THE ELEPHANT MAN
Regia: David Lynch
Nazione: USA
Anno: 1980
Genere: Drammatico
"L'uomo-elefante" è il crudele nome con il quale viene esibito come fenomeno da baraccone in un circo, nella Londra di inizio secolo, John Merrick, orrendamente deformato da una grave malattia congenita. Un giorno, però, lo vede casualmente un medico che si interessa al suo caso. Combatte l'ostilità dei colleghi che lo considerano incapace di intendere e di volere, capisce che può essere curato ed avere un'esistenza come gli altri. La pietà iniziale del dottore diventa prima rispetto, poi amicizia. John se ne accorge: nessuno lo aveva mai trattato come un uomo. Solo l'amore rende la vita umana, non la normalità: John si sente finalmente vivo ed esprime la sua sensibilità artistica. Ma l'uomo è anche malvagio: una notte un gruppo di balordi lo fanno ubriacare, lo umiliano, lo deridono, mostrandogli per la prima volta la sua immagine allo specchio. Per John è un'esperienza sconvolgente, che lo segnerà per sempre e che culminerà nel suo rapimento da parte del padrone del circo. John riuscirà a fuggire, finalmente riceverà pubbliche dimostrazioni di affetto e un personale trionfo una sera a teatro. Ma l'amicizia del dottore e della cittadinanza non basteranno... Il film di Lynch, dall'ambientazione suggestiva in bianco e nero, è un chiaro invito alla solidarietà umana nei confronti di chi è emarginato dalla società. John Merrick è il "diverso" che l'uomo fa fatica ad accettare, anche se momenti di verità si ritrovano nel dottore e in altri personaggi, segno di un'umanità in cui convivono il bene ed il male, la generosità gratuita e la crudeltà più bieca.
Inghilterra in piena età vittoriana. Si racconta la drammatica vicenda di John Merrick, un uomo chiamato elefante per via del suo viso deforme. Il paese ringrazia poiché ha un altro mostro da presentare al pubblico, con il quale divertirsi. Ai ben pensanti poco importa l'umana sofferenza e la diversità è cosa da schernire. Ma John ama la vita, nonostante tutto. Assapora la solidarietà di altri uomini che mal sopportano la legge di un mondo a misura dei belli. Non c è pietismo, neppure il gusto per la lacriimuccia facile. Senz'altro l'opera migliore di Lynch, la cui profondità, successivamente, ha solo sfiorato.(da Tracce Lug/Ago 1992 )