ABOUT A BOY

Regia: Paul e Chris Weitz
Nazione: USA
Anno: 2002
Genere: Commedia

“Una storia di amicizia bizzarra ma educativa” La storia di amicizia tra uno scapolo impenitente e un ragazzino con problemi di adattamento. Tratto da un best seller del nuovo Re Mida dell’editoria, Nick Hornby (Febbre a 90°, Alta fedeltà) , About a Boy – Un ragazzo, è una storia simpatica e a tratti persino sincera di uno strano rapporto d’amicizia. Lui è il più classico degli sciupafemmine: sbruffone, aitante, riccastro, antipatico, seducente, modaiolo e senza cervello. L’altro è un ragazzino con alle spalle una vita famigliare turbolenta (la madre è una hippy sola, depressa e vegetariana). Entrambi soli come due cani, non faranno fatica, dopo il primo incontro, a diventare amici. Piccolo romanzo di formazione girato in chiave moderna con un attore di grido (Grant è un Big Jim cresciutello con cui tutte le donne over 18 vorrebbero giocare), ben scritto (da Peter Hedges, già sceneggiatore di Buon compleanno Mr. Grape) e abbastanza fluente nella narrazione, About a Boy è un film carino e corretto. Forse troppo simile a Il diario di Bridget Jones (con cui condivide, oltre ad uno dei protagonisti, anche una certa leggera auto ironia), ha il merito di approfondire degnamente almeno la psicologia dei due protagonisti e di raccontare una storia d’amicizia bizzarra ma educativa.(Fortunato Simone) È difficile che una commedia faccia pensare, e non duri la brevità del sorriso dopo una boutade. About a Boy è, allora, una rarità. Il protagonista è Hugh Grant: trentenne alla moda, scapolo, con una bella casa nel centro di Londra, vive di rendita con i diritti d'autore di una famosa canzone natalizia composta dal padre. Si pavoneggia delle conquiste amorose, ma con nessuna donna riesce a mantenere il rapporto se non per pochi mesi. Finché - ovviamente senza volerlo, come una specie di "fregatura" nel corteggiamento di una donna - conosce un ragazzino, pieno di problemi, che gli si affeziona a tal punto che comincia a ingombrargli la vita. A riempirgliela, in verità, ma lo ametterà dopo. Questo film è proprio una bella descrizione dell'amicizia: incontrare una certa persona e dire:"Chissà come ho fatto prima senza di te?".(Paola Navotti) ...tratto da un romanzo di Nick Horby, racconta di Will, scapolone benestante e nullafacente che vive grazie ai diritti di una canzoncina inventata dal padre. Il bel single passa il suo tempo rimorchiando solo donne divorziate, ragazze-madri abbandonate, o deluse da qualsiasi legame stabile, pur di abbandonare la propria “categoria”. Un ragazzo lo adotta come padre, nonostante le sue resistenze. È chiaro che Will preferisce vivere la sua esistenza di comoda solitudine in una delle zone più chic di Londra in una casa-paradiso ipertecnologica. Sono queste le parole dell'autore: «Ogni uomo è un'isola. Questa è l'epoca delle isole. Cent'anni fa era diverso, dovevi dipendere da altre persone. Nessuno aveva la Tv, i Cd, i Dvd, o i video, o la macchina per l'espresso in casa». (Pavarini Maria Cristina)