I CATTOLICI ADULTI OVVERO I CATTOCOMUNISTI (catto-opportunisti o catto-confusi)

Meglio dei "cattolici adulti" ci sono i cattolici semplici come i bambini. (Stefano Alberto - Tempi 04/05/06 pag.19)
Se proprio vogliono essere liberi non dicano cattolici e non chiedano voti alle sagrestie.

DOCUMENTO BASE DA LEGGERE
NOTA DOTTRINALE circa alcune questioni riguardanti l'impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica (JOSEPH CARD. RATZINGER - Roma, 24 novembre 2002)

CHI SONO I CATTOCOMUNISTI
Sono tutte quelle persone che si definiscono "Cattolici adulti" e che fanno finta di seguire il Papa, in realtà lo seguono solo su quello che fa comodo o perlomeno in modo distorto, persino in buona fede. Votano a sinistra senza tenere conto minimamente della totalità del contesto e delle conseguenze concrete di certe scelte che possono portare a esiti contradditori rispetto a propri ideali. Per loro è più grave che Berlusconi sia divorziato rispetto ai Pacs o a figli affidati a coppie gay, o all'aborto o eutanasia. Ma loro dicono anche di essere contro l'aborto, il divorzio, i pacs, l'eutanasia ma alla fine votano alla coalizione che è a favore di tutto ciò. Per loro Berlusconi è il male e va odiato mentre Luxuria è il bene e va rispettata/o. Per loro esiste un punto di vista che è giusto e altri che non lo sono e loro lo sanno perchè glielo lo ha detto Dio e Prodi l'ha legiferato!"


UNA PROFEZIA DA NON SOTTOVALUTARE
Paolo VI denunciò con parole pesantissime: "Da qualche parte il fumo di Satana è entrato nel Tempio di Dio… L’apertura al mondo fu una vera invasione del pensiero mondano nella Chiesa". Ed ancora nel 1974, con dolore, il papa parlò di "coloro che tentano di abbattere la Chiesa dal di dentro". In un famoso colloquio con Jean Guitton, Paolo VI usò toni quasi apocalittici. Ricordò la frase di Gesù nel Vangelo di Luca: "quando il Figlio dell’Uomo tornerà, troverà ancora la fede sulla terra?". La applicò ai giorni nostri. Disse: "Ciò che mi colpisce quando considero il mondo cattolico, è che all’interno del cattolicesimo sembra talvolta predominare un pensiero di tipo non-cattolico, e può avvenire che questo pensiero non-cattolico all’interno del cattolicesimo diventi domani il più forte. Ma esso non rappresenterà mai il pensiero della Chiesa". (da antoniosocci.it)

DOMANDA DA PORSI
Tra le leggi fatte in passato sia da destra che da sinistra e dai discorsi politici e dalla impostazione culturale, qual è la coalizione più vicina ai valori non negoziabili della Chiesa?
Quale coalizione non ha nel programma elementi contro la Chiesa?
Quali sono le leggi per cui la destra è andata contro la Chiesa?

CATTOCOMUNISTI AL GOVERNO (divisione presa da La Repubblica 13 giu 2006 pag.7)
CAttolici "Adulti": Romano Prodi, Arturo Parisi, Gianclaudio Bressa, Franco Monaco, Giulio Santagata, Oscar Luigi Scalfaro (Che a criticato la Chiesa perchè contro i dico)
Ex DC Ulivisti: Rosy Bindi ("Io amo pensare alla Chiesa che si occupa delle cose di Dio" riferendosi ai dico), Dario Franceschini, Pierluigi Castagnetti, Enrico Letta
Ex DC: Franco Marini, Clemente Mastella, Ciriaco De Mita, Nicola Mancino
Filo CEI: Francesco Rutelli, Luigi Bobba, Paola Binetti, Gerardo Bianco, Renzo Lusetti, Beppe Fiorani, Enzo Carra
Cristiano Sociali: Giorgio Tonini, Mimmo Lucà, Franco Passuello, Marcella Lucidi, Pierre Carniti
Di sinistra: Giuliano Amato, Livia Turco, Giulia Rodano, Roberta Pinotti, Giampaolo Silvestri, Ignazio Marino, Giovanni Russo Spena, Paolo Cento.

ELENCO DI TUTTO QUELLO CHE DI CATTOLICO HA FATTO O FARA' LA SINISTRA VOTATA ANCHE DAI CATTOCOMUNISTI:
1) 15/05/2006: Presidente della Camera dei Deputati e Presidente della Repubblica atei e comunisti (sembra che Napolitano non abbia nemmeno battezzato i figli). GRAZIE CATTOLICI ADULTI!!
2) 17/05/2006: «I politici dicano no ai Pacs e alle unioni gay» Benedetto XVI - 13 maggio 2006
Il maestro Bertinotti corregge il Papa. (a Porta a Porta)
3) 21/05/2006: Dovrò ascoltare la Chiesa, ma anche tenere conto dei mutamenti della società, delle tante forme di famiglia. Si tratta di trovare una sintesi tra i miei valori di cattolica e il rispetto per le idee e le inclinazioni diverse»... E sui Pacs, contro cui è tornato a esprimersi Benedetto XVI? «Nel programma dell’Unione questa parola non c’è. Si parla di unioni civili, e di diritti da garantire». (dall'intervista a Rosy Bindi (più bella che brava, anzi più bella che cattolica) - Nuovo ministro della Famiglia - 21/05/2006 Corriere della Sera)
4) 01/06/2006: Cattolici in stato confusionale

SI RINGRAZIANO I SEGUENTI "CATTOLICI ADULTI" CHE HANNO FATTO VINCERE (si fa per dire) LA SINISTRA COSÌ TANTO "VICINA" ALLA CHIESA:
L'EX PRESIDENTE DELLA CARITAS MONSIGNOR GIOVANNI NERVO, che ha definito i riferimenti della Casa delle Libertà ai valori cristiani «manipolazione della dottrina sociale» della Chiesa;

IL VESCOVO EMERITO DI IVREA MONSIGNOR LUIGI BETTAZZI che ha affermato che «la politica dell'attuale governo è modellata sul programma della loggia massonica P2»;

IL MISSIONARIO COMBONIANO EX DIRETTORE DEL MENSILE "NIGRIZIA" PADRE ALESSANDRO ZANOTELLI che ha motivato il suo voto alla sinistra scrivendo: «Non posso accettare un paese dove l'intolleranza, il razzismo, la xenofobia, l'islamofobia arrivano a livelli tali da consentire a un ministro dello Stato di mostrare magliette con invettive contro il profeta Mohammed (testuale!, ndr)»;

IL GESUITA EX DIRETTORE DEL MENSILE "AGGIORNAMENTI SOCIALI" PADRE BARTOLOMEO SORGE che ha accusato la Cdl di «una vera e propria manipolazione della Carta fondamentale e della democrazia rappresentativa»;

PAX CHRISTI ITALIA, che all'onorevole Sandro Bondi che aveva inviato un opuscolo di Forza Italia ha risposto: «Ci indigna l'arroganza, la mancanza di pudore, (...) il tentativo di blandire l'interlocutore con sdolcinati riferimenti al magistero della Chiesa»;

IL MENSILE PAOLINO DESTINATO AI SACERDOTI "VITA PASTORALE" che così ha scritto nel suo editoriale: «Il centrodestra si proclama il grande difensore della famiglia tradizionale cattolica. Ma come si fa a dimenticare che quasi tutti i capi del centrodestra sono divorziati e risposati, o hanno scelto di trasformare la loro unione in coppia di fatto?»;

IL SETTIMANALE PAOLINO "FAMIGLIA CRISTIANA (e JESUS)" che ha rilanciato il ragionamento moralista di Vita Pastorale e a proposito dell'appartenenza di Silvio Berlusconi al Partito popolare europeo ha scritto: «Resta da domandarsi che cosa rappresenti fra loro il nostro presidente del Consiglio, che non ha nessuna delle caratteristiche personali dei politici "cattolici" come da quasi un secolo li conosciamo in Italia».

Si ringraziano questi signori, e altri preti e suore che non abbiamo potuto elencare per ragioni di spazio.
(in parte ripreso da un articolo di Casadei Rodolfo - Tempi num.15 del 06/04/2006 )

DAL VANGELO SECONDO MICROMEGA - IN QUEL TEMPO C'ERANO SACERDOTI CHE PREDICAVANO IL DISARMO E LA SOPPRESSIONE DEGLI EMBRIONI. POI VENNERO GIOVANNI PAOLO II E BENEDETTO XVI, E LORO DECISERO CHE ERA IL MOMENTO DI AGGIORNARE IL NUOVO TESTAMENTO
Fino a un anno fa quanti soffrivano per i silenzi di cui accusavano la Chiesa su pace e guerra e distruzione dello Stato sociale si limitavano a inviare missive alla Cei e ad organizzare Vie Crucis tra Aviano e Pordenone. Li scandalizzava che la Chiesa italiana potesse «benedire la nave da guerra Cavour preparata per uccidere "scientificamente e professionalmente"», come si leggeva nell'Appello ai Vescovi per la chiesa italiana che i Beati i costruttori di pace diffondevano via internet. «Definire eroi della patria i soldati uccisi a Nassiriya; dare pubblicità alle cresime sui campi militari iracheni». Andavano giù duri contro i vescovi che «non rispettando l'opzione preferenziale per i poveri appoggiando leggi e riforme del governo Berlusconi»; suscitavano il dubbio «che tale appoggio abbia come contropartita il varo di normative e l'erogazione di finanziamenti da parte del governo su materie che stanno a cuore alla Cei (stanziamenti a favore della scuola confessionale, erogazione di fondi agli oratori, posizione di privilegio garantita agli insegnanti di religione cattolica, procreazione assistita ecc.)».
Erano le parole d'ordine che allora giravano in rete. Poi il referendum sulla legge 40, e ora le elezioni.
E don Vinicio Albanesi (comunità di Capodarco),
don Pierluigi di Piazza (centro di accoglienza Ernesto Balducci),
padre Nino Fasullo (rivista Segno) e
don Andrea Gallo (comunità San Benedetto al Porto di Genova),
hanno presentato a Micromega il prelato di frontiera contro la Chiesa del cardinal Ruini:
«Piuttosto che di embrioni, di referendum e di leggi, non sarebbe meglio discutere di fede, sacramenti, preghiera e giustizia, nonché di storia della chiesa?» (padre Nino Fasullo).
«Ho trovato così assurda quella specie di propaganda, davvero bassa e volgare, contro il referendum sulla procreazione assistita» (don Gallo).
Sempre Micromega, qualche numero dopo, pubblicò "La chiesa del Vangelo contro Berlusconi (e un po' anche Ratzinger)": contro l'opuscolo di Forza Italia distribuito nelle parrocchie si unirono alla protesta di
don Aldo Antonelli, parroco di Antrosano,
don Tonino Dell'Olio, consiglio nazionale Pax Christi,
monsignor Giuseppe Casale, arcivescovo emerito di Foggia-Bovalino,
don Luigi Ciotti, del gruppo Abele,
don Vitaliano Della Sala, ex parroco di Sant'Angelo alla Scala,
don Albino Bizzotto, dei Beati i costruttori di pace, e gli altri sacerdoti già citati.

SPIRITO SANTO ETEROLOGO
Nell'era e contro l'era post-concilare la parola d'ordine è disobbedire. Soprattutto a Ruini e Berlusconi e far posto evangelicamente a tutti gli altri. O quasi. Gli embrioni umani sono sempre poco popolari:
«Non comprendo come persone che ammettono la caccia sportiva, la corrida e la vivisezione si agitino tanto per lo scongelamento o l'uso scientifico dell'embrione umano che, allorché perisce, almeno nei primi quattordici giorni, quando ancora non c'è traccia di sistema nervoso, non è soggetto a sofferenza» (l'ex prete Giovanni Franzoni).
E chi solleva dubbi sulla fecondazione artificiale o la clonazione rischia di diventare un eretico:
«Maria concepisce Gesù con una fecondazione fuori dalle norme. Si potrebbe dire che se ci fosse stata la legge 40 Gesù non sarebbe mai nato» (don Antonio Mazzi).
«Come negare che la clonazione stessa avvicinerebbe l'uomo alla somiglianza con la paternità di Dio che nella sua eterna solitudine genera il Figlio perfettamente uguale a sé?» (don Leonardo Zega).
(di Giojelli Caterina - Tempi num.20 del 11/05/2006)

NON C'È UNO SCHIERAMENTO CHE RAPPRESENTA IN PIENO I CATTOLICI MA...
(di PELLACCINO - 07/04/2006)
Il problema non è politico ma è culturale. Ma a due giorni dalla elezioni è anche politico.
Vorrei ricordare agli amici cattolici del centrosinistra di non seguire quei preti o vescovi o religiosi o giornali cattolici o laici che disobbediscono alla volontà del Santo Padre. Non esistono cattolici adulti ma solo cattolici che obbediscono al Papa. Posso anche capire che ci sono persone che non comprendono gli insegnamenti della Chiesa ma non capisco l'arroganza e la mala fede di coloro che nella Chiesa pretendono di affossare le parole del Papa soprattutto quando queste persone sono dei religiosi. Occorre ricordare che la felicità e la pace ce le dona il Signore. Senza Dio non c'è pace, senza Dio non c'è felicità. Il mondo che propongono i signori della sinistra è un mondo che si allontana da Dio un mondo senza Dio. E quindi è un mondo senza felicità e senza pace. Svegliatevi! Come fate a condividere la visione della vita che hanno Bertinotti, Fassino, Rutelli, Pannella, Bonino, Caruso, Luxuria, Rosy Bindi, i centri sociali e tutti gli altri? Come fate ad avere sintonia con la visione che questi hanno della vita e non avere sintonia con la visione Cristiana della vita espressa dal Papa? Non vi sembra che ci sia qualche problema? Come fate a dare addosso sempre a Berlusconi come se fosse l'unico ad avere interessi in politica, mentre fate finta di non vedere gli enormi interessi economici degli uomini della sinistra? Hanno occupato tutto: le scuole, le università, i giornali, gli ospedali, le radio, le televisioni, la magistratura, l'economia, le banche diffondendo i cattivi insegnamenti.
Dallo loro parte hanno tutto il capitalismo italiano. Tutti i nemici dichiarati e non della Chiesta stanno da quella parte e voi con loro. Non vi ho mai visto ne sentito ribattere ai cattivi maestri della sinistra marxista. E per favore non parlate della guerra. Dove eravate quando D'Alema ordinava alle nostre forze aeree di bombardare un paese vicino? Quando mai avete sfilato per le tante guerre che si combattono nel mondo? Solo e sempre quando la guerra viene fatta dagli americani quando il centrosinistra non è al governo. Ipocriti!
Il centrodestra non ha fatto nessuna guerra! La verità carissimi è che non ve ne frega niente del divorzio, dell'aborto, dell'eutanasia,(a proposito che ne pensate di quello che ha detto Giovanardi in proposito?), delle coppie gay delle adozioni gay della manipolazione dell'embrione. Non ve ne frega niente perchè non ci credete. Se ci credavate almeno un pò ci pensavate su due volte ad appoggiare il centro sinistra. Preferite credere alla storiella marxista di un mondo migliore senza Dio. Vi ricordo che quando alcuni esponenti del centro destra, veramente pochi, hanno appoggiato il referendum, sono stati inondati di proteste. Non ho mai sentito un esponente cattolico del centrosinistra opporsi con decisione ai pacs o alla fecondazione assistita (forse solo Mastella ma ciò è irrilevante)
Rispondetemi a questa domanda a cui non avete risposto: che differenza c'è tra un volontario ateo e un missionario cristiano? E non mi venite a raccontare la stupidaggine che il centrosinistra è vicino alle persone più bisognose. Che cosa ha fatto Prodi per le persone più bisognose? Una seduta spiritica? O quando raccontate che Berlusconi ha fatto le leggi ad personam? E il signor Prodi come mai ha usufruito del condono ed ha fatto due donazioni ai suoi figli senza pagare le tasse? E' immorale? Avete una visione della realtà distorta. Piuttosto la realtà è che purtroppo un conflitto di interessi esiste: è di quei religiosi, religiose, vescovi, "giornali cattolici" laici, che sono in affari con la sinistra e che pur di non rinunciare a questi, svendono la morale naturale perchè ormai non gliene frega più niente dell'aborto del divorzio dell'eutanasia delle coppie gay della manipolazione genetica. Perchè non gliene frega niente di quello che dice il Papa. Voi naturalmente senza nessun dubbio gli andate dietro. Se vince il centrosinistra io non mi preoccupo di Cossutta, Fassino, Bertinotti, ecc. piuttosto mi preoccupo di Prodi, Bindi, Castagnetti e gli altri, che sono purtroppo sicuro, non difenderanno la morale cattolica perchè non ci credono e lo hanno pure detto quando si sono definiti cattolici adulti.
La Chiesa Cattolica ha un Autorità che si è espressa chiaramente e se non lo avete capito andatevelo a leggere. Non seguite coloro che vanno contro questa Autorità. Non c'è uno schieramento che rappresenta in pieno i cattolici. Ma esiste uno schieramento i cui partiti difendono i valori cattolici e la cui visione della società è più vicina alla visione della Chiesa. Ciò emerge in maniera cristallina dal documento della congregazione per la dottrina della fede su i cattolici in politica, che vi ricordo è quello che si deve leggere.


PIÙ CHE ALL'AMORE PER I POVERI SEMBRANO DEDITI ALL'ODIO PER I RICCHI
Leggo e mi dico: "che fortuna essere nella Chiesa, che ci fa vedere davvero come stanno le cose...". La chiesa?! Se la chiesa è quella di padre Alex Zanotelli, di padre Gabriele Ferrari e di altri missionari i quali, più che all'amore per i poveri sembrano dediti all'odio per i ricchi o, come affema il priore della comunità monastica di Bose, Enzo Bianchi: "se invoco il giudizio finale del Signore è solo per rispetto delle vittime, sapendo bene che, in quanto occidentale privilegiato, io appartengo ai carnefici", se questa è la chiesa, bè... dove andremo?
(da www.storialibera.it)


ECCO COSA HANNO VOTATO I CATTOLICI DI SINISTRA
SINTESI DEL PROGRAMMA elettorale de "LA ROSA NEL PUGNO" che fa parte dell'Unione con un accordo chiaro!
da www.rosanelpugno.it

PACS La proposta dell'Unione è troppo lacunosa e vaga: è sparito il concetto di coppia, e non c'è alcuna garanzia pubblicistica, che invece è assolutamente necessaria per assicurare alle coppie di fatto (omosessuali o eterosessuali) anche la reversibilità della pensione, l'eredità, la tutela in caso di separazione, e così via

DIVORZIO BREVE Semplificazione delle procedure e drastica riduzione dei tempi per l'ottenimento del divorzio.

SUPERAMENTO DEL CONCORDATO E DELL'OTTO PER MILLE Non esiste paese occidentale in cui le gerarchie di una chiesa da una parte godano di straordinari privilegi (Concordato, esenzioni Ici, 8 per mille, insegnanti di religione scelti dal vescovo e pagati dallo Stato) e dall'altra intervengano a gamba tesa nel dibattito politico o addirittura nelle campagne elettorali. Non vogliamo impedire agli ecclesiastici di esprimersi; anzi, vorremmo che fosse per loro addirittura possibile candidarsi: ma come tutti gli altri cittadini, senza privilegi, senza Concordati, senza 8 per mille

LIBERTÀ DI RICERCA SCIENTIFICA Proseguire la battaglia di Luca Coscioni per la libertà di ricerca sulle cellule staminali embrionali, contro malattie devastanti

SCUOLA PUBBLICA No al finanziamento delle scuole confessionali; abolizione del valore legale dei titoli di studio

ABORTO / CONTRACCETTIVI Possibilità di ricorso all'aborto farmacologico (RU486); facilitazione dell'accesso ai metodi contraccettivi e aella pillola del giorno dopo

DROGA – NO ALLA LEGGE FINI Abolizione della legge Fini. Legalizzazione dei derivati della cannabis; sperimentazione della somministrazione controllata di eroina [
RnP: CONTROPROPOSTE sulla droga a cura di I. Marcozzi Rozzi (ppt)]

EUTANASIA Legalizzazione, regolamentazione e controllo della somministrazione, nei casi terminali, di farmaci contro il dolore anche se a elevato rischio. Interruzione del mantenimento artificiale in vita, nei casi di coma profondo e irreversibile, e comunque in quelli in cui non ci sia ulteriore aspettativa di vita che non sia puramente vegetativa: la scelta deve essere espressamente indicata in un apposito testamento biologico da prevedere per ogni cittadino

PROSTITUZIONE Legalizzazione e controllo, contro lo sfruttamento sessuale

FECONDAZIONE ASSISTITA Per abolire le attuali discriminazioni e proibizioni che colpiscono coppie infertili e portatori di malattie genetiche


IDEE-GUIDA DESUMIBILI DALLE DICHIARAZIONI DI ESPONENTI DI SINISTRA E DAL PROGRAMMA DELL'UNIONE:

- sembrerebbe che la famiglia sia anche quella composta da persone dello stesso sesso;
- sembrerebbe che è uguale per un figlio avere due papà o due mamme anziché un papà e una mamma;
- sembrerebbe che lo Stato venga prima della famiglia e debba regolarla secondo i suoi dettami;
- sembrerebbe che l'istruzione e l'educazione dei nostri figli sia compito prevalente, se non esclusivo, dello Stato e non dei genitori, per cui la scuola deve essere soltanto quella che lo Stato istituisce;
- sembrerebbe che si possa manipolare a piacimento la vita nascente, sopprimendola, facendola oggetto di sperimentazioni cruente, sottoponendola ai desideri e alla volontà dei singoli;
- sembrerebbe che fare commercio di ovuli, spermatozoi, uteri sia naturale e segno di progresso civile;
- sembrerebbe che sia meglio lasciarsi morire piuttosto che vivere, quando si ritenga che non valga più la pena, disprezzando il dono di Dio;
- sembrerebbe che la Chiesa non debba intervenire nella vita dello Stato e che la religione sia un fatto privato che non deve interferire con la vita pubblica dei cittadini;
- sembrerebbe che l'uso delle droghe sia legittimo, che non nuoccia alla salute e che vada liberalizzato e non sanzionato, controllato e non eliminato”.


da kattolikamente
Padre Piero Gheddo è missionario del Pime e fondatore di AsiaNews nel suo articolo di settembre sul Timone parla di questa malattia del cattolicesimo.

Galli della Loggia afferma (Corriere della Sera, 18 giugno 2006) che il catto-comunismo è morto. Personalmente non ne sono convinto. Ho visto nascere e affermarsi questo surrogato della fede cristiana e ricordo molto bene quanto la Chiesa ha sofferto in quegli anni. Paolo VI è stato il Papa martire del secolo XX per quella ventata di follia ideologica che lo contestava aspramente, quando, per citare un fatto simbolico, il Papa fu costretto a ritirare l’assistente ecclesiastico da associazioni nate nell’ambito cattolico e approdate nell’adesione a ideologie e modelli di società condannati dalla Chiesa. Dopo il crollo del muro di Berlino (1989) e di quasi tutti i 31 paesi a regime comunista nel mondo, è scomparso il sogno di una “rivoluzione mondiale”, sono sfioriti i miti della Cina di Mao, la Cuba di Fidel Castro, il Vietnam di Ho Chi Minh e le molte “guerriglie di liberazione”. In questo senso il catto-comunismo è morto, ma temo che la mentalità profonda generata da quella follia ideologica è ancora ben viva in alcune stampe e gruppi e associazioni di radice cristiana.

Per “cattocomunismo” non s’intende quello storico di Franco Rodano e Claudio Napoleoni, nato durante la Resistenza e nel dopoguerra confluito nel PCI con il “Partito della sinistra cristiana”; ma quello popolare e movimentista, nato dal dissenso cattolico nel “sessantotto” del post-Concilio e poi in Cile nel 1972 con “i cristiani per il socialismo”, quando era comune sentir dire in ambienti cattolici che “il socialismo è l’unica speranza dei poveri”. Vedo nel “catto-comunismo” tre elementi che penso sussistano tutt’oggi, ripeto, come mentalità di fondo.

1) Anzitutto il complesso d’inferiorità dei cattolici per quanto riguarda la capacità di leggere la società e la storia: si pensava che, in campo sociale e politico, i comunisti avessero dei criteri di giudizio più corretti, storicamente più efficaci. A quel tempo si leggeva sulla stampa cattolica (anche di studio) che “la Chiesa non ha elementi per dare giudizi sulle realtà politico-economico-sociale del nostro tempo… Bisogna ricorrere all’analisi scientifica della società condotta da Marx e dai suoi discendenti”. Era politicamente corretto non parlare della “Dottrina sociale della Chiesa”; Paolo VI aveva usato questa terminologia nel Sinodo episcopale sulla giustizia nel mondo nell’ottobre 1971, ma in seguito preferì usare altre parole per non essere definito reazionario. Chi ha rilanciato con forza la “Dottrina sociale della Chiesa” è stato Giovanni Paolo II nel suo primo viaggio internazionale a Puebla (Messico, gennaio 1979), parlando dei problemi sociali dell’America Latina.

2) L’ideologia cattocomunista diceva che per una buona convivenza civile nella società italiana dominata da una “cultura” sempre meno cristiana, il primato era da dare alla dimensione orizzontale della vita, ai problemi sociali; il che poi portava con sé il primato dello stato, del “servizio pubblico”, con la demonizzazione di scuole cattoliche e ospedali cattolici (definiti “per i ricchi”). Era già chiaro a quel tempo che per “servire i poveri” la statalizzazione di tutti i servizi e le attività sociali ed economiche non solo non è positiva, ma diventa facilmente e quasi inevitabilmente negativa dei poveri stessi; anche qui, è un giudizio che non tiene conto dei fattori spirituali e culturali, ma solo di quelli materiali, economici, politici. Quando il cattocomunismo si affermava, i modelli esaltati di liberazione dei poveri erano appunto la Cina di Mao, il Vietnam di Ho Chi Minh, il Mozambico di Samora Machel e via dicendo; insomma i paesi a regime comunista, che hanno schiavizzato i loro popoli, peggiorando le loro condizioni di vita. Ma poteva venire qualcosa di buono da ideologie e regimi che combattevano Dio e perseguitavano la Chiesa?

3) Il terzo aspetto negativo del cattocomunismo, conseguenza di quanto sopra, è secondo me una diminuzione dell’affetto per la Chiesa cattolica e, in ultima analisi, un appannamento della fede e dell’appartenenza alla comunità di Cristo che ci trasmette la fede, il dono più grande che Dio ci ha fatto dopo la vita. Certamente solo Dio vede la fede nel cuore e nei pensieri di ciascuno, ma noi tutti sperimentiamo che la fede non è solo un fatto di intelletto, ma anche di cuore, di passione; e questo vale anche per la preghiera, cibo indispensabile e quotidiano per mantenere la fede: si prega bene quando ci si sente a casa propria, quando tutta la persona è contenta e ringrazia Dio di averle dato la fede e la Chiesa. Se invece viene meno per vari motivi l’amore, la passione e la gioia di appartenere alla Chiesa, tutto il resto è in pericolo.

Dico questo non per un preconcetto aprioristico, ma per concrete esperienze fatte in quegli anni. Il comunismo non era (e non è, per quel che ancora sussiste) un semplice partito e progetto politico, ma un’ideologia sostitutiva della religione e tutti i suoi principi e processi storici sono stati condannati più e più volte dalla Chiesa universale e dalle Chiese locali che l’hanno sperimentato. Possibile che la Chiesa abbia sempre sbagliato nel giudicare un movimento durato più d’un secolo? Personalmente ho conosciuto sacerdoti e laici credenti che negli anni settanta erano conquistati da questa ideologia con barbagli messianici, religiosi. Erano talmente convinti del pensiero e delle soluzioni che erano quelle del comunismo e dei partiti comunisti, da allontanarsi a poco a poco dalla Chiesa, da cui finivano per trovarsi fuori quasi senza volerlo. Ma tutta la loro vita era cambiata, mentalità, giudizi, compagnie, discorsi, letture. Debbo anche dire che a volte questi amici erano i più generosi, ricchi di umanità. Paolo VI diceva, nel discorso della Pasqua 1970 (mi pare) che “i più grandi valori umani senza Cristo diventano facilmente disumani”. Frase fortissima su cui bisognerebbe riflettere.

La domanda che dobbiamo farci è questa: cosa verrà dopo il catto-comunismo? Galli della Loggia prevede che il movimento finisca in un’ideologia libertaria, radicale e consumista, dominante anche nella sinistra italiana. Come credente e missionario prego e spero che ci sia invece uno sbocco positivo di un’esperienza che aveva certamente una grande carica morale ed ideale, come tutto il “sessantotto” del resto, quando personalmente facevo conferenze intitolate: “Vogliamo tutti un mondo nuovo, ma a partire da Cristo”; il catto-comunismo partiva invece dall’”analisi scientifica della società”, che era quella marxista-leninista-maoista. Credo si debba tornare all’unità d’intenti e di azione del movimento cattolico italiano e alla “missione alle genti” secondo il Vaticano II e la “Evangelii Nuntiandi” di Paolo VI (1975) e la “Redemptoris Missio” di Giovanni Paolo II (1990).

In altre parole, specialmente oggi, nel tempo della globalizzazione e della sfida dell’islam ai cristiani, per noi missionari la priorità dev’essere molto chiara e condivisa: tornare ad annunziare Cristo. Ad esempio, se invece di una lettura economicista e ideologica della povertà del terzo mondo a cui non crede più nessuno (“Loro sono poveri perché noi siamo ricchi”), ci impegnassimo tutti assieme a trasmettere l’esperienza delle giovani Chiese, che tutti i popoli e le culture hanno anzitutto bisogno di Gesù Cristo e che i missionari sono inviati ai popoli soprattutto per questo scopo? Madre Teresa diceva: “La più grande disgrazia dell’India è di non conoscere Gesù Cristo”. La lotta contro la fame nel mondo ha bisogno di ricuperare questa verità, necessaria anche in Italia per sollevarci dal nostro disumano modello di sviluppo e ridare al nostro popolo l’unico orizzonte autentico di speranza in un futuro migliore.
Il grnade sbaglio della teologia della liberazione è ridurre Gesù Cristo a discussioni sui problemi politici e sociali. (Marcos Zerbini - Tracce giu 2077 p.112)
Cattocomunismo (portmanteau tra la parola cattolicesimo e comunismo) indica la posizione di chi sostiene la possibilità di conciliare gli ideali del cattolicesimo con quelli del comunismo[citazione necessaria]. Il termine viene usato solo da chi non condivide questo atteggiamento, sottintendendo un significato dispregiativo e talvolta estendendolo indiscriminatamente a tutti i cattolici di sinistra. Il cattocomunismo si rifà a due passi del Nuovo Testamento: Atti degli Apostoli 2,44-45 e 4,32-35[citazione necessaria], che rappresentano il vertice dell'utopismo sociale così come è espresso nel Nuovo Testamento. L'evangelista Luca sostiene che all'inizio ciò che distingueva giudei e cristiani era la cosiddetta "comunione dei beni", cioè l'assenza di proprietà privata. Luca lascia intendere che questa comunione si poteva realizzare solo con il denaro, e non con l'uso comune di terreni e altri mezzi produttivi. I poveri quindi non erano "padroni" della terra, ma soltanto beneficiari di una cassa comune organizzata e gestita dai ricchi della comunità. Quindi, secondo i cattocomunisti, la vita dei primi cristiani era una sorta di comunismo.
Zanotelli? Un cattocomunista di Pierangelo Giovanetti intervista con il missionario Padre Gheddo Il dibattito "Zanotelli è un cattocomunista. Non è vero che l´Africa è sottosviluppata per le ingiustizie internazionali, per il debito estero, e il commercio di armi. L´Africa è nella miseria perché gran parte degli africani hanno una cultura e una mentalità preistorica. La visione che accusa i Paesi ricchi - come fa padre Zanotelli -, è quella che avevano i regimi marxisti di un tempo: per loro la prima cosa da fare era la ribellione contro le multinazionali. Solo che dei trentuno regimi comunisti che c´erano nel mondo, non uno ha prodotto sviluppo. Non è questa la vera via che porterà l´Africa ad uscire dalla miseria". Da cinquant´anni missionario del Pime (Pontificio Istituto Missioni Estere), per anni direttore di Mondo Missione, Padre Piero Gheddo, definito da Indro Montanelli "il maggior studioso e veterano delle Missioni", rappresenta l´altra anima del mondo missionario italiano, rispetto a padre Alex Zanotelli. Ieri era a Trento a presentare il suo ultimo libro "Davide e Golia". Non condivide per nulla la lettura politico-economica del divario Nord-Sud del mondo data da Zanotelli. Anzi ritiene che l´impegno per la cancellazione del debito estero e contro il commercio delle armi non servano a nulla per l´Africa. "Gli africani sono indietro, perché non hanno raggiunto lo sviluppo culturale che ha raggiunto l´Occidente. È questa la vera causa del sottosviluppo. E allora, invece di protestare contro le multinazionali e fare le marce contro il commercio di armi, forse sarebbe meglio realizzare scuole e dar loro cultura. Solo così l´Africa uscirà dal sottosviluppo". Padre Gheddo, resta il fatto che il 20% della popolazione mondiale consuma l´83% delle risorse, lasciando le briciole agli altri. "La minoranza dell´umanità consuma l´83% delle risorse perché produce la maggioranza delle ricchezze. La maggioranza dell´umanità non è in grado di produrre ricchezze, perché non ha raggiunto lo sviluppo culturale che ha raggiunto l´Occidente. Gli uomini sono tutti uguali, ma i livelli di sviluppo sono diversi. I popoli che hanno ricevuto la Parola di Dio, e quindi una visione dell´uomo al centro dello sviluppo, hanno avuto un input di crescita che ha portato allo sviluppo moderno. Gli altri no". Questo ragionamento non legittima una sorta di superiorità culturale dell´Occidente, alla base del colonialismo, e pure del razzismo? "No. Che ci siano popoli che sono arrivati prima allo sviluppo è un dato ineccepibile. L´industria e la medicina moderna sono nati in Occidente. Non è superiorità. È che abbiamo ricevuto per primi la Parola di Dio. Poi quei principi, che sono alla base della carta dei diritti dell´uomo e delle donne, li abbiamo esportati dall´Africa all´Asia all´America latina". Civiltà avanzate si sono avute anche prima di Cristo e al di fuori dell´Occidente? "Nessuno nega questo. Ma il progresso, come noi lo conosciamo, è nato col cristianesimo". Quali sono, allora, le cause per cui l´Africa resta povera, anzi si è impoverita ancor di più? "L´Africa non ha avuto il tempo, i secoli, le idee interne giuste per maturare il progresso moderno. A Vercelli (io vengo da lì) noi produciamo settantacinque quintali di riso per ettaro (in Sardegna ottanta perché fa più caldo), in Africa quattro quintali. Questa è la ragione perché l´Africa non ha da mangiare e invece noi sì. Altro che debito estero da cancellare o la vendita delle armi". La campagna mondiale per la cancellazione del debito è stata sostenuta con forza anche dalla Santa Sede. Molti studiosi internazionali hanno indicato questo come il primo passo per far risorgere l´Africa. "Sono falsi problemi. Non è la vera causa. Come pure la vendita delle armi Se anche non si spendessero soldi per le armi, i Paesi poveri non si svilupperebbero lo stesso. L´Italia è passata dal sesto al quattordicesimo posto nella vendita delle armi. È cambiato qualcosa? No, nulla. E il primo produttore di armi è il Sudafrica di Mandela. Quanto al debito estero, cancellatelo pure. Quei soldi lì andranno a finire in tasca alle elités". Cosa succederebbe, però, se tutti i sei miliardi di abitanti del pianeta avessero il nostro standard di vita e di consumo? Non ci sarebbe la catastrofe? L´effetto serra e il buco nell´ozono? "Sono le solite balle. Il mondo tiene tutto. Quello che non riesce a capire Zanotelli è che la ricchezza del mondo non è una torta da distribuire, ma una torta da produrre. Posso dartene una fetta della mia, quello che è importante è che tu ne produca tanta come ne produco io". © L'Adige - 21/04/02 -------------------------------------------------------------------------------- La missione non è protesta di Piero Gheddo Ringrazio Pierangelo Giovanetti per la mia intervista pubblicata il 21 aprile scorso. Vorrei solo precisare alcuni punti: 1) Non avrei parlato di padre Zanotelli, se il giorno precedente egli non mi avesse attaccato su "L´Adige" in modo piuttosto pesante, senza che io abbia mai parlato di lui in articoli o conferenze; e se Giovanetti non mi avesse chiesto cosa penso delle accuse rivoltemi. Inoltre, il termine "cattocomunista" uscito nella conversazione sarebbe stato meglio non riportarlo, come auspicavo. I giornali, specie nei titoli, esagerano per farsi leggere: anche il titolo in prima pagina "Gheddo attacca Zanotelli" lo rifiuto radicalmente. L´intervista era su quanto avrei detto il pomeriggio nell´auditorium del Collegio vescovile, dove non ho nemmeno nominato Zanotelli. 2) Con Giovanetti ho parlato un´ora e capisco che non si poteva pubblicare tutto. Vorrei aggiungere due cose. Primo, quel che mi spiace, nei discorsi di Zanotelli, è che non parla mai di Gesù Cristo e della Chiesa. E quando parla della Chiesa, dice che è "berlusconizzata" o, come ha fatto a Milano, grida: "Giovani, non sposatevi in chiesa, c´è troppo lusso; sposatevi in Comune"... Una domanda: i missionari Comboniani, che ho visitato in più di dieci paesi (Sudan, Etiopia, Eritrea, Uganda, Mozambico, Ciad, Sud Africa... Perù, Messico, Ecuador, Brasile...), cosa vanno a fare in missione? Ad annunziare Gesù Cristo ed a fondare la Chiesa, che come ho dimostato porta sviluppo umano, anche economico e sociale. Perché Alex non ne parla mai? 3) Sul merito di quanto mi divide da Zanotelli ho parlato ampiamente nel volume presentato a Trento: "Davide e Golia - I cattolici e la sfida della globalizzazione" (San Paolo). Voglio precisare che non ho nulla contro le campagne che condannano le multinazionali, la vendita delle armi, il debito estero: sono problemi veri, ma se assolutizzati (come succede molto spesso) sviano l´attenzione da quella che è la vera radice del sottosviluppo specie africano: culturale-educativa e, se vogliamo andare più a fondo, anche religiosa. In Africa (e in buona parte dell´America Latina) la scuola è del tutto trascurata, in Asia molto meno! Perché non si protesta contro questo? Maritain diceva che la radice della cultura e del cammino storico di un popolo sta nell´idea che quel popolo si fa di Dio, da cui deriva l´idea che si fa dell´uomo, della donna, dell´umanità, della natura, della storia, del lavoro, ecc... Gli studiosi di civiltà parlano di "civiltà cicliche" (che guardano al passato) e di "civiltà progressiste" (che guardano al futuro). Tutte le religioni hanno dei valori e sono degne di rispetto, ma noi crediamo che Dio si è rivelato pienamente solo in Gesù Cristo. La missione della Chiesa è fondata su questa fede o no? Altrimenti sarebbe inutile portare il Vangelo ai popoli: varrebbe la pena di restare in Italia a combattere le multinazionali... e Berlusconi. Non capisco perché, anche in campo cattolico, quando si parla di sviluppo e sottosviluppo si dimentica quanto dice Paolo VI nel capitolo II della "Populorum Progressio" (1967) su "La Chiesa e lo sviluppo" (e la "Visione cristiana dello sviluppo"); e Giovanni Paolo II nella "Redemptoris Missio" (1991) ai numeri 58-59-60. Ma i testi da citare sarebbero tanti, compreso quello dei vescovi latino-americani a Puebla (1979): "Il miglior servizio al fratello è l´evangelizzazione, che lo dispone a realizzarsi come figlio di Dio, lo libera dalle ingiustizie e lo promuove integralmente" (n. 3760). Sono parole basate sull´esperienza dei missionari e delle giovani Chiese. Perché si ignorano per ridurre tutto al problema economico? Perché prevale la protesta, la denunzia, invece di proporre soluzioni alternative che coinvolgano la gente comune? Troppo facile protestare contro le multinazionali e la vendita di armi: non costano nulla. Ma proviamo a chiedere ai giovani di rinunziare al superfluo (ad esempio alle discoteche), di dare un anno o due della propria vita ai poveri dell´Africa (nel 1985 c´erano in Africa 1800 volontari laici, oggi meno di 400!). Dobbiamo educare i giovani a questi grandi ideali, sul modello di Cristo e dei missionari: dare la vita per gli altri! La protesta non costruisce nulla: al massimo conquista la prima pagina dei giornali. PIERO GHEDDO, missionario del PIME, Milano © L'Adige 24/04/02