DIXIT DEFINITIVO - FRASI AFORISMI CITAZIONI

MENÙ | da 1 a 400 | da 401 a 800 | da 801 a 1200 | da 1201 a 1600 | da 1601 a 2000 | da 2001 a 2400 | da 2401 a 2800 | da 2801 a 3000 | da 3001 a 3300 | da 3301 a 3500 | da 3501 alla fine

2801) Il vero capolavoro è rendere gli uomini schiavi delle emozioni, distaccare la loro percezione della realtà dal rapporto con i sensi. (Il diavolo Berlicche al nipote Malacoda - Tempi 05/10/2006 - p.66)

2802) «Non esiste un solo granello di polvere in cui non sia presente Dio», è ciò che il Crocefisso dice a don Camillo, tentato dal pensare che gli 'altri', i comunisti, siano qualcosa di meno prezioso, dei credenti. C'è l'eco, in quella battuta, del «Cristo tutto in tutti» di Paolo; ma come filtrato da una semplicità di antiche madri, di nonne contadine che spiegano Dio a un bambino. (Marina Corradi - Tempi 12 ott 2006 - p.15)

2803) Ma tu credi in Dio? Non ha importanza. Vedi, alle mie studentesse dico sempre: non mettere mai un uomo al posto di Dio. Non credi in Dio? Non importa, neanch'io ci credo, però il posto glielo devi lasciare, deve restare vuoto. Che cosa significa il posto vuoto? Significa tutto quello che in me sporge su niente, tutto quello che in me non si basta, tutto quello che in me è bisognoso di., tutto quello che in me piange e piangerà fino all'ultimo. (Intervista a Luisa Muraro - Tempi 12 ott 2006 - p.39)

2804) Il vero motivo della nostra soddisfazione non è che le cose vadano male, vanno così da millenni, ma che nessuno se ne accorga. E se qualcuno, rara avis, ne prende coscienza, trova immediatamente chi, da posizioni autorevoli, gli spiega che è giusto così, che la marcia inesorabile della storia avanza ed è insensato opporsi. (Il diavolo Berlicche al nipote Malacoda - Tempi 12 ott 2006 - p.66)

2805) La storia ci insegna che le minoranze decise riescono sempre ad imporsi alle maggioranze rinunciatarie e silenziose. (Monsignor Giuseppe Bernardini, vescovo di Smirne-Turchia, 13 ott 1999 in Vaticano)

2806) Di rado pensiamo a ciò che abbiamo, ma di continuo a ciò che ci manca.

2807) Tutto ciò che accade, accade per un preciso motivo.

2808) Tutto quello che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode, tutto questo sia oggetto dei vostri pensieri. (San Paolo nella Lettera ai Filippesi - 4,8).

2809) È vero che la realtà la fa un Altro, ma la realtà vuole me, attento e attivo. (Enzo Depalo di Bari)

2810) Sono le condizioni peggiori a rendere le cose straordinarie.(Spot BMW)

2811) I nostri sensi interiori minacciano di estinguersi. (Benedetto XVI - Monaco - Tracce ott 2006 - p.116)

2812) Sono i volti che costituiscono l'ordito della mia vita che ne compongono la filigrana. [...] Solo dopo aver ammirato la bellezza delle persone che qui si incontrano, delle donne, dei bambini, degli uomini; la bellezza del Paese e della luce. Allora e solo allora, con grande rispetto, abbiamo il diritto di chinarci sulla loro miseria. (Pierre Ceyrac - "Tutto ciò che non è dato è perso!" - Jaca Book)

2813) Ciò che dà la certezza di poter dire "io" con dignità fino alla fine sta nell'esperienza di un rapporto che non mi lascia mai solo. (Botturi-Riboldi "Le malattie inguaribili. Curare? sempre." S.E.Fiorentina)

2814) L'amara scoperta che Dio non esiste ha ucciso la parola destino, ma negare il destino è arroganza. Affermare che noi siamo gli unici artefici della nostra vita è follia. (Oriana Fallaci, Un uomo)

2815) Sai, trent'anni fa a certe cene, in certi ritrovi di intellettuali o simili, si chiedeva sempre: che fanno al Cremlino? Si parlava di comunismo, era su quello l'attenzione. Oggi ti chiedono che fa Ratzinger... (Oriana Fallaci - Tracce ott 2006 – p.101)

2816) Por la libertad se puede y se debe aventurar la vida. (Don Quijote de la Mancha - Miguel de Cervantes)

2817) I mullah del politicamente corretto hanno contemplato tutto. Tutto è previsto. Meno un aspetto: che studenti e docenti si mettano insieme liberamente per "edificare ed essere edificati" reciprocamente. (Punto e Oltre - Tracce ott 2006 - p.84)

2818) Abbiamo ricevuto tutto, dobbiamo dare tutto. (Graziano Grazzini - Consigliere provinciale di Firenze morto il 6 set 2006 a 50 anni - Tracce ott 2006 - p.78)

2819) Gli volevo bene perchè non si stancava di dirmi il vero. (Capogruppo di AN che parla dell'amico Graziano Grazzini - Tracce ott 2006 - p.80)

2820) Ma io cosa voglio veramente, cosa condivido con le persone con cui lavoro da tanto e per tanto tempo? In fondo non so niente di loro. (Roberto Gulino - Responsabile dell'unità di chirurgia vascolare di Tolone - Tracce ott 2006 p.76)

2821) Il nostro amico Enzo Piccinini, a commento di un Volantone di una decina di anni fa, diceva:"La baldanza e l'indomabilità cristiane ci sono perchè tutto ci è dato, poteva non esserci niente, e allora di cosa abbiamo paura? È questa la libertà cristiana: non avere paura di sbagliare; il problema è uno solo: che la verità, nella carne di tutti i giorni smetta di cristallizzarsi in dottrina, ma attraverso il lavoro di tutti i giorni generi quell'uomo che spera nella presenza infinita del Mistero; e che rispondendo a quel Mistero vince l'inclinazione ad avere un rapporto con la realtà dipendente solo da quello che sente lui come misura e misura lui". Questo è quello che desidero per me. (Roberto Gulino - Responsabile dell'unità di chirurgia vascolare di Tolone - Tracce ott 2006 p.77)

2822) La "canzone d'amore" è il desiderio di essere trasportati dall'oscurità alla luce, di essere toccati dalla mano di Colui che non è di questo mondo.(Nick Cave - Tracce ott 2006 p.70)

2823) Una situazione estrema aiuta a riscoprire quello che uno, anni prima, faceva con una coscienza minore.(Claudio Chieffo - Tracce ott 2006 - p.72)

2824) Anche i granelli di polvere depositati sul tavolo vengono da Lui. (Marco Bersanelli - Tracce ott 2006 - p.69)

2825) Le cose possono essere "mie" perchè ne faccio esperienza a partire da un bisogno che ho, mettendoci cioè la mia partecipazione, il mio esserci dicendo cosa voglio, col mio particolare problema. E adesso desidero essere più disponibile e più autentico, e non più "a posto" o più giusto, ma soprattutto voglio rimanere legato là dove ho visto che si può domandare tutto, dove mi chiedono non di essere bravo, ma di essere vero. (Giulio, Milano - Tracce ott 2006 - p.68)

2826) L'uomo dubbioso è debole, e io mi trasformavo in un uomo debole, anche perchè se lotti da solo, è più facile incontrare l'inferno che il paradiso. (Etsuro Sotoo - Tracce ott 2006)

2827) C'era una volta un principe che, diventato re, chiama a corte tutti gli intellettuali del regno e dice: "Voglio imparare il significato della storia e della vita. Non voglio commettere gli stessi sbagli degli altri". Gli anni passano e il giovane re cresce, pensando alle sue domande. Quando gli intellettuali tornano a corte portano con sè tanti libri di storia. Il re dice a loro: "Non riuscirò mai a leggere tutti questi libri. Per piacere, fatemene un riassunto". Uno dei più anziani risponde: "Lo faremo. Fino adesso nessuno ha imparato tutte le lezioni che abbiamo avuto della storia. Tante persone sono nate, hanno sofferto e sono morte senza imparare niente della loro esperienza". Secondo me, nessuno ha ancora imparato dalla storia, dalla crudeltà della guerra, dagli orrori e dai dolori che essa ha sempre portato al mondo. (Samar Sahhar - Tracce ott 2006 p.47)

2828) Mi ricordo che la prima ora di scuola che ho fatto al liceo è stata nella prima E del Berchet. Sto per salire sulla cattedra e già in fondo, sulla sinistra (in fondo, proprio all'ultimo banco), si alza una mano. E io penso: «Oddio, c'è già una difficoltà prima che incominci!». «Dica pure» (poi ho visto sul registro di classe che quel ragazzo si chiamava Pavesi: mi ricordo benissimo, dopo quarant'anni). «È inutile, professore, che lei venga qui a parlare di religione, perchè per parlare bisogna ragionare, lei deve usare la ragione; usare la ragione di fronte alla fede è inutile perchè sono due rette sghembe, non si incontrano mai: la ragione può dire una cosa e la fede un'altra. Sono due mondi diversi!» Allora io, un po' percosso al vivo da un interrogativo che sinceramente non mi aspettavo, dico: «Scusi, cos'è la fede?». Lui si guarda in giro; i compagni ridono beotamente. Allora domando vigorosamente a tutta la classe:«Chi di voi sa cosa è la fede? Chi me la sa descrivere, definire, dire, come volete?» Si fecero tutti seri e nessuno rispose. Mi sono fatto forte e ho detto con voce più tonante: «Mi dica, per favore, cos'è la ragione?». Stessa scena. Allora, rivolto a tutta la classe:«Cos'è la ragione?!». Nessuno rispose. Allora partii in quarta - è naturale - e dissi:«Ma come? Parlate di fede e di ragione senza sapere il significato delle parole che usate? Ma questa è una vergogna, non è degno di voi! Siete giovani, dovete entrare nella vita con chiarezza, con sincerità; di quello che non sapete dovete dire:"Non so", ma non parlatene però, non giudicate!». (Luigi Giussani, Il rischio educativo, Rizzoli, Milano 2005, pp.25-26)

2829) Una delle cose che ci è stato chiesto di studiare è la ragione del dominio dell'Occidente sul mondo. Abbiamo studiato tutto quello che abbiamo potuto dal punto di vista storico, politico, economico e culturale. Quindi abbiamo pensato che voi aveste il sistema politico più avanzato. In seguito ci siamo concentrati sul vostro sistema economico. Ma negli ultimi vent'anni abbiamo concluso che il cuore della vostra cultura è la vostra religione, il cristianesimo. È questa la ragione per cui l'Occidente è diventato così potente. Il fondamento morale cristiano della vita sociale e culturale è il fattore che ha reso possibile l'emergere del capitalismo e la transizione a una politica democratica. Non abbiamo più dubbi su questo punto. (Dall'intervista del giornalista statunitense David Aikman a un influente intellettuale cinese, citato in Rodney Stark, The Victory of Reason. How Christianity Led to Freedom, Capitalism, and Western Success, Random House, New York 2005 )

2830) La cannabis è un noto "adattatore" della realtà. Essa ti fa vedere la realtà non quale è realmente, ma quale tu vorresti che sia. (Claudio Risè, Tempi, 19 ott 2006 - p.28)

2831) Fate bene a fare domande: voi avete un anno per farle, e risponderò a tutte; io ho mezz'ora all'esame, ma il voto lo do sulle mie domande. Quindi fatele, perché non è stupido chi fa domande, ma chi non le fa. (Nicola Matteucci citato da Raffaello Vignali - fondatore del Mulino - Tempi 19 ott 2006 - p.45)

2832) Ci sono molti imbroglioni nel mondo degli inviati? Ce ne sono. Di tutte le nazionalità? Noi italiani ce la caviamo abbastanza. In generale l'inviato italiano è molto più sveglio degli anglosassoni nell'afferrare i termini politici della situazione. Ma ha un'etica molto più labile nella fabbrica del lavoro. Gli anglosassoni vanno sul posto, noi spesso abbiamo corrispondenze che sono scritte dalla camera dell'albergo. (Toni Capuozzo, Tempi, 19 ott 2006 - p.49)

2833) Quasi sono le qualità più importanti di un inviato speciale? Anzitutto la salute e la resistenza fisica. Poi la curiosità. Quindi un'alchimia giusta fra coraggio e paura: devi averli entrambi perché sono entrambi necessari. La cosa perfetta è quando uno è deluso da ogni spiegazione ideologica ma non cessa di essere curioso di capire come va il mondo. Scusa il ritratto molto autobiografico, ma se uno ti fa un lungo discorso sulle ragioni dei palestinesi e non anche sui torti, e poi viene inviato in Cisgiordania o a Gaza, io credo che difficilmente racconterà bene le cose che smentiscono il suo modo di vedere preconfezionato! Quanto pesano i pregiudizi politici sul prodotto che gli inviati oggi ci offrono? Moltissimo, purtroppo. A lungo è prevalsa la convinzione che nel corredo del grande inviato ci dovesse essere un pensiero di sinistra, magari moderato, ma che quello fosse necessariamente il profilo del grande giornalista. Io non mi considero di destra e non mi considero più di sinistra. Sono esperienze che penso di aver superato, rifiuto la logica dell'appartenenza. Mi basta essere uomo e cittadino. E continuare a fare il giornalista. (Toni Capuozzo, Tempi, 19 ott 2006 - p.50)

2834) Se la storia la facciamo raccontare solo a chi ha vinto, che storia è? (Giampaolo Pansa - Tempi 26/10/2006 - p.48)

2835) Tutti in fondo al nostro cuore siamo poeti, se si incontrano persone giuste che ci danno gli strumenti. La bellezza si può scrivere e raccontare. (Domnica - Tempi 26/10/2006 - p.15)

2836) Il tempo è stato terribile, la campagna è desolata, palude, giungla, roccia; echi beffardi chiamano illegittima la nostra speranza; ma una sciocca canzone può aiutare la vostra sempre e semplicemente; infine noi sappiamo per certo di essere tre vecchi peccatori, che questo viaggio è troppo lungo, che ci mancano i nostri pranzi, che rimpiangiamo le nostre mogli, i nostri libri, i nostri cani, ma abbiamo solo la più vaga idea del perché siamo quel che siamo. Scoprire come essere umani ora è la ragione per cui seguiamo questa stella. (Wystan Hugh Auden, "I tre magi", tratto da Per il tempo presente, 1945)

2837) O uno scopre che ogni circostanza è tutta lì, nel presente, come dono del Mistero, oppure la rovina. Ne rimanda il valore ad altri momenti o significati che la sua ragion ha già preconfezionato. (Nicola, Ancona - Tracce ott 2006 p.15)

2838) Il "con-forto" è la forza che nasce dai cuori riuniti.(Luigi Giussani - Basilica di Sant'Antonio, Padova, 11 feb 1994 - In Tracce ott 2006 - p.1)

2839) Io avevo come compagno di seminario uno che sarebbe diventato un grande vescovo, monsignor Manfredini. Mi ricordo, con impressione vivissima, come ho raccontato tante volte ai miei amici, di quel che accade una sera, mentre stavanmo andando in chiesa. Era suonata la campana e tutti correvano giù per le scale vicine alla cappella di teologia del grande seminario di Venegono; noi due eravamo gli ultimi e perciò correvamo di più per raggiungere gli altri. A un certo punto, Manfredini mi ha preso per braccio, mi ha fermato; non so come, io l'ho guardato in faccia e lui mi ha detto queste testuali parole, che mi hanno fatto venire i brividi: «Però, pensare che Dio si è fatto uomo: è proprio una cosa dell'altro mondo!». Poi andò avanti e mi precedette. Il cuore di quel mio compagno era pieno della emozione dell'annuncio più grande che sia mai riecheggiato in questo mondo[...] E mentre lui scendeva le scale più veloce di prima, precedendomi, io gli ho gridato: «È una cosa dell'altro mondo, in questo mondo!» (Luigi Giussani - Basilica di Sant'Antonio, Padova, 11 feb 1994 - In Tracce ott 2006 - p.2)

2840) Quid Animo Satis? Che cosa può bastare al cuore dell'uomo? (San Francesco - A. Gemelli, Il Francescanesimo, Ed. O.R., Milano 1932, cap.XIII)

2841) In un suo romanzo, uno che non credette o che credette di non credere, che si chiama Kafka, a un certo punto dice:«Colui che non abbiamo mai visto, che però aspettiamo con vera bramosia, che ragionevolmente però è stato considerato irrangiungibile, eccolo, qui, seduto. (Luigi Giussani - Basilica di Sant'Antonio, Padova, 11 feb 1994 - In Tracce ott 2006 - p.6)

2842) San Paolo diceva: «Io non giudico nessuno». Nessuno può giudicare il fratello, nessuno. «Non giudico neanche me stesso», è Dio che giudica. (Luigi Giussani - Basilica di Sant'Antonio, Padova, 11 feb 1994 - In Tracce ott 2006 - p.6)

2843) Vorrei che rileggessimo anche questa testimonianza di Madre Teresa, di cui tutti conosciamo le gesta, o la fama, almeno. «Ricordo di aver raccolto un uomo dalla strada e di averlo portato nella nostra casa». «E cosa disse quell'uomo?» - le chiese il giornalista. «Non biascicò, non bestemmiò, disse soltanto: "Ho vissuto sulla strada come un animale e sto per morire come un angelo, amato e curato". Impiegammo tre ore a pulirlo, poi guardò le suore e disse: "Sorella, sto per tornare alla casa di Dio" e morì. Non ho mai visto un sorriso come quello sulla faccia di quest'uomo». «Perché anche nei più grandi sacrifici sembra che non ci sia sforzo in voi?» - domandò ancora il giornalista che la intervistava. Madre Teresa: «È Gesù quello a cui facciamo tutto. Noi amiamo Gesù». (Luigi Giussani - Rimini, 9 dicembre 1995 - Tracce gen 1996 )

2844) Dice Kafka:«Non rinunciare a me stesso! Anche se la redenzione non viene, voglio però esserne degno ad ogni momento.» [...] Ma Kafka fa uno sbaglio... che vive ogni momento in modo tale da essere degno della salvezza, ma non chiede la salvezza, non domanda, non mendica.(Luigi Giussani - Basilica di Sant'Antonio, Padova, 11 feb 1994 - In Tracce ott 2006 - p.8)

2845) A fine mese, quando ricevo lo stipendio, faccio l'esame di coscienza e mi chiedo se me lo sono guadagnato. (Paolo Borsellino)

2846) A noi capita di dire: "Come è bello il mondo!", ma facciamo così fatica a dire: "Come è grande Dio!"?», ovvero a riconoscere che il mondo non l'abbiamo fatto noi, che tutto è dato? (Fabio - citato da Cesana Tracce Nov 2006 p.2)

2847) A proposito di politica: ci sarebbe qualcosa da mangiare? (Totò)

2848) A rigore la filosofia è nostalgia, il desiderio di trovarsi dappertutto come a casa propria. (Novalis - Tracce Nov 2006 p.88)

2849) Ai bambini piace la ripetitività. La nonna racconta la storia di Pollicino, il bambino ride e chiede: «Ancora». La nonna la ripete e il bambino dice: «Ancora». La nonna la racconta una terza volta e il bambino vorrebbe risentirla una quarta e poi una quinta. E la nonna non ce la fa più. Ecco, diceva Chesterton «Dio è come quel bambino, da milioni di anni vede il sole sorgere tutte le mattine e tutte le mattine dice: ancora». Non si stanca mai. (Tempi 2 nov 2006 p.66)

2850) All'imbrunire decidiamo di sdraiarci sul prato dietro casa a guardar le stelle. A un tratto, Andrea vede una stella cadente. Dico: «Bisogna esprimere un desiderio"»... Allora Simone, mio figlio (adottivo) di 5 anni, tutto serio dice:«Io ho un desiderio importante: io voglio Gesù"». (Roberto, Bagnatica - Tracce Nov 2006 p.16)

2851) Aveva ragione il teologo inglese J.H.Newman quando affermava che «una gran memoria non fa un filosofo, non più che un dizionario possa essere chiamato una grammatica». Eppure sembrano sempre più numerosi i pensatori che «accolgono nelle loro menti un'ampia moltitudine di idee, ma con poca sensibilità circa i loro reali rapporti l'una verso l'altra». Puro nozionismo, insomma. (Giovanni Paolo Cantoni - Tracce Nov 2006 p.82)

2852) Barthes è il "guru" della cultura francese: è lui, "sempre il primo, sempre all'avanguardia", a dare o togliere il patentino di "moderno". Ma un fatto, a lungo temuto, si realizza: la madre di Barthes muore. "Di colpo, non essere moderno mi è diventato indifferente" scrive sul suo diario il 13 agosto 1977, mentre accudisce la madre. Pochi giorni dopo il tragico evento, ecco un'altra annotazione che trovo nei "Diari" di Barthes: "Mi sveglio al mattino e vedo davanti a me il programma della settimana, e non ho speranza: stesse cose, stessi impegni, stessi appuntamenti, e ciò nonostante nessun investimento, anche se qualche parte di programma è sopportabile, se non gradevole". (Citazione tratta da "Noi, i moderni" di Alain Finkielkraut, dove il filosofo francese parla degli ultimi anni di vita del suo maestro, Roland Barthes - Tracce Nov 2006 p.88)

2853) C'è un'episodio che mi è accaduto nei primi anni di scuola: avevo una collega iscritta all'Associazione atei italiani, figlia di atei. Per evitare che il figlio sentisse parlare di Dio aveva deciso di mandarlo nella scuola steineriana. Alla fine di giugno di quell'anno era morto suo padre. Dopo averlo detto al figlio, lui aveva chiesto: "Dov'è adesso il nonno?" "È sotto terra, diventerà polvere" "No, non è vero, dimmi dov'è ora: La mia collega mi disse: "Davanti a questo dialogo ho capito che l'eternità è un'implicazione originale dello sguardo umano, non è un dato culturale. Ho dovuto obbedire a quello che mi aveva detto mio figlio"». (Mariella Carlotti, insegnante - Tracce Nov 2006 - p.74)

2854) Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è una persona sleale. (Bertold Brecht - 1898-1956)

2855) Chi sa non parla, e chi parla non sa. (Lao Tse)

2856) Ciò che non è unito all'origine, non può essere unito dopo.(Don Giussani - Milano 1989 - Tracce Nov 2006 p.90)

2857) Coloro che non fanno piani e sottovalutano l'avversario saranno certamente catturati. (Sun Tsu)

2858) Come dice don Giussani in Dall'utopia alla presenza, un pericolo grande che corriamo è quello di non essere originali, ma reattivi, come se quel che succede ci svegliasse improvvisamente da un'anestesia.(Giancarlo Cesana - Fiera-Rho, 30 settembre 2006 - Giornata d'inizio anno degli adulti di Cl della Lombardia - Tracce Nov 2006 p.2)

2859) Con Sergio il rapporto era totale, on/off, senza vie di mezzo. (Francesco Baravelli che parlava del suo amico Sergio Faccioli morto l'8 ago 2006 - Tracce Nov 2006 p.72)

2860) Condannare il peccato ma amare il peccatore. (Papa Giovanni XIII)

2861) Cosa ha da dire la sua esperienza di uomo cristiano all'uomo laico che conserva fiera indipendenza di giudizio, combatte con le armi dell'intelligenza e della libertà, e magari ne ha anche rispetto ma si sente totalmente estraneo al cristianesimo? «La natura stessa della ragione grida: "Esiste un significato!", ciò che anche Kafka afferma: "Esiste un punto di arrivo". Ora, proprio la obliterazione dell'idea di ragione come apertura positiva al reale è ciò che desta in noi la più grande preoccupazione. La fede cristiana, infatti, esige un uomo ragionevole per poter essere accolta come risposta adeguata ed esauriente all'interrogativo del vivere. Perciò nutriamo una simpatia profonda verso tutti i tentativi liberi da schemi precostituiti, che partono per una risposta da una sincera attenzione ai bisogni veri dell'uomo. Questi tentativi ci rendono attenti e desiderosi di collaborazione».(Monsignor Luigi Giussani, in "Non conformatevi. Non accontentatevi delle piccole cose. Non siate mai tranquilli", Tempi, 3 settembre 1997)

2862) Dio si è coinvolto con la nostra umanità per aiutarci a non barare con il nostro cuore, a non lasciarci anestetizzare, a non lasciarci "metter via"; a non lasciarci togliere quello che ci spetta di diritto, ossia l'essere protagonisti del mondo nel quale viviamo; a non barare con la promessa positiva della vita, nonostante tutte le difficoltà della vita e del nostro cuore. (Tiziana citata da Giancarlo Cesana - Fiera-Rho, 30 settembre 2006 - Giornata d'inizio anno degli adulti di Cl della Lombardia - Tracce Nov 2006 p.2)

2863) Dovevo spiegare Leopardi in una classe in cui ho metà musulmani extracomunitari. Come posso spiegarlo a un pakistano? Decisi di partire dal Canto notturno di un pastore errante dell'Asia. Dissi: "Leopardi mette in bocca le sue domande al pastore errante dell'Asia. Voi venite da quei luoghi, il pastore che cammina nei deserti potrebbe essere ognuno di voi. Mentre ascoltate la poesia, paragonatela con il vostro cuore, chiedetevi se quelle domande sono le vostre domande e poi dite se il titolo della poesia è giusta o sbagliato". Li ho chiamati uno ad uno. Mohamed: "Sono anche le mie domande", Faruk: "Sono anche le mie", Luca... Ora, ho detto loro, possiamo fare un viaggio insieme perchè abbiamo scoperto che esiste un terreno di dialogo. (Mariella Carlotti, insegnante - Tracce Nov 2006 - p.75)

2864) Eppur si muove. (Galileo Galilei)

2865) Gesù, rivolgendosi all'altro, amico o nemico, straniero o fratello, donna o uomo, non metteva di mezzo il peso di cose già decise o rifiutate, di questioni già formulate, di scelte già giudicate, di regole assolute, e a tutto guardava per quello che di nuovo, umano, possibilmente felice, lì, in quel contesto, poteva darsi. (Luisa Muraro a conclusione del suo libro "Il Dio delle donne", Mondadori 2003 - p. 165).

2866) Hai creduto, sei stato battezzato:è morta la vita vecchia, è stata uccisa sulla croce, sepolta nel battesimo. È stata sepolta la vecchia, nella quale malamente sei vissuto: risorga la nuova. (Sant'Agostino - Sermone Guelf. IX, in M. Pellegrino, Vox Patrum, 177).

2867) Ho capito che senza Cristo tutto quello che possiamo sperare non esiste e quello che costruiamo non resiste. (Frase di Rosalie citata da Frate Paolo - Tracce 2006 p.19)

2868) Il compito del leader non consiste solo nel prendere decisioni, ma nel compiere una sintesi che dia significato alle cose. (John Seely Brown)

2869) Il fine giustifica i mezzi. (Niccolò Machiavelli)

2870) Il nostro atteggiamento non dovrà mai essere quello di un rinunciatario ripiegamento su noi stessi: occorre invece mantenere vivo e se possibile incrementare il nostro dinamismo, occorre aprirsi con fiducia a nuovi rapporti, non trascurare alcuna delle energie che possono contribuire alla crescita culturale e morale dell'Italia. (Benedetto XVI - Verona - IV Congresso Convegno nazionale della Chiesa Italiana - 19 ott 2006 - Libricino allegato Tracce Nov 2006 p.7)

2871) Il pensiero più risoluto non è nulla di fronte a ciò che avviene. (Cesare Pavese - Cfr. «Il tormento di Pavese, prima che il gallo canti», in La Stampa, 8 agosto 1990, pp. 16-17)

2872) Il raggio di luce esalta le cose...La luce è un elemento fondamentale della realtà... è studiata dalla fisica e dalla filosofia... nell'arte e nella scrittura dell'uomo... un folgore che è segno divino. (Volantino dell'Open Evening del Collegio della Guastalla di Monza - 12 gen 2007)

2873) Io non sono un uomo a cui vengano in mente continuamente delle barzellette. Ma saper vedere anche l'aspetto divertente della vita e la sua dimensione gioiosa e non prendere tutto così tragicamente, questo lo considero molto importante, e direi che è anche necessario per il mio ministero. Un qualche scrittore aveva detto che gli angeli possono volare, perché non si prendono troppo sul serio. E noi forse potremmo anche volare un po' di più, se non ci dessimo così tanta importanza. (Benedetto XVI - Castel Gandolfo, giovedì, 17 agosto 2006 - dall'intervista alle testate televisive Bayerischer Rundfunk (ARD); ZDF; Deutsche Welle e alla Radio Vaticana in preparazione al suo prossimo viaggio apostolico in Baviera, che avrà luogo dal 9 al 14 di settembre.)

2874) L'amore, per essere credibile, deve essere concreto. E' necessario che sia un aiuto offerto a tutti, partendo dai più svantaggiati. L'amore vero deve mettersi al servizio della vita di tutti i giorni, ma anche della ricerca di soluzioni giuste e pacifiche ai gravi problemi che colpiscono il nostro mondo. (Arcivescovo Pier Luigi Celata - Cardinale Paul Poupard - Messaggio per la fine del Ramadan 'Id al-Fitr 1427 H. / 2006 A.D. )

2875) L'eterno è entrato nel mondo dove c'è ciò che guardo con preferenza. (Luigi Giussani, L'attrattiva Gesù, BUR, Milano 1999, p.29)

2876) L'uomo saggio non cerca di affrettare la storia. (Robert Louis Stevenson)

2877) L'è mei ciapà del lasarun che andà a cà stracch. È meglio prendersi del lazzarone che andare a casa stanco. (Proverbio Milanese)

2878) La Chiesa, dunque, non è e non intende essere un agente politico. Nello stesso tempo ha un interesse profondo per il bene della comunità politica, la cui anima è la giustizia, e le offre a un duplice livello il suo contributo specifico. La fede cristiana, infatti, purifica la ragione e l'aiuta ad essere meglio se stessa: con la sua dottrina sociale pertanto, argomentata a partire da ciò che è conforme alla natura di ogni essere umano, la Chiesa contribuisce a far sì che ciò che è giusto possa essere efficacemente riconosciuto e poi anche realizzato. A tal fine sono chiaramente indispensabili le energie morali e spirituali che consentano di anteporre le esigenze della giustizia agli interessi personali, o di una categoria sociale, o anche di uno Stato: qui di nuovo c'è per la Chiesa uno spazio assai ampio, per radicare queste energie nelle coscienze, alimentarle e irrobustirle. Il compito immediato di agire in ambito politico per costruire un giusto ordine nella società non è dunque della Chiesa come tale, ma dei fedeli laici, che operano come cittadini sotto propria responsabilità: si tratta di un compito della più grande importanza, al quale i cristiani laici italiani sono chiamati a dedicarsi con generosità e con coraggio, illuminati dalla fede e dal magistero della Chiesa e animati dalla carità di Cristo. (Benedetto XVI - Verona - IV Congresso Convegno nazionale della Chiesa Italiana - 19 ott 2006 - Libricino allegato Tracce Nov 2006 p.15)

2879) La cosa che più mi ha toccato, in quest'anno, senza avere la preoccupazione di un ruolo da difendere, è la ricerca dell'essenziale. Ciò che ho sempre rincorso in questi anni, come in un reality show, è la compiacenza degli altri, che gli altri vedessero come ero bravo in quello che facevo. Poi, privatamente, l'insoddisfazione.(Testimonianza ripresa da Julián Carrón Fiera - Rho, 30 settembre 2006 - Giornata d'inizio anno degli adulti di Cl della Lombardia - Tracce Nov 2006 p.10)

2880) La fede finchè resta dentro alla Chiesa è accettata da tutti, ma quando la si porta fuori diventa un problema. Allora che facciamo: ce la squagliamo? (Benedetto XVI - Tracce Nov 2006 p.82)

2881) La gente, oggi, è convinta che la morale consista dell'indignarsi contro qualcun altro. (Charles Peguy)

2882) La misericordia di Dio è una fune lunga e forte, e non è mai tardi per aggrapparvisi. (Marshall Bruce - A ogni uomo un soldo)

2883) La persona geniale, ci diceva sempre don Giussani, è quella che vede e fa vedere anche agli altri quello che c'è, ma che gli altri non riescono a vedere.(Giancarlo Cesana - Fiera-Rho, 30 settembre 2006 - Giornata d'inizio anno degli adulti di Cl della Lombardia - Tracce Nov 2006 p.2)

2884) La ribellione dei giovani è un'inconscia disperazione dietro la quale si nasconde la non pacifica nostalgia della religione. (Habermas - Scuola di Francoforte - Citato da Claudio Risè - Tempi 9 nov 206 p.31)

2885) La vita è troppo breve, per bere del vino cattivo. (Gotthold Ephraim Lessing - Scrittore tedesco)

2886) Last but not least.

2887) Le fiabe trattano in larga misura, o (le migliori) soprattutto, di cose semplici e fondamentali, non toccate dalla Fantasia, ma queste semplicità sono rese tanto più luminose dalla loro incastonatura. Che il narratore che si permette di "agire liberamente" con la natura ne può essere l'amante, mai lo schiavo. È stato nelle fiabe che, per la prima volta, ho scoperto la potenza delle parole e la meraviglia di cose come la pietra, il legno, il ferro, la casa e il fuoco, il pane e il vino.(Tolkien John Ronald Reuel)

2888) Lo dice Gesù nel vangelo, parlando del ricco Epulone il quale chiedeva di resuscitare Lazzaro, così che i suoi parenti potessero avere, vedendo un morto resuscitato, l'occasione di cambiare la vita: «Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti sarebbero persuasi». (Lc 16,31)

2889) Maria, tu sei la prima casa di Dio nel mondo, il primo luogo in cui tutto ciò che c'era era di Dio, di Dio che veniva a vivere tra noi. Tutto ciò che tu sei è per Dio, dimora Sua. Non c'è nessuna falsità in te: Gratia Plena. Il dono di Dio, la scelta di Dio ti ha fatta pura tutta: Gratia Plena. Perciò sei la bellissima, perché la bellezza è lo splendore della verità: bellissima!

2890) Nella nostra miseria quotidiana, quando il buio sembra prevalere, è un volto amico che ci risolleva. E per un amico, in un rapporto amoroso, siamo capaci di dare tutto. La carità è questo dono di sé commosso all'altro. Piccoli gesti, come fare la spesa per un bisognoso, sono scintille che riaccendono il fuoco della carità verso di sè e verso il prossimo. (10° Colletta Alimentare - 25 nov 2006)

2891) Non c'è nulla di più inutile e di delittuoso che trascurare anche un solo aspetto della vita, perchè anche al più piccolo particolare è legato il significato di quel che facciamo.

2892) Non condivido quello che dici, ma darei la vita affinchè tu possa dirlo. (Evelyn Beatrice Hall)

2893) Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare. (Seneca)

2894) Non possiamo dar retta a tutto ciò che ci propinano per via telematica, avendo paura di "insegnanti nudi", e subire invece la normalità di insegnanti vestiti che non educano. (Annalena Valenti - Tempi 23 nov 2006 p.31)

2895) Non sono gli avvenimenti ad essere indifferenti, siamo noi che non riusciamo a togliere loro l'abitudine di essere indifferenti. La vita è arcigna con quelli che tengono il broncio. (Mounier Emmanuel - Lettere sul dolore p. 28)

2896) Non è il ragionamento astratto che fa crescere, che allarga la mente [perciò non è una strategia astratta che allarga la mente, che fa dilatare la ragione], ma il trovare nell'umanità un momento di verità raggiunta e detta», è una pienezza di umanità davanti ai nostri occhi. Continua don Giussani: «È la grande inversione di metodo che segna il passaggio dal senso religioso alla fede: non è più un ricercare pieno di incognite, ma la sorpresa di un fatto accaduto nella storia degli uomini». (Luigi Giussani, All'origine della pretesa cristiana, Rizzoli, Milano 2001, p. VI.)

2897) Palermo non mi piaceva, per questo ho imparato ad amarla. Perché il vero amore consiste nell'amare ciò che non ci piace per poterlo cambiare. (Paolo Borsellino)

2898) Perché tra noi adulti (come osservava Michele), dopo tanti anni di vita cristiana - a volte, non tanto rare - invece che crescere la mendicanza, la domanda, cresce la pretesa? (Michele - citato da Cesana Tracce Nov 2006 p.2)

2899) Proprio perchè ci ama veramente, Dio rispetta e salva la nostra libertà. Al potere del male e del peccato non oppone un potere più grande ma [...] preferisce porre il limite della sua pazienza e della sua misericordia, quel limite che è, in concreto, la sofferenza del Figlio di Dio. (Benedetto XVI - Verona - IV Congresso Convegno nazionale della Chiesa Italiana - 19 ott 2006 - Libricino allegato Tracce Nov 2006 p.11)

2900) Provavo sollievo nell'inginocchiarmi, e sentivo il mio io spossato concedersi all'abbraccio di una presenza che non comprendevo e tuttavia avvertito intorno a me come il vento e il mare. (C. Potek, L'arpa di Davita, Garzanti, Milano 1999, p.238)

2901) Quando ero giovane vivevo in un mondo agnostico che si era ribellato al cattolicesimo. Dipingevo, amavo l'arte, ma mi mancava la voce della committenza. Era tutto senza senso. La domanda della zia Berta, ad un certo punto, è stata "la committenza" della mia vita. La zia Berta non si era sposata, viveva in casa con noi, aveva guardato crescere tutti i suoi nipoti. Pregava e ascoltava, accoglieva tutti e non giudicava nessuno. Un giorno torno a casa e sul tavolo c'è una di quelle immagini di santi molto oleografiche, si capiva che non le piaceva affatto. Si rivolse a me e mi disse: "Anche a tè non ti piace quel santino, vero? Ma Arcadio, come sarà la vera gloria?". In spagnolo gloria significa anche paradiso. Mi fermai e capii che dal quel momento in poi avevo un compito: cercare com'è la vera gloria. Io non sapevo niente della bellezza che non muore. Allora mi sono messo alla ricerca, volevo trovare almeno un anticipo di paradiso. Adesso l'arte contemporanea non cerca più di dipingere delle cose brutte. Questo è un grande male, perchè se qualcuno sottolinea troppo il brutto, lo amplifica, ti impedisce di vedere tutta la bellezza che c'è. Dà scandalo. (Arcadio Lobato, illustratore di libri per bambini - Tracce Nov 2006 - p.73-74)

2902) Quando fantasticavo di stare in piedi da me solo, mi trovavo in questa ridicola posizione: che mi appoggiavo, senza saperlo, a tutto il Cristianesimo. Può darsi, il Cielo mi perdoni, che abbia tentato di essere originale; ma non sono riuscito a inventare, da me, che una copia peggiorata delle tradizioni già esistenti della civiltà religiosa. (Chesterton Gilbert Keith - Ortodossia p. 17)

2903) Quante volte, quando abbiamo avuto una preoccupazione o abbiamo passato un momento di difficoltà, abbiamo comunicato all'altro le nostre preoccupazioni (non le abbiamo dette al primo che passava per strada, abbiamo scelto bene la persona a cui dirle, una persona disponibile ad ascoltarci, ad accoglierle) e, dopo avergli chiesto: «Mi capisci?», dal modo con cui rispondeva: «Sì!» abbiamo capito che non aveva capito un bel niente. Perché non basta la buona volontà per capire, occorre una umanità, occorre un'esperienza umana, che consenta di cogliere, di comprendere, di capire quello che l'altro sta dicendo. Senza questo, anche se uno è tutto teso, tutto desideroso di capirti, perché ti è amico, perché ci tiene, perché ti stima, non capisce. (Juliàn Carròn - La Thuile ago 2006 - Inserto Tracce set 2006 p.9)

2904) Quello che conta tra amici non è ciò che si dice, ma quello che non occorre dire. (Albert Camus)

2905) Questa cultura è contrassegnata da una profonda carenza, ma anche da un grande e inutilmente nascosto bisogno di speranza. (Benedetto XVI - Verona - IV Congresso Convegno nazionale della Chiesa Italiana - 19 ott 2006 - Libricino allegato Tracce Nov 2006 p.6)

2906) Qui dentro anche le piccole cose diventano grandi e io cerco sempre di vedere i lati positivi di tutto. (Lettera di una Donna in un carcere - Tracce Nov 2006 p.18)

2907) Quid est veritas? Vir qui adest. (Che cos'è la verità? È qui di fronte a te - La domanda è pronunciata da Ponzio Pilato durante il suo interrogatorio a Gesù - Vangelo di Giovanni (18:38). La risposta è l'anagramma della risposta di origine antica)

2908) Scrive l'apostolo Giovanni: «Questa è la vittoria che ha sconfitto il mondo: la nostra fede» (1 Gv 5,4b). La verità di quest'affermazione è documentata anche in Italia da quasi due millenni di storia cristiana, con innumerevoli testimonianze di martiri, di santi e beati, che hanno lasciato tracce indelebili in ogni angolo della bella Penisola nella quale viviamo.(Benedetto XVI - Verona - IV Congresso Convegno nazionale della Chiesa Italiana - Omelia S. Messa - 19 ott 2006 - Libricino allegato Tracce Nov 2006 p.21)

2909) Se Dio c'entra con la ragione, allora c'entra proprio con tutto: con i soldi, con la politica, con la cultura, con gli interessi di tutti i giorni. (Giancarlo Cesana - Fiera-Rho, 30 settembre 2006 - Giornata d'inizio anno degli adulti di Cl della Lombardia - Tracce Nov 2006 p.1)

2910) Se vediamo un gigante, esaminiamo prima la posizione del sole e assicuriamoci che non si tratti dell'ombra d'un pigmeo. (Novalis)

2911) Spero che tu capisca il rapporto tra me e la mia ragazza, è un rapporto che rimane un mistero. È nato da un'amicizia tutta protesa al movimento; è un bel rapporto, ma mai così drammaticamente come da un anno a questa parte, da quando ho capito che quella ragazza non è mia e mi può essere tolta in qualsiasi istante, non è mia. Il reale problema è quello di amarla così come essa è, amarla gratuitamente; affinchè sia gratuita per sempre devo imparare a capire qual è l'origine di questa gratuità. Questo riesco a farlo solo per un amore più grande a Colui che me l'ha data. State insieme, perchè insieme sgombrerete il mondo, è vero perchè tra noi è presente il significato del mondo. Un modo nuovo di possedere la realtà, un modo che sembra strano ma che ci fa possedere come nessuno riesce a possedere la donna. Amarla perchè c'è, per il suo destino, per il significato per cui c'è. Questo possesso nuovo si chiama verginità.

2912) Spirto gentil, de sogni miei brillasti un di ma ti perdei. Fuggi dal cor, mentita speme, larve d'amor fuggite insieme! (Donizetti - La Favorita)

2913) Tanti anni fa, mentre seguivo i funerali del mio povero papà, cui ero attaccatissimo.[...] L'idea che mi ha fatto più impressione, mentre seguivo il funerale, era questa:«Adesso mi vedi, mi vedi nei miei pensieri, nel mio animo». (Luigi Giussani, Padova, 11 feb 1994 - Tracce ott 2006 p.2)

2914) Toglieteci tutto, fateci andare in giro nudi, ma lasciateci la libertà di educare. (Luigi Giussani)

2915) Tutti parlano del Big Bang, del fondo cosmico e della storia dell'universo, ma chi si stupisce di fronte a queste cose? Chi si stupisce davanti al fatto che se la Terra non fosse collocata in un punto esatto nello spazio-tempo della storia dell'universo non ci sarebbe la vita? L'avventura della ricerca scientifica nasce quindi dallo stupore. (Marco Bersanelli, docente di Astrofisica alla Statale di Milano - Tracce Nov 2006 p.82)

2916) Tutto quello che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode, tutto questo sia oggetto dei vostri pensieri (Paolo 4,8)

2917) Un genitore saggio lascia che i figli commettano errori. È bene che una volta ogni tanto si brucino le dita. (Mahatma Gandhi)

2918) Un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista guarda alla prossima generazione. (Alcide De Gasperi)

2919) Un professore di Calcolo della probabilità e Statistica del dipartimento di Matematica della Statale di Milano racconta sempre questo esempio a lezione: «Se hai un bersaglio e devi colpire un punto con una freccia, hai zero probabilità, perchè l'insieme è denso e il punto non ha dimensioni, figuratevi a beccare lo stesso punto con un secondo lancio!». Alla fine della visita ha osservato:« Che tutto ciò avvenga ha zero probabilità, eppure Robin Hood ce l'ha fatta, e al primo colpo!». (Tracce Nov 2006 p.83)

2920) Un'educazione vera ha bisogno di risvegliare il coraggio delle decisioni definitive, che oggi vengono considerate un vincolo che mortifica la nostra libertà, ma in realtà sono indispensabili per crescere e raggiungere qualcosa di grande nella vita, in particolare per far maturare l'amore in tutta la sua bellezza: quindi per dare consistenza e significato alla stessa libertà. Da questa sollecitudine per la persona umana e la sua formazione vengono i nostri "no" a forme deboli e deviate di amore e alle contraffazioni della libertà, come anche alla riduzione della ragione sontanto a ciò che è calcolabile e manipolabile. (Benedetto XVI - Verona - IV Congresso Convegno nazionale della Chiesa Italiana - 19 ott 2006 - Libricino allegato Tracce Nov 2006 p.13)

2921) Una volta il male non voleva essere visto. [...] Forse perché il male - che gli uomini hanno sempre fatto, nei secoli, in maniera efferata e sanguinosa - era chiamato con suo nome: male. E non veniva naturale vantarsene, se non a pochi perversi, o criminali incalliti. Anzi, il ricordo di ciò che si era compiuto poteva anche tormentare le coscienze di persecutori e assassini [...]. Si chiamava "rimorso", parola oggi desueta e impresentabile, al pari di quell'altra, "peccato". (Marina Corradi - Tempi 23 nov 2006 p.31)

2922) Uno degli strumenti per convincere gli altri sono le nostre orecchie...ascoltandoli. (Dean Rusk)

2923) What's up? Get ready! - Che hai in mente? Tieniti pronto! (Striscione fuori dalla scuola Carducci di Milano - Tracce Nov 2006 p.78)

2924) [...] Gesù si volta e lì vicino c'è Simone, figlio di Giovanni. Non gli dice:«Simone, mi tradirai ancora?», «Simone, mi tenterai ancora, come quando ti ho detto :"Va' via, Satana"?», «Simone, avrai ancora vergogna di me come di fronte a quella serva di Pilato?», «Simone farai ancora tutti i peccati che hai fatto, tutti i disastri che hai fatto finora?». Non gli dice niente di tutto questo. Lo guarda e gli dice: «Simone, mi ami tu?». «Signore, tu lo sai - disse la terza volta Simone -, Signore tu lo sai che io ti amo». (Luigi Giussani, Padova, 11 feb 1994 - Tracce ott 2006 p.7)

2925) [...] In particolare nella nostra epoca, nonostante tutti i progressi compiuti, il male non è affatto vinto; anzi, il suo potere sembra rafforzarsi e vengono presto smascherati tutti i tentativi di nasconderlo, come dimostrano sia l'esperienza quotidiana sia le grandi vicende storiche. (Benedetto XVI - Verona - IV Congresso Convegno nazionale della Chiesa Italiana - 19 ott 2006 - Libricino allegato Tracce Nov 2006 p.10)

2926) [...] La matematica come tale è una creazione della nostra intelligenza: la corrispondenza tra le sue strutture e le strutture dell'universo [...] suscita la nostra ammirazione e pone una grande domanda. Implica infatti che l'universo stesso sia strutturato in maniera intelligente, in modo che esista una corrispondenza profonda tra la nostra ragione soggettiva e la ragione oggettivata nella natura. Diventa allora inevitabile chiedersi se non debba esservi un'unica intelligenza originaria, che sia la comune fonte dell'una e dell'altra. (Benedetto XVI - Verona - IV Congresso Convegno nazionale della Chiesa Italiana - 19 ott 2006 - Libricino allegato Tracce Nov 2006 p.9)

2927) [...] alla fine della serata quando il Gius erompe con un:«Ma dov'è il parroco di qua?». Pronta risposta: «Mi sono messo in fondo, come il pubblicano». Controrisposta altrettanto rapida del Gius che gli va incontro dicendo: «Beh, allora vengo lì anch'io». Gli andò incontro per abbracciarlo... (Luigi, Melzo - Tracce Nov 2006 p.17)

2928) [...] dobbiamo essere sempre pronti a dare risposta (apo-logia) a chiunque ci domandi ragione (logos) della nostra speranza [...]. Dobbiamo rispondere «con dolcezza e rispetto, con una retta coscienza» (1 Pt 3,15-16), con quella forza mite che viene dall'unione con Cristo. Dobbiamo farlo a tutto campo, sul piano del pensiero e dell'azione, dei comportamenti personali e della testimonianza pubblica. (Benedetto XVI - Verona - IV Congresso Convegno nazionale della Chiesa Italiana - 19 ott 2006 - Libricino allegato Tracce Nov 2006 p.12)

2929) [...] l'opera di evangelizzazione non è mai un semplice adattarsi alle culture, ma è sempre anche una purificazione, un taglio coraggioso che diviene maturazione e risanamento, un'apertura che consente di nascere a quella "creatura nuova" (2Cor 5,17; Gal 6,15) che è il frutto dello Spirito Santo. (Benedetto XVI - Verona - IV Congresso Convegno nazionale della Chiesa Italiana - 19 ott 2006 - Libricino allegato Tracce Nov 2006 p.8)

2930) [...] noi veniamo al mondo tutti aperti, tutti spalancati al reale. Lo vediamo nel bambino, che ha curiosità verso tutto: tutto lo stupisce, tutto lo richiama. Ma questo spalancamento ultimo con cui veniamo al mondo deve essere costantemente educato, perchè rimanga tale. Questo è il compito dell'educazione. (Juliàn Carròn - La Thuile ago 2006 - Inserto Tracce set 2006 p.10)

2931) «Non bisogna dimenticare che, secondo quanto scrive Marco, Gesù scelse i Dodici con lo scopo primario che "stessero con Lui" (Mc 3,14)». (Giancarlo Cesana - Fiera-Rho, 30 settembre 2006 - Giornata d'inizio anno degli adulti di Cl della Lombardia - Tracce Nov 2006 p.2)

2932) «Ogni cosa che entrava nel suo orizzonte, che transitava anche di striscio nella sua giornata diventava sua». «Il suo modo di attaccare la vita ci costringeva a porre una domanda di educazione alla fede adeguata alla sfida che lui ci poneva. (Mauro Andreolli che parlava del suo amico Sergio Faccioli morto l'8 ago 2006 - Tracce Nov 2006 p.72)

2933) «Sono stanco». E glielo sento dire sempre più frequentemente. Inizia a dirlo il venerdì mattina mettendo le mani avanti, una scusa preventiva per il disimpegno col quale affronterà la giornata. Lo ripete il venerdì pomeriggio per giustificare l'uscita anticipata dal lavoro. È la prima frase che dice appena arrivato a casa per respingere l'assalto di moglie e figli e sdraiarsi davanti al televisore. Ovviamente è stanco anche la domenica sera, ma mai stanco come il lunedì mattina. Non alza un peso da almeno cinquant'anni, non fa le scale, si alza dal letto e si siede sul cesso, si alza dalla tazza e si siede a tavola per la colazione, si alza da tavola e si siede in macchina, scende dalla macchina e si siede alla scrivania, dalla poltrona della scrivania passa alla poltroncina del cinema, poi alla sedia del ristorante, alla fine non potendone più di stare seduto, si sdraia sul letto. Ed è maledettamente stanco. O meglio "si sente" sempre stanco. (Berlicche a Malacoda - Tempi 2 nov 2006 p.66)

2934) È il giudizio che ci consente, infatti, di essere certi, di poter affermare con certezza le cose, i fatti, i dati, di appoggiare tutta la nostra esistenza su quello che ci è accaduto. Quando manca, siamo tutti in balia dei sentimenti, delle circostanze, degli stati d'animo. (Juliàn Carròn - La Thuile ago 2006 - Inserto Tracce set 2006 p.8)

2935) C'è chi fa parte del problema, chi della soluzione... e chi fa parte del paesaggio. (Robert De Niro in "Ronin")

2936) C'è una verità elementare, la cui ignoranza uccide innumerevoli idee e splendidi piani: nel momento in cui ci si impegna a fondo, anche la provvidenza allora si muove. Infinite cose accadono per aiutarla, cose che altrimenti mai sarebbero avvenute... Qualunque cosa tu possa fare, o sognare di poterla fare, incominciala. L'audacia ha in se genio, potere e magia. Incominciala adesso. (Goethe)

2937) Ho dei gusti molto semplici. Mi piace il meglio di tutto. (Oscar Wilde)

2938) I beni superflui rendono superflua la vita. (Pier Paolo Pasolini)

2939) I computer sono inutili, possono solo darti risposte... (Pablo Picasso)

2940) I rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di andarli a tirare. (Roberto Baggio riferendosi a USA'94)

2941) Il giornalismo musicale è fatto da gente che non sa scrivere, che intervista gente che non sa parlare, per riferire a gente che non sa leggere. (Frank Zappa)

2942) Imagination is more important than Knowledge. (Albert Einstein)

2943) Io amo vivere, si ma non per questo temo la morte, la considero sorella della vita... come discesista la affronto tutti i giorni. (Christian Ghedina)

2944) L'arte produce cose brutte, che spesso con il tempo diventano belle. La moda al contrario, produce cose belle, che spesso con il tempo diventano brutte. (Jean Cocteau)

2945) La vita é fatta di cose vere e di cose supposte. Quelle vere le mettiamo da parte, ma le supposte, dove le mettiamo le supposte ? (Totò)

2946) Ogni attimo ci dà l'occasione di diventare qualcosa di più di quello che siamo. (Ryu da "Street Fighter")

2947) Pochi sono grandi abbastanza da poter cambiare il corso della storia. Ma ciascuno di noi può cambiare una piccola parte delle cose, e con la somma di tutte quelle azioni verrà scritta la storia di questa generazione. (Robert Francis Kennedy)

2948) Se tre persone pensano la stessa cosa, una di queste tre e superflua. (F.D. Roosevelt)

2949) Sebbene la velocità non sia tanto importante quanto la creatività, l'efficienza permette di avere più tempo a disposizione. (Manuale di Adobe Illustrator)

2950) Sed si vir es, suspice, etiam si decidunt, magna conantis. Se sei uomo ammira chi tenta grandi imprese, anche se cade." (Lucio Anneo Seneca, Dialoghi, De vita beata 20, 2s)

2951) Solo una vita vissuta per gli altri può dirsi degna di essere vissuta. (Albert Einstein)

2952) Tutti pensano a cambiare il mondo, nessuno pensa a cambiare sè stesso. (Lev Tolstoj)

2953) Prendi la direzione opposta all'abitudine, e quasi sempre farai bene. (JJ Rosseau)

2954) Amare il proprio lavoro è la cosa che si avvicina più concretamente alla felicità sulla terra. (Primo Levi)

2955) La giovinezza non sta nel mutare idee e passioni ogni giorno, ma nel provare ogni giorno le proprie idee e passioni contro la realtà, per vedere se tagliano. (Ugo Ojetti)

2956) Dio dà del cibo ad ogni uccellino, ma non glielo mette nel nido. (J.H. Holland)

2957) Fare il bene fa star bene. (Beata Madre Teresa di Calcutta)

2958) Memento audere semper. (Gabriele D'Annunzio)

2959) Per essere autentico sviluppo deve essere integrale, il che vuol dire volto alla promozione di ogni uomo e di tutto l'uomo... (Paolo VI - Populorum Progressio)

2960) Non basta l'opzione economica. Negli anni ottanta si è incominciato a capire che lo sviluppo dei popoli può venire solo dall'istruzione, dall'evoluzione di mentalità e culture [...] (Piero Gheddo, missionaro del Pime)

2961) Margaret, donna ugandese malata di Aids che vive a Kireka, una baraccopoli alla periferia di Kampal e che si guadagna da vivere spaccando pietre. Insieme alle sue amiche, ha deciso di fare una colletta per aiutare le vittime. E insieme ai soldi hanno consegnato a un rappresentante del governo americano anche le loro lettere. "Vi mando il mio piccolo dono come segno delle mie lacrime, il pianto per ciò che è accaduto nella vosta vita. Mi identifico con voi perchè so cosa significa soffrire. Sono malata di Aids e so che potrei morire in qualsiasi momento, eppure non ho paura perchè so che qualcuno si prenderà cura dei miei bambini. Anche adesso mentre vi scrivo, persone che non mi conoscono (tramite il sostegno a distanza di AVSI) stanno già mantenendo i miei bambini a scuola. Così consegno anche a voi l'amore che mi è stato dimostrato. Il mio dono è un segno di quell'amore che mi è stato dato la prima volta da persone che non mi conoscevano. Quindi la cosa più grande in questo mondo, perfino più grande di qualsiasi sofferenza o malattia, è l'amore degli uni verso gli altri". (Buone notizie Dic 2006 p.12 - Periodico trimestrale della fondazione AVSI)

2962) Quando Mario Mellazzini (primario del day-hospital oncologico della Maugeri di Pavia e da 3 anni malato di sla, sclerosi laterale amiotrofica) scoprì di essere diventato un paziente reagì distaccandosi dagli affetti, immergendosi nel lavoro, pensando, infine, "di farla finita". S'informò su Dignitas, l'associazione che aiuta a morire dolcemente, "una cosa squallida". Poi, ad un certo punto, anziché chiedersi che cosa la mattia gli stesse togliendo, si pose il quesito opposto: "Cosa mi dà questa malattia'". (Tempi 7 nov 2006 p.23)

2963) Gli uomini muoiono, ma non sono fatti per morire. Sono creati per incominciare. (Hannah Arendt)

2964) Attento, perchè alla fine della tua storia, Dio ti farà a pezzi. Nel senso che da lì non si sfugge, ci devono passare tutti e tutti devono fare i conti con Lui. Parola di Johnny Cash: "Puoi correre a lungo ma alla fine Dio verrà a prenderti" (Paolo Vites - Tempi 7 nov 2006 p.62)

2965) San Giuseppe, il santo che è un uomo gagliardo, pieno di limiti e tenerezza, umanissimo, con una fede semplice e grande che gli "domandare ogni mattina tutta la grazia necessaria per compiere il giorno". Un padre vero, che "custodisce perchè è custodito". (Recensione del Libro "Giusto" di Giovanni Donna d'Oldenico - Tempi 7 dic 2006 p.78)

2966) Gente che si è inculcata così bene il "carpe diem", che cerca di afferrare tutto e non sa più trattenere niente.

2967) Il Mistero del Verbo incarnato dà senso alla nostra vita in ogni particolare, grande o piccolo, lieto o doloroso, e lo rende feconda per il Regno di Dio e per il centuplo quaggiù. (Don Ennio Lucantoni - saluto per il Natale 2006)

2968) Parecchi anni fa, un uomo vendeva palloncini per le strade di New York. Quando gli affari erano un po' fiacchi, faceva volare in aria un palloncino. Mentre volteggiava in aria, si radunava una nuova folla di acquirenti e le vendite riprendevano per qualche minuto. Alternava i colori, sciogliendone prima uno bianco, poi uno rosso e uno giallo. Dopo un po' un ragazzino afroamericano gli dette uno strattone alla manica della giacca, lo guardò negli occhi e gli fece una domanda acuta: "Signore, se lasciasse andare un palloncino nero, salirebbe in alto?" Il venditore di palloncini guardò il ragazzo e con saggezza e comprensione gli disse: "Figliolo, è quello che è dentro i palloncini che li fa salire". (Tratto da Ci vediamo sulla cima di Zig Ziglar)

2969) La mia vita scorre come una pietra lungo un fiume che non ha paura di diventare mare. (Gregory Corso)

2970) La carità sarà sempre necessaria, anche nella società più giusta. Non c’è nessun ordinamento statale giusto che possa rendere superfluo il servizio dell’amore. Chi vuole sbarazzarsi dell’amore si dispone a sbarazzarsi dell’uomo in quanto uomo. (Benedetto XVI, Deus caritas est, n. 28).

2971) Quando c’è qualcosa di bello in noi, noi ci sentiamo spinti a comunicarlo agli altri. (Luigi Giussani - Il senso della caritativa, p. 5)

2972) Che cosa vuol dire questa condivisione? Ho raccontato altre volte un episodio che mi è capitato durante un viaggio in America Latina. Era la festa della Madonna e la prima Lettura della messa era dalla Lettera ai Galati: si diceva che Gesù, il Mistero, è diventato carne attraverso la Madonna. Io l’avevo subito accolto, dicendo: «È vero!», con tutto il mio desiderio. Ma poi mi sono reso conto fino a che punto questo può essere riduttivo, fino a che punto questo non era tutto, dal sobbalzo che ho avuto ascoltando il Vangelo della stessa messa (era quello della Visitazione): la Madonna arriva a casa di Elisabetta e il Vangelo dice che, appena sentito il saluto, il bimbo – Giovanni Battista – ha esultato di gioia nel grembo della sua mamma. Mi sono detto: «Ecco: questo è il cristianesimo!». Non è un’affermazione teorica. E che cosa è? Questo esultare di gioia di un bimbo nel ventre della sua mamma. Qui si vede benissimo qual è stata veramente la condivisione più grande. Non è qualcosa che Cristo fa, qui lo si vede nella sua essenzialità, ma soltanto la Sua presenza che condivide il nostro nulla. La Madonna era andata soltanto a visitare la cugina, sembrerebbe quasi nulla, ma in questo gesto, portando la Sua presenza, ha fatto esultare di gioia quel bimbo. (Julián Carrón - Tende Avsi 2006/2007 e degli Avsi Point - Milano, 18 novembre 2006 - Tracce n. 11, dicembre 2006)

2973) Ma quello che a noi tante volte manca è vedere nel particolare, nel gesto concretissimo, la totalità. (Julián Carrón - Tende Avsi 2006/2007 e degli Avsi Point - Milano, 18 novembre 2006 - Tracce n. 11, dicembre 2006)

2974) Se noi, attraverso quello che facciamo, non portiamo quello sguardo attraverso cui noi siamo stati guardati, siamo come tutti. Come dice quell’espressione stupenda di don Giussani: «Uno sguardo che dà forma allo sguardo». Questo è il cristianesimo! (Julián Carrón - Tende Avsi 2006/2007 e degli Avsi Point - Milano, 18 novembre 2006 - Tracce n. 11, dicembre 2006)

2975) Se vedi la carità, vedi la Trinità. (S.Agostino citato da Benedetto XVI - Deus carita est, n. 19).

2976) In realtà noi possiamo riconoscere soltanto ciò per cui si dà in noi una corrispondenza. (Joseph Ratzinger)

2977) L'amore non vive di parole, né può essere spiegato a parole. (Madre Teresa di Calcutta)

2978) C'è sempre qualche ragione per l'uccisione di un uomo. È invece impossibile giustificare che viva. (Albert Camus)

2979) Ho cercato me stesso. Si cerca solo questo. (Cesare Pavese)

2980) Quando si annebbia, il cuore grava come peso insopportabile. Ed è difficile reggere questo peso senza avere in odio se stessi, senza rimpiangere di essere nati. (Maria Zambrano).

2981) Perché alla vita basta lo spazio di una crepa per rinascere. (Ernesto Sábato)

2982) L’inferno è già qui. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. (Italo Calvino)

2983) Ma com'è possibile che un uomo dica “no” a ciò che vi è di più grande; che non abbia tempo per ciò che è più importante; che chiuda in se stesso la propria esistenza?». «In realtà, non hanno mai fatto l'esperienza di Dio; non hanno mai sperimentato quanto sia delizioso essere “toccati” da Dio!». Come possiamo essere “toccati” da Dio? Solo attraverso l'umanità cambiata di testimoni, non perché più buoni, ma perché presi, afferrati da un Fatto che muove tutta la loro vita, come è accaduto, d'improvviso, ai pastori: «Venite a vedere! Per voi un bambino è nato!». (Benedetto XVI)

2984) L'occhio guarda… è l'unico che può accorgersi della bellezza... la bellezza si vede perché è viva, e quindi reale. Diciamo, meglio, che può capitare di vederla. Dipende da dove si svela. Il problema è avere gli occhi e non saper vedere, non guardare le cose che accadono. Occhi chiusi. Occhi che non vedono più. Che non sono più curiosi. Che non si aspettano che accada più niente. Forse perché non credono che la bellezza esista. Ma sul deserto delle nostre strade Lei passa, rompendo il finito limite e riempiendo i nostri occhi di infinito desiderio. (Pierpaolo Pasolini)

2985) Fai attenzione, finché vivrai, a giudicare le persone dall'apparenza. (Jean de La Fontaine)

2986) Non abbiate paura, aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! (Karol Józef Wojtyla)

2987) L'amore non vive di parole, né può essere spiegato a parole. (Madre Teresa di Calcutta)

2988) Quelli che non si ritrattano mai amano se stessi piu che la verità. (Joseph Joubert)

2989) Noi americani siamo generosi e forti, non perchè crediamo in noi stessi, ma perchè manteniamo davanti a noi stessi ciò in cui crediamo. (George W.Bush)

2990) È buonsenso prendere un metodo e provarlo. Se fallisce, ammettilo con franchezza e provane un altro. Ma soprattutto, prova qualcosa. (Franklin Delano Roosevelt)

2991) Il comunismo non è mai andato al potere in un paese che non fosse smembrato dalla guerra o dalla corruzione, o da entrambe. (John Fitzgerald Kennedy)

2992) La gente comune è la migliore: per questo Dio ne ha fatta così tanta. (Abramo Lincoln)

2993) Se vuoi la sicurezza totale, vai in galera. Ti danno cibo, vestiti, cure mediche e così via. La solca cosa che ti mancherà... è la libertà. (Dwight D. Eisenhower)

2994) Se desideriamo evitare l'offesa, dobbiamo essere capaci di respingerla: se desideriamo assicurarci la pace, dobbiamo essere sempre pronti ad andare in guerra. (George Washington)

2995) L'America non è stata costruita sulla paura. L'America è stata costruita sul coraggio, sull'immaginazione e sull'imbattibile determinazione nel fare il proprio lavoro. (Harry S.Truman)

2996) Amici miei, la storia è chiara: abbassare le tasse significa una maggiore libertà, e ogni volta che abbassiamo le tasse, la salute della nostra nazione migliora. (Ronald Reagan)

2997) Devo studiare politica e guerra perchè i miei figli possano avere la libertà di studiare matematica e filosofia. (John Adams)

2998) Una leadership non si misura sul conferire una grandezza all'umanità, ma sul farla emergere, perchè la grandezza è già là. (James Buchanan)

2999) Rocky: "..ma io non ho nessun diritto" Commissione: "Di Che diritti parla?" Rocky: "Di quelli di un documento storico esposti qua fuori, qua vicino...Non dice per caso che bisogna tendere alla felicità dell'uomo" Commissione:"Si, la ricerca della felicità..." (dal film Rocky Balboa - 2006)

3000) Giornalista:"Rocky ma perchè fai questo incontro?" Rocky: "Perchè è molto meglio essere felici sacrificandosi per quello che si ama piuttosto che essere infelici rinunciandoci" (Silvester Stallone dal film Rocky Balboa - 2006)

DIXIT DEFINITIVO
MENÙ | da 1 a 400 | da 401 a 800 | da 801 a 1200 | da 1201 a 1600 | da 1601 a 2000 | da 2001 a 2400 | da 2401 a 2800 | da 2801 a 3000 | da 3001 a 3300 | da 3301 a 3500 | da 3501 alla fine