SERATA CANTAUTORI

Appunti sintetici da incontro con Beppe Fidelibus - 1987 "Festa dei Giovani" - Nautico - Giulianova

La musica deve provocarci una ferita, deve farci essere attenti alla realtà. La mentalità comune ci dice di cantare in modo sentimentale. Una cosa è utile quando ti aiuta a prendere una posizione. L'ascolto è la prima presa di posizione di fronte alla realtà

IN MORTE DI UNA AMICA (Francesco Guccini)

IO E LE COSE (Giorgio Gaber)

Le cose che sono intorno a me non sono il frutto di un mio sapere, quindi sono un dono. Ogni cosa è al suo posto non perché io ce l'ho messe, ma sono lì semplicemente. Questi oggetti con cui io dovrei essere in armonia, devono farmi interrogare, e farmi chiedere il senso della mia esistenza. Se la realtà mi interroga allora mi interessa e non posso passare in secondo piano le domande sulla realtà.

COSA SARÀ (Lucio Dalla)

Tutta la realtà ci richiama questa domanda. "...cosa sarà... che dobbiamo cercare...". Tutte le cose ti richiedono una responsabilità con tutta l'esistenza, quello di cercare il fine della tua esistenza. Le domande che ci poniamo ci danno la testimonianza che c'è un qualcosa di più, oltre noi, che ci fa fare tutto perchè altrimenti non servirebbe a nulla vivere e non ne varrebbe la pena.

SIGNORA BOVARY (Francesco Guccini)

"...ma che cosa c'è proprio in fondo, in fondo, quando bene o male faremo due conti, e i giorni goccioleranno come i rubinetti nel buio..." Se in fondo alla morte di qualcuno non c'è qualcosa vedremo che gioia e dolore si equivalgono. Non avrebbe senso il dolore di una madre alla morte del figlio. Se la vita è ragionevole è una perenne attesa.

L'ATTESA (Giorgio Gaber)
Attendere vuol dire essere in movimento con la mia vita, essere attento alle cose che mi capitano. Lo scoprire che siamo tutti in attesa ci fa sentire tutti fratelli, ci accomuna. La domanda "chi sono io?" ci accomuna.

CANTO DEL SERVO PASTORE (Fabrizio De Andre)
Senza la certezza di essere amati si diventa disperati. Noi abbiamo bisogno di qualcosa che non è solo da abbracciare ma di qualcosa che abbraccia tutto. Posso seguire per questo qualsiasi ideale, ma quando questo non diventa una persona da poter seguire allora divento violento.

L'UOMO CHE STO SEGUENDO (Giorgio Gaber)

Il problema è trovare un sentimento che apre di più del fato, a chiuderci a noi stessi. Se il dolore non tiene conto di qualche cosa più grande non ha senso.

FRAGILE (STING)

UN ALTRO GIORNO È ANDATO (Francesco Guccini)

I STILL HAVEN'T FOUND WHAT I'M LOOKING FOR (U2)

È come se avvertissimo che quello che noi attendiamo sia qualcosa indipendente dal tempo e dallo spazio.

L'ISOLA CHE NON C'È (Edoardo Bennato)

Il problema sta nel poter considerare ragionevole qualcosa che si dà al di la dello spazio e del tempo. Se io voglio essere uomo non posso smettere di cercare, altrimenti perdo la mia umanità. È questo che ci contraddistingue dal resto del cosmo, il fatto che noi siamo in grado di prendere coscienza della nostra situazione. Dobbiamo quindi cercare.

NOMADI (Alice - Franco Battiato)
La storia non è altro che l'ambiente in cui si ricerca questa verità. Quindi l'unico modo per ritrovare l'infinito è mettersi in cammino. In Cristo tutto si è sintetizzato, la strada, la vita e la verità, ed è l'unica persona che era al tempo stesso anche la strada.

LA STRADA (Giorgio Gaber)

FOREVER YOUNG (Bob Dylan)