PREGARE


La preghiera è la posizione più vera dell'uomo di fronte a Dio; è il gesto, l'atto dell'uomo più realista, più completo, più vero. La nostra collaborazione con Dio, il nostro lavoro si chiama solo preghiera. È il punto in cui Dio "fa" e l'uomo fa. In che consiste? Essa sorge quando si ricerca il senso della vita, quando ci accorgiamo che il nostro io nasce da un "Tu". Riflettere su di sé fino alla coscienza della presenza di un Altro incorre in un pericolo, in una difficoltà che deriva dal fatto che tale presenza sembri astratta, simbolica. Proprio per questo Dio si è fatto uomo. Ciò facilita la strada. La fede è coscienza di una presenza: Gesù Cristo oggi. Una sicurezza e una facilità a tale coscienza vengono dati dalla liturgia - Cristo continua la Sua presenza nella comunità liturgica. Nella liturgia lo Spirito rende le cose intime a noi. L'amore è mettersi a contatto con ciò che continuamente risorge.

- Il primo elemento metodologico della preghiera è la fedeltà nel tempo. Fedeltà nell'aderire dando il tempo a Dio non significa fedeltà a se stessi, a ciò che si è fissato come tempo e modo in quanto tale, ma fedeltà alla Persona a cui il gesto di preghiera si rivolge. Del resto, quel gesto sarebbe privo di senso se non ci fosse Dio.

- Il secondo è l'atteggiamento fisico. Anche il luogo, il raccoglimento, l'atteggiamento può essere importante per pregare, purché si riferisca sempre alla Persona con cui si vuol dialogare.

- In terzo luogo, occorre che la preghiera non sia il "rimasuglio" della giornata - salvo casi eccezionali. La preghiera è il primo lavoro, è il tempo di lavoro; alla preghiera non si dà il tempo libero.

- Infine, la preghiera è mortificazione, poiché deve avere come oggetto solo il necessario. Le contingenze particolari non sono eliminabili. Ma bisogna risalire dallo spunto della necessità particolare al vero necessario e questo è liberazione e dominio di sé. Fino a quando si sente dominante lo spunto della propria contingenza non si ha pietà per gli altri. In tutto ciò la preghiera è "sacrifico" (sacrificium laudis).
La vera distrazione dalla preghiera è la noia.
Le cose e gli avvenimenti non sono noia solo se si riferiscono alla Persona di Cristo. Nel rivolgersi al Tu resta comunque mortificazione la normale e inevitabile distrazione. Ciò che non è ragionevole non è parola umana. Nel gesto di preghiera occorre l'armonia del ragionevole.
Essa è riflesso della bellezza che è un fatto spirituale. Occorre quindi ponderatezza attenta a quel che si dice.

La meditazione è l'aspetto individuale della preghiera. La preghiera personale è sorgente di quella comunitaria, nel senso che deve educare a fare sempre più personalmente la preghiera comunitaria.



Un contadino di una delle più sperdute campagne e le sue difficoltà, la siccità, la malattia del bestiame. E il padrone del fondo che sta lontano, in città. La sua voce arriva solo per chiedere balzelli. "Basta, così non si può più andare avanti, non se ne può più". C'è del giusto il quel che dice il contadino, la sera in osteria, la domenica mattina al'uscita della messa. I compagni si fidano di lui e un giorno gli chiedono: "Adesso ci vai tu a parlare con padrone e dici tutto quel che devi". "Non temete, ciò che è giusto è giusto". Arriva; alla vista del maggiordomo si toglie il cappello. Se lo rigira tra le mani. L'anticamera è spaziosa. Quasi quanto quel cappello che si rigira tra le mani, stropicciando le tese. Un ultimo ripasso della memoria. L'attesa è lunga, molto lunga. Finalmente ecco: "Il signore l'aspetta. Di qua, prego". Subito dopo la porta, la grande sala. La scrivania in fondo e il padrone. "Allora caro... mi dicono che lei ha qualcosa da riferirmi. Ebbene?". Il discorso, chiaro chiaro, fino a due minuti prima, è scomparso. Rimane solo quel cappello che il contadino si ostina a rigirare tropicciandolo per le tese. "Ebbene, forza, allora?". Silenzio. "Forza, e allora?". Il silenzio, il cappello e l'uomo con il cappello in mano.

San Tommaso ci insegna che, per ottenere con certezza quello che ciascuno domanda con la preghiera, "si richiede il concorso di queste quattro condizioni: che preghi per se stesso, che chieda cose necessarie per salvarsi, e lo faccia con pietà e perseveranza" (Somma Teologica, IIª-IIae q. 83 a. 15 ad 2)



MESE DEDICATO A:
GENNAIO alla Sacra Famiglia
FEBBRAIO alla Purificazione di Maria Vergine
MARZO a S.Giuseppe
APRILE alla Madonna del Buon Consiglio
MAGGIO alla Beata Maria Vergine
GIUGNO al Sacro Cuore di Gesù
LUGLIO al Preziosissimo Sangue di Gesù o a Maria Santissima del Monte Carmelo
AGOSTO al Sacro Cuore di Maria Immacolata
SETTEMBRE a Maria Santissima Addolorata
OTTOBBRE al Sacratissimo Rosario di Maria Vergine
NOVEMBRE al Suffragio dei Defunti
DICEMBRE alla Vergine Maria Immacolata

PER QUANDO SI È TRISTI E STANCHI
Le due grazie che il Signore dona sono: la tristezza e la stanchezza.
La tristezza perchè mi obbliga alla memoria
e la stanchezza perchè mi obbliga alle ragioni per cui faccio le cose.

Fà, o Dio
che una positività totale guidi il mio animo,
in qualsiasi condizione mi trovi,
qualunque rimorso abbia,
qualunque ingiustizia senta pesare su di me,
qualunque oscurità mi circondi,
qualunque inimicizia, qualunque morte mi assalga,
perché Tu, che hai fatto tutti gli esseri,
sei per il bene.
Tu sei l'ipotesi positiva su tutto ciò che io vivo.

(liberamente presa da brani tratti da scritti o interventi di Mons. Luigi Giussani)
INNO ALLA VERGINE
Dante, Paradiso XXXIII, 1-21

Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d’eterno consiglio,

tu se’ colei che l’umana natura
nobilitasti sì, che ‘l suo Fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.

Nel ventre tuo si raccese l’amore,
per lo cui caldo ne l’eterna pace
così è germinato questo fiore.

Qui se’ a noi meridiana face
di caritate; e giuso, intra i mortali,
se’ di speranza fontana vivace.

Donna, se’ tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre,
sua disianza vuol volar sanz’ali.

La tua benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte fiate
liberamente al dimandar precorre.

In te misericordia, in te pietate,
in te magnificenza, in te s’aduna
quantunque in creatura è di bontate.
ANGELUS
L'angelo del Signore portò l'annuncio a Maria
E la Vergine concepì per opera dello Spirito Santo

Ecco la serva del Signore
Mi accada secondo la tua parola

E il verbo si è fatto carne
Ed abita in mezzo a noi

Ave Maria...
Santa Maria...

Prega per noi Santa Madre di Dio
Perché diventiamo degni delle promesse di Cristo

Infondi, Signore, la tua grazia nei nostri cuore
affinché noi, che abbiamo conosciuto per
l'annuncio dell'Angelo l'Incarnazione del
Figlio tuo Gesù Cristo, attraverso la sua
Passione e Morte siamo condotti alla gloria
della sua Risurrezione. Per Cristo nostro
Signore.
Amen

Gloria...
come...

Veni Sancte Spiritus
Veni per Mariam.

Dire l'Angelus quando ci si alza, quando si sorge dal letto al mattino (se lo ridiciamo dopo, non importa)! Ma l'Angelus è una formula proprio divina, è l'uomo che dignitosamente si imbarca nella vicenda della giornata come pezzo del suo cammino verso il destino! (Luigi Giussani, p.339, L'autocoscienza del Cosmo BUR)

Ma quel Angelo tu lo hai mai visto? L'angelo per te oggi è una faccia vivente...
L’aiuto in questa storia è la domanda a Dio, quando ti svegli, ogni mattina quando ti svegli. Per questo insisto sull’Angelus — dovete abituarvi a dire sempre l’Angelus — perché ricorda il punto in cui tutto è incominciato, ricorda il punto in cui è incominciato quello che ti incombe in quel momento. Perché l'uomo parte dal presente, non può partire dal passato.
Se parte dal presente vede che il passato conferma questo presente e il passato motiva questo presente, e la forza di questo presente rende capaci di giudicare il passato.
Dite bene l’Angelus: «Mi accada secondo la Tua parola»: nei rapporti con tutti gli uomini là al lavoro, nel rapporto con tutta la gente che vedrò sul tranvai o in strada, nei rapporti con le cose, con la pioggia che secca o col sole che è troppo caldo... bisogna domandare. (Luigi Giussani, p.57 Si può vivere così?)

Un Angelus detto sul serio è impossibile che manchi! A volte Cristo, per non farlo mancare, permette che sbagliamo, perché, attraverso lo sbaglio, uno è colpito come da un pugno nello stomaco, in un modo che nessun ragionamento potrebbe eguagliare come forza di riscossa. (Luigi Giussani, p.376 "Dal temperamento un metodo" BUR 2002)

Ma egli soprattutto ci insegnò l'Angelus, a dirlo sempre, di primo mattino, dopo esserci fatti il segno della croce. ("DON GIUSSANI - VITA DI UN AMICO" - RENATO FARINA - PIEMME 2007 p.101)

Madonna, facci essere fedeli nel guardare alla tua presenza tutte le volte che tu ci riscuoti, tutte le volte che è necessario per noi; per questo gli Angelus del mattino, del mezzogiorno e della sera costituiscono gli archi portanti della nostra bellezza e della nostra costruttività nel mondo.
Avvenga in noi, o Spirito di Dio, come avvenne nella Madonna: il mistero del Verbo si fece carne in lei, si fece parte della sua carne e coincideva con le sue espressioni. Così la memoria di Cristo diventi carne della nostra carne, diventi parte di tutte le nostre azioni, consiglio per ogni pensiero e fiamma per ogni affetto, e si muova in noi con tutte le nostre mosse, da mattina a sera, nel mangiare e nel bere, in tutto il vivere e nel nostro morire. (da IL SANTO ROSARIO di Luigi Giussani)
ANGELUS (in inglese)
The angel of the Lord declared unto Mary,
And she conceived of the Holy Spirit.

Behold the handmaid of the Lord.
Be it done unto me according to Thy word.

And the Word was made flesh,
And dwells among us.

Hail Mary, full of grace,
The Lord is with thee.
Blessed art thou amongst women
And blessed is the fruit of thy womb, Jesus.
Holy Mary, Mother of God,
Pray for us sinners,
Now, and in the hour of our death.
Amen.


Pray for us, o Holy Mother of God.
That we may be made worthy of the promises of Christ.

Let us pray:
Pour forth, we beseech Thee, o Lord,
Thy grace into our hearts,
That we, to whom the incarnation of Christ, Thy Son,
was made known by the message of an angel,
may by His passion and cross be brought
to the glory of His resurrection,
through the same Christ our Lord.
Amen.

Glory be to the Father, and to the Son,
And to the Holy Ghost.
As it was in the beginning, is now, and ever shall be,
world without end. Amen.
PADRE NOSTRO
Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.

OUR FATHER (PADRE NOSTRO)
Who art in heaven
Hallowed be thy name
thy Kingdom come
the will be done on earth
as it is in heaven
give us this day our daily bread
and forgive us our trespasses
as we forgive those
who trespass against us
and lead us not into temptation
but deliver us from evil
amen
PREGHIERA DEL PADRE L. DE GRANDMAISON
Santa Maria, Madre di Dio,
conservami un cuore di fanciullo, puro e limpido come acqua di sorgente.

Ottienimi un cuore semplice, che non si ripieghi ad assaporare le proprie tristezze;
un cuore magnanimo nel donarsi, facile alla compassione, un cuore fedele e generoso, che non dimentichi alcun bene e non serbi rancore di alcun male.

Formami un cuore dolce e umile che ami senza esigere di essere riamato, contento di scomparire in altri cuori, sacrificandosi davanti al Tuo Divin Figlio;
un cuore grande e indomabile, così che nessuna ingratitudine lo possa chiudere e nessuna indifferenza lo possa stancare:
un cuore tormentato dalla Gloria di Cristo, ferito dal Suo amore, con una piaga che non si rimargini se non in cielo.
MEMORARE
Memorare, piisima Virgo Maria, a saeculo non esse auditum quemquam ad Tua currentem praesidia, Tua implorantem auxilia, Tua potentem suffragia esse derelictum.

Ego, tali animatus confidentia, ad Te, Virgo virginum Mater, curro: ad Te venio, coram Te gemens peccator assisto.

Noli, Mater Verbi, verba mea despicere, sed audi propitia et exaudi. Amen
Ricordati, piissima Vergine Maria, che non si è mai udito che alcuno sia ricorso alla tua protezione, abbia implorato il tuo aiuto, abbia cercato il tuo soccorso e sia stato abbandonato.
Animato da tale confidenza, a te ricorro, Madre Vergine delle vergini, da te vengo, dinanzi a te mi prostro, gemendo peccatore.
Non disprezzare, Madre di Dio, le mie parole, ma ascolta benevola ed esaudisci. Amen.
S. Bernardo

MEMORARE(in inglese)
Memorare Remember, O most gracious Virgin Mary,
that never was it known that any one who fled to thy protection,
implored thy help or sought thy intercession,
was left unaided.
Inspired with this confidence,
I fly unto thee, O Virgin of virgins and Mother;
to thee do I come, before thee I stand, sinful and sorrowful;
O Mother of the Word Incarnate,
despise not my petitions,
but in thy mercy hear and answer me.
Amen.
SALVE REGINA
Salve, regina,
Mater Misericordiae
Vita, dulcedo et spes nostra salve
Ad Te clamamus, exules filli Evae
ad Te suspiramus, gementes et flentes in hac lacrimarum valle.
Eia ergo, advocata nostra
illos Tuos misericordes oculos ad nos converte
et Jesum, benedictum fructum ventris Tui nobis, post hoc exlium, ostende.
O clemens, o pia, o dulcis Virgo Maria

[una delle più famose preghiere a Maria, da molti attribuita a San Bernardo]

ANGELO DI DIO
Angelo di Dio,
che sei il mio custode,
illumina, custodisci, reggi e governa me
che ti fui affidato dalla Pietà Celeste.
Amen.
PREGHIERA A S.GIUSEPPE DA COPERTINO
Protettore degli esaminandi
Confidate in Dio, figliuoli, e sperate che lui solo vi può provvedere: e lui vi provvederà. Gli uomini mancano, ma Dio non manca mai.
(S.Giuseppe da Copertino).
PREGHIERA DELLO STUDENTE IN PROSSIMITÀ DEGLI ESAMI
Eccomi ormai prossimo agli esami, protettore degli esaminandi, S.Giuseppe da Copertino.
La tua intercessione supplisca alle mie manchevolezze di impegno e donami,
dopo aver sperimentato il peso dello studio,
la gioia di gustare una giusta promozione.
La Vergine Santa così premurosa nei tuoi riguardi,
si degni di guardare con benevolenza verso questa mia fatica scolastica
e la benedica così che per mezzo di essa e possa aprirmi ad un servizio più attento
e più qualificato verso i fratelli.
Amen.
PREGHIERA A SAN MICHELE
San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia; sii nostro aiuto contro la malvagità e le insidie del diavolo. Che Dio eserciti su di lui il suo dominio, preghiamo supplichevoli: e tu, o Principe della milizia celeste, col divino potere ricaccia nell'inferno Satana e gli altri spiriti maligni che si aggirano per il mondo per perdere le anime. Amen.
PREGHIERA DI SANT'ANSELMO
Ti prego, Signore, fa' che io gusti attraverso l'amore
quello che gusto attraverso la conoscenza.
Fammi sentire attraverso l'affetto
ciò che sento attraverso l'intelletto.
Tutto ciò che è Tuo per condizione
fa' che sia Tuo per amore.
Attirami tutto al Tuo Amore.
Fai Tu, o Cristo, quello che il mio cuore non può.
Tu che mi fai chiedere, concedi
PREGHIERA A S. RICCARDO PAMPURI PER I MALATI
Signore Gesù, che facendoti uomo, hai voluto condividere le nostre sofferenze, ti supplico, per l'intercessione di San Riccardo Pampuri di aiutarmi a superare questo difficile momento della mia vita.

Come un giorno hai dimostrato una particolare predilezione verso i malati, così ora rivela anche a me la tua bontà.

Ravviva la mia fede nella tua presenza e dona a quanti mi assistono la delicatezza del tuo amore

PREGHIERA PER I MALATI
Per intercessione di Maria, salute degl’infermi, di san Raffaele Arcangelo, Medicina di Dio, dei santi Giovanni di Dio, Camillo de Lellis e Riccardo Pampuri, la potenza del nome di Gesù (che non sa dire di no a Sua Madre), si manifesti sulla nostra amica/o. Non per i nostri meriti ma per la fede della Sua Chiesa lo supplichiamo di distrugga alla radice il male di ....
A TE, O BEATO GIUSEPPE
A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio, insieme con quello della tua santissima Sposa.
Deh! Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all'Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l'amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto soccorri ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido Custode della divina Famiglia, l'eletta prole di Gesù Cristo; allontana da noi, o Padre amatissimo, la peste di errori e di vizi che ammorba il mondo; assistici propizio dal cielo in questa lotta contro il potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del bambino Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità e stendi ognora sopra ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire, e conseguire l'eterna beatitudine in cielo. Amen.
ATTO DI DOLORE
Mio Dio, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati, perché peccando ho meritato i tuoi castighi, e molto più perché ho offeso te, infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa. Propongo col tuo santo aiuto di non offenderti mai più e di fuggire le occasioni prossime del peccato. Signore, misericordia, perdonatemi.
AVE MARIA
Ave, o Maria,
piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte.
Amen
PREGHIERA DELLA SERA
Ti adoro, mio Dio, e ti amo con tutto il cuore. Ti ringrazio d'avermi creato, fatto cristiano e conservato in questo giorno. Perdonatemi il male oggi commesso, e se qualche bene ho compiuto, accettalo. Custodiscimi nel riposo e liberami dai pericoli. La tua grazia sia sempre con me e con tutti i miei cari. Così sia.
PREGHIERA DELLA MATTINA
Ti adoro mio Dio e ti amo con tutto il cuore. Ti ringrazio di avermi creato, fatto cristiano e conservato in questa notte. Ti offro le azioni della giornata, fa' che siano tutte secondo la tua santa volontà e per la maggior Tua gloria. Preservami dal peccato e da ogni male. La tua grazia sia sempre con me e con tutti i miei cari. Così sia.
ATTO DI CARITÀ
Mio Dio, ti amo con tutto il cuore sopra ogni cosa, perché sei Bene infinito e nostra eterna felicità; e per amor tuo amo il prossimo mio come me stesso, e perdono le offese ricevute. Signore, fa' ch'io vi ami sempre più.
ATTO DI SPERANZA
Mio Dio, spero dalla tua bontà vostra, per le tue promesse e per i meriti di Gesù Cristo, nostro Salvatore, la vita eterna e le grazie necessarie per meritarla con le buone opere, che io debbo e voglio fare. Signore, che io possa goderti in eterno.
ATTO DI FEDE
Mio Dio, perché sei verità infallibile, credo fermamente tutto quello che voi avete rivelato e la Santa Chiesa ci propone a credere. Credo in Te, unico vero Dio in tre Persone uguali e distinte, Padre, Figlio e Spirito Santo. Credo in Gesù Cristo, Figlio di Dio, incarnato e morto per noi, il quale darà a ciascuno, secondo i meriti, il premio o la pena eterna. Conforme a questa Fede voglio sempre vivere. Signore, accresci la mia fede.
I MISTERI DEL ROSARIO di Luigi Giussani
LA PREGHIERA DEL SANTO ROSARIO
Segno della croce: Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

O Dio vieni a salvarmi.
Signore vieni presto in mio aiuto.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione ma liberaci dal male. Amen

Ave Maria piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta tra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen

Salve Regina, Madre di Misericordia, vita dolcezza e speranza nostra, salve. A Te ricorriamo, esuli figli di Eva; a Te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

Per le intenzioni del Santo Padre si può recitare alla fine del Rosario un Padre Nostro, una Ave Maria e un Gloria al Padre.

MISTERI GAUDIOSI (lun e gio)
1. L'angelo porta l'annuncio a Maria
2. Maria visita santa Elisabetta
3. Gesù nasce a Betlemme
4. Gesù è presentato al tempio
5. Gesù è ritrovato tra i dottori del tempio
MISTERI DOLOROSI (mar e ven)
1. L'agonia di Gesù nell'orto del Getsemani
2. Gesù è flagellato alla colonna
3. Gesù è incoronato di spine
4. Gesù sale al Calvario carico della croce
5. Gesù muore in croce
MISTERI GLORIOSI (mer e sab)
1. Gesù resuscita da morte
2. Gesù ascende al cielo
3. Lo Spirito Santo discende su Maria e gli Apostoli adunati nel cenacolo
4. Maria Santissima è assunta in cielo
5. Maria incoronata Regina del cielo nella gloria degli Angeli e dei Santi
MISTERI DELLA LUCE (dom)
1. Il battesimo nel Giordano
2. Le nozze di Cana
3. L’annuncio del Regno di Dio
4. La Trasfigurazione
5. L’istituzione dell’Eucaristia

GIACULATORIE
Veni sanctae spiritus, veni per Mariam.
Mater mea fiducia mea
Sacro Cuore di Gesu confido e spero in te.
Ti amo ,Gesù, mia forza.
Se non fossi tuo, mio Cristo, mi sentirei creatura finita. (San Gregorio Nazianzeno)
Maria, tu sei la sicurezza della nostra speranza.
O Gesù d'amore acceso, non ti avessi mai offeso.
Dolce cuore del mio Gesù, fà che io ti ami sempre più.
Dolce cuore di Maria sii la salvezza dell'anima mia.
Gesù, Giuseppe e Maria, siate la salvezza dell'anima mia.
Signore, sia fatta la tua volontà.
Signore Gesù Cristo, abbi pietà di me.
Signore aiutami tu.
Signore Gesù Cristo abbi pietà di me peccatore. (Pellegrino russo)
Gesù confido in Te. Maria fiducia mia
Gesù, Maria vi amo. Salvate anime. (Insegnato da Gesù a Suor Maria Consolata Bertone)

Preghiera dei fidanzati
Nel nostro cuore , o Signore, si è acceso l'amore.
Ti ringraziamo Signore di questo dono che c'innonda di una gioia profonda, ci rende simili a te che sei l'amore, e ci fa comprendere i valori della vita che ci hai donato.
Fa che noi non sciupiamo questa ricchezza che ti ci hai messo nel cuore: insegnaci che l'amore è un dono e non può mescolarsi con nessun egoismo, che l'amore è fecondo e deve, fin da oggi, produrre un nuovo modo di vivere in noi. Ti preghiamo Signore: rendici degni l'uno dell'altro, aiuto e modello. Aiutaci a prepararci al matrimonio, alla sua grandezza, alle sue responsabilità, così che fin d'ora le nostre anime posseggano i nostri corpi e regnino nell'amore.
Amen
Formula letta dagli aspiranti Memores Domini durante la messa in occasione delle “professioni”.

Sicuro della fedeltà di Dio, alla presenza Sua e della Comunità, chiedo a Gesù Cristo, unica mia salvezza, che tra le vicende della vita il mio cuore resti fisso in Lui, dove è la liberazione del mondo e la vera gioia. Affido questo impegno alla Vergine Maria, Madre della Chiesa, e le chiedo un amore sempre più grande per il popolo dei credenti.

OPUSCOLO SULLA CONFESSIONE - SANTUARIO DI S.GABRIELE (TE)
MI CONFESSO
Accoglimi con bontà,
Signore Gesù,
crocifisso e risorto per me.
So che tu sei venuto
per incontrarmi e salvarmi.
Confido nel tuo amore,
mio Dio e mio tutto.

ESAME DI COSCIENZA
"Se riconosciamo i nostri peccati, il Signore che è fedele e giusto ci perdonerà e ci purificherà da ogni colpa" (l Giovanni 1,9).

AMORE VERSO DIO
"Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore".

- La mia vita è davvero orientata al Signore? Osservo fedelmente i suoi comandamenti?
- Dialogo con Dio o prego solo quando ho bisogno? Ho fiducia in Gesù nelle prove e nelle tentazioni?
- Leggo la Bibbia, frequento i sacramenti, partecipo alla vita della mia parrocchia? Mi sforzo di conoscere l’insegnamento della Chiesa?
- Professo con coraggio e in ogni ambiente la mia fede? Sono superstizioso?
- Ho rispetto per il nome di Dio, della Madonna e dei santi? Bestemmio?
- Partecipo attivamente alla, messa ogni domenica e nelle feste? Frequento la catechesi?
- Mi lascio assorbire dalle cose (denaro, divertimenti, lavoro, amici...) mettendo Dio all’ultimo posto?

AMORE VERSO GLI ALTRI
"Amatevi gli uni gli altri come io — Gesù — ho amato voi".

- O Mi rendo conto che il modo concreto di amare Dio consiste nell’amare il prossimo?
- Amo il mio prossimo sull’esempio di Gesù: godo della gioia dell’altro, ho a cuore il suo bene, gli sono vicino nella sofferenza e nelle necessità?
- So condividere quanto possiedo? Aiuto i poveri secondo le mie possibilità? Partecipo alle iniziative di carità della mia parrocchia?
- Come lavoratore (o datore di lavoro) sono giusto, onesto, impegnato?
- Compio i miei doveri politici e sociali di cittadino cattolico? Pago le tasse? Rispetto l’ambiente? Guido l’auto con prudenza?
- Ho sempre rispettato la vita degli altri? Ho forse procurato o consigliato l’abòrto? Ho calunniato qualcuno? Ho testimoniato il falso? Ho sentimenti di odio, rancore, gelosia? Ho saputo perdonare?
- Ho danneggiato la roba degli altri e della collettività? Ho rubato? Ho imbrogliato nel commercio?

— In famiglia:
Per i figli. Sono obbediente e rispettoso verso i genitori, i nonni e gli altri familiari? Li aiuto volentieri? Seguo i loro consigli? Li assisto se anziani o malati? Mi impegno nello studio?
Per i genitori. Mi preoccupo dell’educazione cristiana dei figli? Li dirigo con il buon esempio? Trovo il tempo per stare insieme e per pregare con loro?
Per i coniugi. Sono fedele agli impegni del matrimonio? Sono comprensivo, so perdonare e accettare i difetti e manchevolezze del coniuge?

CAMMINO VERSO LA SANTITÀ
"Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste".

- Cerco di ravvivare la mia vita spirituale con la preghiera, la lettura e meditazione della Parola di Dio? Partecipo alla vita della Chiesa?
- Come uso il tempo e i diversi doni ricevuti dal Signore? Sono pigro?
- Pratico qualche mortificazione come mezzo per purificarmi, ad es. il digiuno e l’astinenza?
- Conservo puro il mio corpo? Ho coltivato desideri e pensieri cattivi? Ho dato scandalo con i miei comportamenti? Mi permetto letture, spettacoli e divertimenti frivoli e insidiosi?
- Ho abusato dell’alcool? Faccio uso di droghe?
- Forse mi contento del minimo senza cercare il meglio nella vita spirituale?

RITO DELLA PENITENZA
Il penitente confessa i propri peccati; ascolta le parole del Sacerdote; accetta l’esercizio penitenziale che gli viene proposto e, invitato dal Sacerdote, manifesta la sua contrizione recitando l’atto di dolore.

Mio Dio, mi pento e mi dolgo
con tutto il cuore dei miei peccati,
perché peccando ho meritato i tuoi castighi,
e molto più perché ho offeso te,
infinitamente buono
e degno di essere amato sopra ogni cosa.
Propongo col tuo santo aiuto
di non offenderti mai più
e di fuggire le occasioni prossime di peccato.
Signore, misericordia, perdonami.


Oppure:

Signore Gesù, Figlio di Dio,
abbi pietà di me peccatore.


Caro Padre,

scrivo nella speranza di posso trovare, se non una spiegazione al dubbio, almeno una indicazione per cercare una risposta. Ho perso mio padre. Erano anni che aspettavo in realtà che succedesse, anni vissuti in modo guardingo, attendendo quello che doveva venire. Molto tempo fa ho pregato Dio, con fiducia, con una preghiera che gli ho ricordato il giugno scorso, quando la malattia di mio padre mi ha fatto capire che il suo tempo era alla fine. Avevo pregato Dio che concedesse ai miei genitori, che hanno già sofferto tanto nel corpo e nell'anima, una morte senza paura e senza dolore, e che desse a me tutto il dolore che risparmiava loro. Ho pregato con tutta la fede che avevo, e nel nome di Gesù Cristo, perchè "tutto quello che chiederete nel mio nome al Padre mio, Egli ve lo concederà".
Non è andata come speravo. Non sono stata ascoltata, il dolore c'è stato ed è stato molto. La paura, penso, anche.
Se il Vangelo è "vangelo", allora perchè non si è avverato quello che Gesù ha detto?
E non so davvero come uscirne.
Norma


Cara sorella,

San Tommaso ci insegna che, per ottenere con certezza quello che ciascuno domanda con la preghiera, "si richiede il concorso di queste quattro condizioni: che preghi per se stesso, che chieda cose necessarie per salvarsi, e lo faccia con pietà e perseveranza" (Somma Teologica, IIª-IIae q. 83 a. 15 ad 2)

Cercherò di spiegare brevemente quanto il Santo Dottore afferma.

1) "che chieda cose necessarie per salvarsi"

Il Signore vuole portarci in cielo, e allora a volte ci nega cose che potrebbero essere nocive alla nostra salvezza, o perché potrebbero farci cadere in peccato, o perché giungiamo al cielo più facilmente per una via che a noi sembra più dolorosa.
"Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima?" (Mt 16,26)
A volte un bimbo piange perché la mamma non gli da' da magiare una certa cosa, sapendo che gli fa male; oppure il bambino piange perché la mamma lo obbliga a prendere una medicina amara. Così il medico, a volte, deve somministrare una terapia dolorosa... Allora qualche volta, siccome vediamo solo qualche centimetro al di là del nostro naso, ci sembra che il buon Gesù non ci esaudisca: ma Lui ha il quadro della situazione, e sa quello che ci vuole per noi.
S. Tommaso, nell’articolo sopra menzionato, riporta alcune parole di S. Agostino: "Chi con fede prega per le necessità della vita presente, con uguale misericordia può essere esaudito e non esaudito. Poiché il medico sa meglio del malato quello che fa bene all'infermo"

2) "che preghi per se stesso"

Noi possiamo pregare per il nostro prossimo, ma solo lui può decidere della sua salvezza. Consideriamo il caso di S. Monica, che ha pregato tanto per S. Agostino: se il figlio non avesse detto "sì" alla grazia, anche le preghiere di S. Monica non avrebbero potuto provocare l'effetto desiderato. Ma siccome S. Agostino "ha voluto" convertirsi, senz'altro anche le preghiere della madre sono concausa della decisione del figlio.

3) "lo faccia con pietà e perseveranza"

A volte il Signore ritarda nell'adempiere le nostre preghiere, perché vuole che attraverso una preghiera fervorosa e insistente ci manteniamo più vicini al lui. Un proverbio dice "passata la festa gabbato lo santo". A volte, riceviamo dei benefici e non ringraziamo neppure il Signore, e ci dimentichiamo presto di Lui.
Allora il buon Gesù, non perché abbia bisogno di noi, ma perché vuole che noi, suoi tralci, restiamo attaccati a Lui che è "la Vite", e che in Lui "portiamo frutto", ritarda ad esaudire i nostri desideri.
S. Tommaso cita, nel medesimo articolo, S. Basilio: "Per questo spesso domandi e non ottieni, perché domandi malamente, e con poca fede, o con leggerezza, oppure chiedendo cose che non ti giovano, o senza insistere"
E la Madonna? La invochiamo con devozione come mediatrice di tutte le grazie? Così gli Angeli, San Giuseppe etc.

Un cristiano sa che il buon Dio conosce i nostri bisogni ancor prima che apriamo bocca: ("il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate" Mt 6,8 ); perciò si fida di Gesù Cristo ("Rimanete in me" Gv 15,4), è innamorato della Sua croce e Gli va dietro (Allora Gesù disse ai suoi discepoli: "Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà" Mt 16, 24-25).

"Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero" (Mt 11,28-30).


In Jesu et Maria

Sac. Alfredo M. Morselli