il bambino: era il frutto, la progenie, non era il bambino prima della nascita. Ci sono due cose strane nella parola “feto”. Una è che è un termine neutro, non ha maschile e femminile. Proprio per sottolineare l’idea di “cosa” . E quante assonanze con parole come fetente, difetto, fetido... Poi, in inglese e francese si scrive con il dittongo, foetus: ma è una bugia, una sovra-latinizzazione (perché in latino si scrive fetus) per far diventare la cosa più aulica e più scientifica. Quindi il problema ce lo siamo posti adesso, di dire che qualcuno prima della nascita vale meno di dopo la nascita. Prima uno “era” dal momento in cui era concepito. Tanto è vero che il 25 marzo, il giorno dell’Annunciazione, segnava anche l’inizio del calendario a Firenze e Siena, almeno fino all’arrivo dei Medici. Il problema del feto e del bambino è fasullo. Si vuole far credere alla magia, cioè che l’aria entri nei polmoni e con un tocco magico faccia diventare qualcuno di serie B un individuo di serie A. Non è così. (Tracce feb 2008 p.55 - Carlo Valerio Bellieni)

Oggi chi pratica un aborto illegale rischia ammenda molte volte inferiore di chi abbandona un cane. (Claudio Risè - 27/03/2008 Tempi p.27)


dal Catechismo della Chiesa Cattolica

L'ABORTO


2270 La vita umana deve essere rispettata e protetta in modo assoluto fin dal momento del concepimento. Dal primo istante della sua esistenza, l'essere umano deve vedersi riconosciuti i diritti della persona, tra i quali il diritto inviolabile di ogni essere innocente alla vita. 181

« Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo, prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato » (Ger 1,5).

« Non ti erano nascoste le mie ossa quando venivo formato nel segreto, intessuto nelle profondità della terra » (Sal 139,15).

2271 Fin dal primo secolo la Chiesa ha dichiarato la malizia morale di ogni aborto provocato. Questo insegnamento non è mutato. Rimane invariabile. L'aborto diretto, cioè voluto come un fine o come un mezzo, è gravemente contrario alla legge morale:

« Non uccidere il bimbo con l'aborto, e non sopprimerlo dopo la nascita ». 182

« Dio, padrone della vita, ha affidato agli uomini l'altissima missione di proteggere la vita, missione che deve essere adempiuta in modo degno dell'uomo. Perciò la vita, una volta concepita, deve essere protetta con la massima cura; e l'aborto come pure l'infanticidio sono abominevoli delitti ». 183

2272 La cooperazione formale a un aborto costituisce una colpa grave. La Chiesa sanziona con una pena canonica di scomunica questo delitto contro la vita umana. « Chi procura l'aborto, se ne consegue l'effetto, incorre nella scomunica latae sententiae », 184 « per il fatto stesso d'aver commesso il delitto » 185 e alle condizioni previste dal diritto. 186 La Chiesa non intende in tal modo restringere il campo della misericordia. Essa mette in evidenza la gravità del crimine commesso, il danno irreparabile causato all'innocente ucciso, ai suoi genitori e a tutta la società.

2273 Il diritto inalienabile alla vita di ogni individuo umano innocente rappresenta un elemento costitutivo della società civile e della sua legislazione:

« I diritti inalienabili della persona dovranno essere riconosciuti e rispettati da parte della società civile e dell'autorità politica; tali diritti dell'uomo non dipendono né dai singoli individui, né dai genitori e neppure rappresentano una concessione della società e dello Stato: appartengono alla natura umana e sono inerenti alla persona in forza dell'atto creativo da cui ha preso origine. Tra questi diritti fondamentali bisogna, a questo proposito, ricordare: il diritto alla vita e all'integrità fisica di ogni essere umano dal concepimento alla morte ». 187

« Nel momento in cui una legge positiva priva una categoria di esseri umani della protezione che la legislazione civile deve loro accordare, lo Stato viene a negare l'uguaglianza di tutti davanti alla legge. Quando lo Stato non pone la sua forza al servizio dei diritti di ciascun cittadino, e in particolare di chi è più debole, vengono minati i fondamenti stessi di uno Stato di diritto. [...] Come conseguenza del rispetto e della protezione che vanno accordati al nascituro, a partire dal momento del suo concepimento, la legge dovrà prevedere appropriate sanzioni penali per ogni deliberata violazione dei suoi diritti ». 188

2274 L'embrione, poiché fin dal concepimento deve essere trattato come una persona, dovrà essere difeso nella sua integrità, curato e guarito, per quanto è possibile, come ogni altro essere umano.

La diagnosi prenatale è moralmente lecita, se « rispetta la vita e l'integrità dell'embrione e del feto umano ed è orientata alla sua salvaguardia o alla sua guarigione individuale [...]. Ma essa è gravemente in contrasto con la legge morale quando contempla l'eventualità, in dipendenza dai risultati, di provocare un aborto: una diagnosi [...] non deve equivalere a una sentenza di morte ». 189

2275 « Si devono ritenere leciti gli interventi sull'embrione umano a patto che rispettino la vita e l'integrità dell'embrione, non comportino per lui rischi sproporzionati, ma siano finalizzati alla sua guarigione, al miglioramento delle sue condizioni di salute o alla sua sopravvivenza individuale ». 190

« È immorale produrre embrioni umani destinati a essere sfruttati come "materiale biologico" disponibile ». 191

« Alcuni tentativi d'intervento sul patrimonio cromosomico o genetico non sono terapeutici, ma mirano alla produzione di esseri umani selezionati secondo il sesso o altre qualità prestabilite. Queste manipolazioni sono contrarie alla dignità personale dell'essere umano, alla sua integrità e alla sua identità » 192 unica, irrepetibile.



"QUALE È LA TUA DATA DI NASCITA?"
Voi conoscete la data anagrafica ma non la data di nascita effettiva:
MESE ANAGRAFICOMESE EFFETTIVO (9 mesi prima)
Gennaio APRILE - anno precedente
Febbraio MAGGIO - anno precedente
Marzo GIUGNO - anno precedente
Aprile LUGLIO - anno precedente
Maggio AGOSTO - anno precedente
Giugno SETTEMBRE - anno precedente
Luglio OTTOBRE - anno precedente
Agosto NOVEMBRE - anno precedente
Settembre DICEMBRE - anno precedente
Ottobre GENNAIO - stesso anno
Novembre FEBBRAIO - stesso anno
Dicembre MARZO - stesso anno