LA CARTA DI ARNO PETERS

fonte L'eco di S.Gabriele dic 1990 - a cura di Piero Bianucci -
Il nuovo "Atlante del Mondo" l'ha disegnato Arno Peters, un geografo tedesco in età più che matura. Nato a Berlino nel 1916, Peters vive a Brema, in via Heinrich Heine 33. Sconosciuto fino al 1973, in quell'anno, cinquantasettenne, diventa improvvisamente famoso pubblicando una "Carta del mondo" alquanto strana: in essa i continenti assumono una forma allungata, come se avessero fatto una drastica cura dimagrante. In essa tutti gli Stati hanno una superficie davvero proporzionale alla loro estensione reale, e sono quindi confrontabii tra di loro.
Senza che ce ne rendessimo troppo conto, le carte geografiche del passato ci davano un'immagine distorta della Terra e delle sue parti. In una certa misura ciò è inevitabile, in quanto è impossibile rappresentare fedelmente su una carta piana una superficie sferica qual è quella della Terra. Per convincersene basta sbucciare un'arancia e provare a premere un pezzo di buccia su un piatto: si deforma e si spezza. In parte però la distorsione era di tipo "ideologico": i criteri con cui la superficie sferica veniva trasferita sulla carta geografica erano tali da privilegiare l'Europa e gli Stati Uniti a danno del Terzo Mondo.
La distorsione delle carte geografiche del passato, eurocentriche e "colonialiste", risale alla "proiezione di Mercatore", nome del geografo fiammingo Gerardo Kremer che, nel 1569, disegnò il planisfero tracciando i meridiani uno parallelo all'altro e non confluenti nei poli. In questo modo i Paesi nordici appaiono più estesi e quelli vicini all'equatore molto rimpiccioliti. La Groenlandia sembra più grande del Sud America (mentre è appena un decimo di esso), gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica sembrano grandi quanto l'Africa.
La proiezione di Mercatore, relegando il Terzo Mondo in un ruolo subalterno anche nelle dimensioni oltre che nella cultura e nella ricchezza, andava bene, ovviamente, ai Paesi europei. Per di più essa ha il pregio di rispettare gli angoli tra ogni segmento che unisca due punti sulla carta e i meridiani e i paralleli: era quindi l'ideale per la navigazione, bastava che i marinai misurassero sulla carta geografica l'angolo della rotta e poi con il timone tenessero esattamente quell'angolo, perché la nave arrivasse nel porto di destinazione.
Arno Peters ha salvato questa buona qualità della classica carta di Mercatore, e in più, pur deformando anche lui, all'occhio, i contorni dei continenti, è riuscito a mantenere la proporzionalità delle aree: la sua, insomma, è la prima carta del mondo in grado di rispettare sia gli angoli (come quella di Mercatore) sia le superfici. Cade così la vecchia distorsione eurocentrica cara ai colonialisti, tutti i Paesi nel suo planisfero sono rappresentati "democraticamente" in base alle loro vere dimensioni.
Il fatto che il Terzo Mondo nella carta di Peters non venga sottovalutato, ha determinato non soltanto il suo successo "popolare" ma anche "politico". Tra gli sponsor della carta di Peters troviamo innanzitutto l'ONU, e poi l'Unicef-Italia, il Consiglio delle Chiese degli Stati Uniti, la Charitas di vari Paesi, tra cui quella italiana.
Per strano che possa sembrare, Peters, quanto a formazione culturale, non è un geografo ma uno storico. Sua è una curiosa "Storia del mondo otticamente sincronica", nella quale - come suggerisce il titolo - ha voluto mostrare la contemporaneità dei fatti storici nelle diverse parti del mondo, in modo da renderli paragonabili obiettivamente nella loro importanza. Ancne quello era un modo di correggere vecchie distorsioni scolastiche: cadevano la centralità di Atene e di Roma nel mondo antico, la centralità dell'Europa nel Medioevo e nell'epoca moderna, acquistavano il giusto rilievo civiltà di solito misconosciute come quella cinese e quella indiana.
Con una scelta provocatoria, certo anch'essa ad alto tasso ideologico, Peters ha poi voluto portare la sua rivoluzione nella geografia. Non si è fermato neppure davanti alle estreme conseguenze: nel suo planisfero scompare il meridiano fondamentale di Greenwich. Non solo: scompare persino la millenaria divisione sessagesimale di meridiani e paralleli, a favore di una "griglia" a divisione decimale.


Carta Peters
LA CARTA PETERS
Ha il pregio di avere tutte le superfici perfettamente comparabili cioè corrispondenti in proporzione alla realtà. Il suo difetto principale sta nella deformazione verticale delle terre in prossimità dell'Equatore.

carta di Mercatore
LA CARTA DI MERCATORE
In essa l'Europa (10.521.324 kmq), risulta più grande del Sud America (17.842.000 kmq), che invece è quasi il doppio.