I 12 APOSTOLI (per discepoli si intendono tutti i seguaci)

  MARCO MATTEO LUCA GIOVANNI GLI ATTI DEGLI APOSTOLI LEONARDO DA VINCI NOTE
1 Simone chiamato Pietro Simone chiamato Pietro Simone chiamato Pietro   Pietro Pietro Simone detto dal Maestro "Cefa" poi tradotto in Pietro. La chiesa di S.Pietro a Roma.
2 Giacomo di Zebedeo Giacomo di Zebedeo Giacomo   Giacomo Giacomo il maggiore Giacomo il maggiore, figlio di Zabedeo. La chiesa è a Santiago di Campostella. La reliquia è nella chiesa di San Crisogono a Roma.
3 Giovanni fratello di Giacomo (ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè figli del tuono) Giovanni fratello di Giacomo Giovanni   Giovanni Giovanni Fratello di Giacomo di Zebedeo. Evangelista autore del "vangelo di Giovanni". La tomba è a Efeso (Turchia). Martirio di S.Giovanni nella Chiesa San Giovanni in Oleo a Porta Latina.
4 Andrea Andrea fratello di Pietro Andrea fratello di Pietro   Andrea Andrea Andrea fratello di Pietro. La Chiesa è ad Amalfi. La reliquia è a Patrasso (Grecia).
5 Filippo Filippo Filippo   Filippo Filippo Filippo. Chiesa Santi XII Apostoli a Roma.
6 Bartolomeo Bartolomeo Bartolomeo   Bartolomeo Bartolomeo Bartolomeo o Natanaele. La chiesa è a Benevento. Chiesa San Bartolomeo all'isola a Roma.
7 Matteo Matteo il pubblicano Matteo   Matteo Matteo Matteo dapprima chiamato Levi. Evangelista autore del "vangelo di Matteo". La Chiesa è a Salerno. La reliquia è nella chiesa Santa Maria Maggiore a Roma.
8 Tommaso Tommaso Tommaso   Tommaso Tommaso Tommaso detto Didimo cioè Gemello. La Chiesa è a Ortona. La reliquia è nella Chiesa di Santa Croce in Gerusalemme a Roma.
9 Giacomo di Alfeo Giacomo di Alfeo Giacomo d'Alfeo   Giacomo di Alfeo Giacomo il Minore Giacomo di Alfeo (il Minore) (cugini di Gesù). La reliquia è nel Duomo di Ancona. Chiesa Santi XII Apostoli a Roma.
10 Taddeo Taddeo Giuda di Giacomo   Giuda di Giacomo Taddeo Giuda di Taddeo o Lebbeo (cugini di Gesù). La chiesa di S.Pietro a Roma.
11 Simone il cananeo Simone il cananeo Simone lo zelota   Simone lo zelota Simone Simone il cananeo detto lo Zelote o lo Zelante. La chiesa di S.Pietro a Roma.
12 Giuda Iscariota Giuda Iscariota Giuda Iscariote     Giuda Giuda di Simone detto l'Iscariota
12 sostituto di Giuda Iscariota         Mattia (scelto a sorte tra lui e Giuseppe, detto Barsabba)   La Chiesa è a Treviri (Francia). La reliquia è nella chiesa Santa Maria Maggiore a Roma.

I 4 EVANGELISTI

SAN MATTEO
figlio di Alfeo, di professione pubblicano, ossia gabelliere...Si crede comunemente che dopo l'Ascensione del Salvatore egli abbia predicato la fede nell'Etiopia, nella Persia e tra i Parti. Prima ch'e' partisse dalla Giudea, fu inviato dai fedeli e dagli stessi Apostoli a scrivere il suo Vangelo. Ciò avvenne circa l'anno ottavo dopo l'Ascensione di Gesù Cristo, quarantesimo primo dell'era volgare. Lo scrisse in lingua ebrea, e si vuole che egli stesso, o san Giacomo Maggiore, l'abbia tradotto in greco. La traduzione latina, che abbiamo noi, è antichissima ed è approvata dalla Chiesa.

SAN MARCO
di nazione Ebreo, e si crede comunemente che sia uno dei settantadue discepoli del Salvatore. Fedele compagno di san Pietro, lo seguì ne' suoi viaggi fino a Roma. Ivi fecegli da segretario, da interprete, e lo coadiuvò a predicare la fede in quella capitale del Romano impero. Per consolazione dei fedeli di questa città scrisse, circa l'anno 44, il suo Vangelo in greco, lingua molto conosciuta in quel tempo dai Romani. Compiuto il lavoro, lo diede al suo padre spirituale e maestro san Pietro, che lo approvò e lo diede a leggere alle chiese come scrittura autentica. La più reputata versione del Vangelo di san Marco rimonta ai primi tempi del Cristianesimo, ed è la traduzione latina approvata dalla Chiesa. (La Chiesa è a Venezia)

SAN LUCA
di Antiochia, era medico di professione. Fu guadagnato alla fede da san Paolo, di cui fu fedele compagno nelle lunghe e faticose peregrinazioni di quel grande apostolo delle Genti. Predicò il Vangelo nella Dalmazia, nell'Italia, nella Gallia e finalmente nella Macedonia e nell'Acaia. Qui in età di ottantaquattro anni riportò la corona del martirio. Scrisse il suo Vangelo l'anno 53 di Gesù Cristo raccogliendo le notizie avute da testimoni oculari e dai racconti uditi da san Paolo. Si crede pure che la SS. Vergine abbiagli narrato varie cose importanti. Di fatto, siamo debitori a san Luca di molte preziose notizie riguardanti all'infanzia di Gesù Cristo ed alla stessa Beata Vergine; delle quali cose nulla hanno scritto gli altri evangelisti. Alcuni attribuirono a san Paolo il Vangelo di san Luca. Ma ciò, dice Tertulliano, devesi intendere soltanto nel senso, che le opere dei discepoli soglionsi attribuire ai maestri. Quando san Paolo cita il suo Vangelo, intende il Vangelo di san Luca, da lui approvato così da averlo in conto di opera sua. (La chiesa è a Padova. La reliquia è a Praga)

SAN GIOVANNI EVANGELISTA
ebbe a padre Zebedeo, a madre Salomé, ed era fratello di Giacomo il Maggiore. Nato in Betsaida esercitò con suo padre la professione di pescatore, finché fu chiamato alla sequela del Divin Maestro in molto giovanile età. Fu da Gesù Cristo trattato con particolare affetto per l'innocenza de' suoi costumi, e per la virtù della purità che conservò illibata. Per questo motivo il Salvatore pendente in croce diede Giovanni per figlio a Maria, e Maria per madre a Giovanni. Nella persona di questo santo apostolo sono rappresentati tutti i cristiani, di cui Maria è Madre pietosa. Dopo l'Ascensione del Divin Maestro egli predicò specialmente nell'Asia Minore, e stabilì sua dimora in Efeso, che governò come vescovo fino all'età di oltre 100 anni, e quivi cessava di vivere nel 107. Mosso da divina inspirazione e dalle preghiere dei fedeli, negli ultimi anni di vita scrisse il suo Vangelo contro ad alcuni eretici, che negavano la divinità di Gesù Cristo. Di fatto egli si sofferma di preferenza ad esporre quelle azioni del Salvatore, che lo fanno conoscere per vero Dio. Parla più volte di sé, ma senza mai nominarsi: scrisse in greco, e narrò cose da lui vedute.
San Girolamo dopo aver parlato dei quattro evangelisti, conchiude così: san Matteo si fa a scrivere le azioni di Gesù Cristo come uomo, e ne tesse la genealogia chiamandolo figliuolo di Davide, figliuolo di Abramo. San Luca comincia dal sacerdozio di Zaccaria. San Marco dalla profezia di Malachia e di Isaia. Perciò il primo ha per simbolo la faccia di uomo; il secondo la faccia di vitello, che indica il sacrificio solito a farsi dal sacerdote levitico; il terzo la faccia di leone a cagione della voce di san Giovanni Battista, che gridava nel deserto: Preparate la strada del Signore, raddrizzate le sue vie. San Giovanni poi ha per simbolo l'aquila, perché egli come aquila s'innalza a volo in verso il cielo in seno all'Eterno Padre, dicendo: Nel principio era il Verbo, ed il Verbo era presso Dio, e Dio era il Verbo».

(da: San Giovanni Bosco, Storia Sacra, Torino, Sei, 1938; pp. 2, 186-187)





wikipedia
cartantica.it
Fonte - "Ne Scelse dodici" di Lorenzo Bianchi. Libricino supplemento a "30 Giorni" n.6 del 2007