ANNO |
VOLANTONE |
TESTO |
Pasqua 2006 |  Duccio, Maestà (apparizione di Cristo agli apostoli sui monti della Galilea), XIV sec., Siena, Museo dell’Opera Metropolitana. (Foto Opera Metropolitana Siena / Scala, Firenze 1990) | All'inizio dell'essere cristiano non c'è una decisione etica o una grande idea, bensì l'incontro con un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva. Benedetto XVI
Il cuore di Giovanni e Andrea, quel giorno, si era imbattuto in una presenza che corrispondeva inaspettatamente ed evidentemente al desiderio di verità, di bellezza, di giustizia che costituiva la loro umanità semplice e non presuntuosa. Da allora, seppur tradendolo e fraintendendo mille volte, non l'avrebbero più abbandonato, diventando «suoi». Luigi Giussani |
Pasqua 2005 |  Pietro Lorenzetti, Deposizione, XIV secolo. Basilica Inferiore di San Francesco, Assisi | «Ti sei chinato sulle nostre ferite e ci hai guarito donandoci una medicina più forte delle nostre piaghe, una misericordia più grande della nostra colpa. Così anche il peccato, in virtù del Tuo invincibile amore, è servito a elevarci alla vita divina». Prefazio della Liturgia ambrosiana
Gesù si rivolge a noi, si fa «incontro» per noi, chiedendoci una cosa sola: non «che cosa hai fatto?», ma «mi ami?». Occorre una potenza infinita per essere questa misericordia, una potenza infinita dalla quale - in questo mondo terreno, nel tempo e nello spazio che ci è dato di vivere, negli anni, pochi o tanti che siano - noi mutuiamo, attingiamo letizia. Perché un uomo, con la coscienza di tutta la sua pochezza, è lieto di fronte all'annuncio di questa misericordia: Gesù è misericordia. Egli è mandato dal Padre per farci conoscere che l'essenza di Dio ha come caratteristica suprema per l'uomo la misericordia Luigi Giussani |
Natale 2004 |  Federico Barocci, Madonna di San Giovanni (XVI sec.), Galleria Nazionale delle Marche, Urbino | L'unica gioia al mondo è cominciare. E' bello vivere perché vivere è cominciare, sempre, ad ogni istante. Cesare Pavese
Il Natale è il ricordo del modo in cui il Signore si è reso presente. Il Signore non è mai un passato. Il Natale è dunque il ricordo del Signore che è diventato uomo, un bambino come ognuno di noi è stato ed è. Luigi Giussani |
Pasqua 2004 |  "L'incredulità di San Tommaso" Caravaggio | Non ti è detto: sforzati di cercare la via per giungere alla verità e alla vita; non ti è stato detto questo. Pigro, alzati! La via stessa è venuta a te e ti ha scosso dal sonno; e se è riuscita a scuoterti, alzati e cammina! Sant'Agostino
La vita come dramma, come lotta per il bene, è introdotta nel mondo solo da Cristo. Non c'è nessuna separazione tra la materialità dell'esistenza e Cristo che è con noi, che ci abbraccia.
Siamo ben consapevoli della nostra fragilità umana, che ci accomuna a tutti gli uomini, ma anche della certezza in Cristo, che ci differenzia da tutti gli uomini, e quindi della letizia e dell'ottimismo che spiegano l'inesauribile ripetersi dei nostri tentativi: sempre in lotta. Luigi Giussani |
Natale 2003 |  Bartolomè Esteban Murillo, Sacra Famiglia con l'uccellino (1645/50). Madrid, Museo del Prado | Dio non impone la salvezza; la propone come iniziativa d'amore, a cui occorre rispondere con una libera scelta... Maria non solleva obiezioni circa il futuro di Dio... Egli gradisce di avere a che fare con persone responsabili e libere. Giovanni Paolo II |
Pasqua 2003 | 
| Qualsiasi evento capiti non troverebbe mai risposta adeguata, se non ci fosse Cristo: Lui segna l’ultima vittoria di Dio sulla realtà umana; qualsiasi cosa accada, è la "misericordia" che legge tutto ciò che è umano. La misericordia: Dio compie la vittoria sul male dentro la storia come positività, è questo che dà la ragione a ciò che accade. Luigi Giussani |
Pasqua 2002 |  Michelangelo, Madonna della Scala | L'uomo non smette mai di cercare: quando è segnato dal dramma della violenza, della solitudine e dell’insignificanza, come quando vive nella serenità e nella gioia, egli continua a cercare. L’unica risposta che può appagarlo acquietando questa sua ricerca gli viene dall’incontro con Colui che è alla sorgente del suo essere e del suo operare. La strada è Cristo. Egli è la Via, la Verità e la Vita, che raggiunge la persona nella quotidianità della sua esistenza. La scoperta di questa strada avviene normalmente grazie alla mediazione di altri esseri umani. Il cristianesimo, prima di essere un insieme di dottrine o una regola per la salvezza, è pertanto l’"avvenimento" di un incontro. Giovanni Paolo II |
Natale 2002 |  Giovanni Bellini, Madonna col bambino (Museo di Castelvecchio di Verona - 1470-1475) | Non mancherà mai lo spazio a chi corre verso il Signore. Chi ascende non si ferma mai, va da inizio in inizio, secondo inizi che non finiscono mai. Gregorio di Nissa |
Pasqua 2001 | 
| Non è a forza di scrupoli Che un uomo diventerà grande. La grandezza arriva, a Dio piacendo, come un bel giorno. A. Camus |
Natale 2001 | 
| Tu sei in mezzo a noi, Signore e noi siamo chiamati con il tuo nome, non abbandonarci! Ger. 14,9 |
Pasqua 2000 | 
Piero della Francesca, Resurrezione (particolare). Sansepolcro, Pinacoteca Comunale. (Foto Scala, Firenze) | Quindi sembrò come se gli uomini dovessero procedere dalla luce alla luce, nella luce del Verbo, Attraverso la Passione e il Sacrificio salvati a dispetto del loro essere negativo; Bestiali come sempre, carnali, egoisti come sempre, interessati e ottusi come sempre lo furono prima, Eppure sempre in lotta, sempre a riaffermare, sempre a riprendere la loro marcia sulla via illuminata dalla luce; Spesso sostando, perdendo tempo, sviandosi, attardandosi, tornando, eppure mai seguendo un'altra via. T.S.Eliot, Cori da "La Rocca"
Cristo risorto è la vittoria di Dio sul mondo. La sua risurrezione dalla morte è il grido che Egli vuole far risentire nell'animo di ognuno di noi: la positività dell'essere delle cose, quella ragionevolezza ultima per cui ciò che nasce non nasce per essere distrutto. "Tutto questo è assicurato, te lo assicuro, Io sono risorto per renderti sicuro che tutto quello che è in te e con te è nato non perirà". Luigi Giussani |
Natale 2000 |  San Giuseppe e Gesù Bambino (attribuito a Guido Reni), XVII sec.. Rimini, Museo della Città (Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini) | Il cristianesimo non è una dottrina, non è una teoria di ciò che è stato e di ciò che sarà dell’anima umana,bensì la descrizione di un evento reale nella vita dell’uomo. Ludwig Wittgenstein
Per farsi conoscere, Dio è entrato nella vita dell’uomo come uomo, secondo una forma umana, così che il pensiero, l’immaginatività e l’affettività dell’uomo sono stati come “bloccati”, calamitati da Lui. L’avvenimento cristiano ha la forma di un incontro: è qualcosa che penetra i nostri occhi, che tocca il nostro cuore, che si può afferrare con le nostre braccia. Luigi Giussani |
Pasqua 1999 | 
| La Divina Provvidenza questo ha avuto di mira, questo ha comunicato, questo ha voluto insinuare negli occhi e nei cuori dei suoi: la ferma certezza che il Signore Gesù era veramente resuscitato come era realmente nato, realmente aveva patitro ed era realmente morto. San Leone Magno
"Amico, con un bacio tradisci il Figlio dell'Uomo?". Amico, una parola che Gesù rivolse a Giuda, appena prima di essere tradito e arrestato. Ha detto a Giuda: "Abbiamo lo stesso destino, abbiamo una stessa via, sei parte di me e io parte di te; la tua felicità è la mia, la mia felicità è la tua. Tu sei me". Questo vuol dire "amico". Dicendo a Giuda: "Amico", Cristo lo disse a ciascun uomo. Luigi Giussani |
Natale 1999 | 
| Che cosa è l'uomo perché te ne ricordi e il figlio dell'uomo perchè te ne curi? Eppure l'hai fatto poco meno di Te. Salmo 8
Quelli piccoli piccoli, di quattro o cinque anni, che lo attorniavano e gli agganciavano le gambe, e mettevano il musetto tra le Sue vesti, e non vedevano il volto, non trattenevano la faccia, non la vedevano neanche, forse. Ma erano lì da lui. Così che il vestito, la tunica inconsutibile di cui Gesù era vestito, restava nei loro occhi più che la Sua faccia. Così a noi Gesù si rende sensibile, si rende percepibile nella comunità ecclesiale come se essa fosse il vestito con cui la nostra piccolezza prende rapporto con la Sua presenza reale. Luigi Giussani |
Natale 1998 | 
| Egli ci raggiunge in ciò che per noi è più familiare e facile da verificare, perchè costituisce il nostro contesto quotidiano, senza il quale non riusciremmo a comprenderci. Giovanni Paolo II, Fides et ratio
Tu sei in mezzo a noi, Signoere... Ogni impegno di sè, sacrificio e soddisfazione, parte dalla coscienza di questa misteriosa Presenza. Per cui ogni giudizio sulla umanità dei poteri e degli assembramenti umani ha come scopo la gloria, nel tempo e nello spazio, dell'uomo Gesù di Nazareth. Luigi Giussani |
Pasqua 1998 | 
| Chi potrà mai parlare dell'amore all'uomo proprio di Cristo, traboccante di pace? Dionigi l'Areopagita
Questo è l'abbraccio ultimo del Mistero, contro cui l'uomo - anche il più lontano e il più perverso o il più oscurato, il più tenebroso - non può opporre niente, non può opporre obiezione: può disertarlo, ma disertando se stesso e il proprio bene. Il Mistero come misericordia resta l'ultima parola anche su tutte le brutte possibilità della storia. Esercizi della Fraternità di CL, 1997 |
Natale 1997 | 
| Dio con noi! Non nell'azzurra volta, non al di là degli infiniti mondi, non nel fuoco violento ed in tempesta, non nell'oblio dei trascorsi tempi. Egli ora è qui! Fra i vani e tristi casi, nel fiume, che la vita ansiosa turba... Dio è con noi! Vladimir Solov'ev
Il cristianesimo è l'annuncio della presenza di Dio che ricrea la natura dell'uomo, perciò la vita cristiana è un miracolo possibile all'orizzonte di ogni giornata, di ogni azione. E se apriamo la porta esso penetra e cambia, rivela la natura che ospita la presenza di Colui di cui siamo fatti. Alla ricerca del volto umano |
Pasqua 1997 | 
| Così è stata salvata la nostra vita: Dio ha mandato suo Figlio perché ci mostrasse che cos'è l'uomo, e perché in questo modo l'uomo fosse salvato. E come aveva fatto con Israele, si è coinvolto nella nostra vita. Allora anche le cose più minute della vita quotidiana acquistano dignità, hanno un loro orizzonte vasto, non sono più fonte di noia e soffocamento e diventano soprattutto una responasbilità pacificante, nesso apparentemente fragile, ma poderoso con quel disegno che ci restituisce uomini alla storia. |
Natale 1996 |  Caravaggio, Fuga in Egitto (particolare). Roma, Galleria DOria Pamphilj | Ma che poss'io, Signor, s'a me non vieni coll'usata ineffabil cortesia? (Michelangelo Buonarroti, Rime) |
Pasqua 1996 | 
| La speranza è una certezza nel futuro in forza di una realtà presente. Perciò è la presenza di Cristo, resa nota dalla memoria, che ci rende certi del futuro. Ed è possibile allora un cammino senza sosta, un tendere senza limiti, a partire dalla certezza che Lui, come possiede la storia si manifesterà in essa. Luigi Giussani |
Pasqua 1995 | 
| Il cammino del Signore è semplice, come quello di Giovanni e Andrea, di Simone e Filippo, che hanno, cominciato ad andare dietro a Cristo; per curiosità e desiderio. Non c'è altra strada, al fondo, oltre questa curiosità desiderosa destata dal presentimento del vero. |
Natale 1995 | 
| Nulla è così commovente come il fatto che Dio si sia fatto uomo per accompagnare con discrezione, con tenerezza e potenza il cammino faticoso di ognuno alla ricerca del proprio volto umano. Da: Luigi Giussani, Alla ricerca del volto umano, Rizzoli) |
Pasqua 1994 | 
| Cristo è... tutto in tutti, Egli che tutto racchiude in sé secondo la potenza unica, infinita e sapientissima della sua bontà - come un centro in cui convergono le linee - affinché le creature del Dio unico non restino estranee e nemiche le une con le altre, ma abbiano un luogo comune dove manifestare la loro amicizia e la loro pace. (S. Massimo il Confessore, Mistagogia, I).
Cerchiamo di immaginarci l'abbraccio che lo sguardo di Cristo aveva su tutte le cose: sui bambini che giocavano, sul passero che cadeva, sul fiorellino del campo, sulla donna di strada, che stava ai margini... L'ha guardata un istante: un incontro di sguardi. E la Samaratina e Matteo ("Vieni con me"). E Matteo non fu come il giovane ricco: il vecchio usuraio non fu come il giovane ricco: il giovane, ricco... Il vecchio usuraio lo seguì. |
Pasqua 1993 | 
| La fede è un'obbedienza di cuore a quella forma di insegnamento, alla quale siamo stati consegnati. (cfr. Rm 7,17) (Joseph Ratzinger)
Il cammino del Signore è semplice, come quello di Giovanni e Andrea, di Simone e Filippo, che hanno, cominciato ad andare dietro a Cristo; per curiosità e desiderio. Non c'è altra strada, al fondo, oltre questa curiosità desiderosa destata dal presentimento del vero. |
Pasqua 1992 |  Pablito Calvo in Marcellino pane e vino (1955) di L.Vaida. Il film è distribuito dalla Sampaolo audiovisivi | Perchè cerchi tra parole morte il Verbo, se Egli, fattosi carne, si è reso visibile? San Bernardo
L'influsso su di te di questa compagnia data è quello di richiamarti alla "ragione". Sei nella tempesta, irrompono le onde, ma vicino hai una voce che ti ricorda la ragione, che ti richiama a non lasciarti portar via dalle ondate, a non cedere. La compagnia ti dice: "Guarda che dopo splende il sole; sei dentro l'onda, ma poi sbuchi fuori e c'è il sole". Soprattutto ti dice: "Guarda". Perché in ogni compagnia vocazionale ci sono sempre persone, o momenti di persone, da guardare. Nella compagnia, la cosa più importante è guardare le persone». Perciò la compagnia è una grande sorgente di amicizia. L'amicizia è definita dal suo scopo: l'aiuto a camminare verso il Destino. |
Pasqua 1991 |  La Navigazione - Andrea Pisano | Questo mondo moderno non è solamente un mondo di cattivo cristianesimo, questo non sarebbe nulla, ma un mondo incristiano, scristianizzato. Ciò che è precisamente il disastro è che le nostre stesse miserie non sono più cristiane. C'era la cattiveria dei tempi anche sotto i Romani. Ma Gesù venne. Egli non perse i suoi anni a gemere ed interpellare la cattiveria dei tempi. Egli taglia corto. In un modo molto semplice. Facendo il cristianesimo. Egli non si mise a incriminare, ad accusare qualcuno. Egli salvò. Non incriminò il mondo. Egli salvò il mondo. Charles Peguy, Veronique |
Pasqua 1990 |  Tilman Riemenschneider Altare dell'Ultima Cena (Particolare: l'apostolo Giovanni col capo appoggiato sul braccio di Cristo) | Questo è l'orrendo e occulto veleno del vostro errore: che pretendiate di far consistere la grazia di Cristo nel suo esempio e non nel dono della Sua persona. Sant'Agostino (cfr. contra Iulianum, Opus imperfectum) |
Pasqua 1989 | 
| È dalla terra, dalla solidità, che deriva necessariamente un parto pieno di gioia e il sentimento paziente di un'opera che cresce, di tappe che si sussuegono, aspettate con calma, con sicurezza. Occorre soffrire perch+ la verità non si cristallizzi in dottrina, ma nasca dalla carne. Emmanuel Mounier |
Pasqua 1988 |  Particolare. Il Giudizio universale - Michelangelo Buonarroti - Cappella Sistina - Roma | L’imperatore si rivolse ai cristiani dicendo: "Strani uomini... ditemi voi stessi, o cristiani, abbandonati dalla maggioranza dei vostri capi e fratelli: che cosa avete di più caro nel cristianesimo?". Allora si alzò in piedi lo starets Giovanni e rispose con dolcezza: "Grande sovrano! Quello che abbiamo di più caro nel cristianesimo è Cristo stesso. Lui stesso e tutto ciò che viene da Lui, poiché noi sappiamo che in Lui dimora corporalmente tutta la pienezza della Divinità." (Vladimir Solov'ev, Il dialogo dell’Anticristo) |
Pasqua 1987 | 
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Pasqua 1986 |  Icaro - Henry Matisse | Che cosa accade quando io stesso mi faccio cristiano, quando mi sottometto al nome di questo Cristo, approvandolo così come l'uomo modello, come il parametro normativo d'ogni agire umano? Quale tipo di svolta dell'essere, quale posizione di fronte all'umanità mi assumo io, così facendo? Quale profondità raggiunge questo processo? Quale valutazione complessiva della realtà ne scaturisce? (Joseph Ratzinger) |
Pasqua 1985 | 
| Se non fossi tuo, mio Cristo, mi sentirei creatura finita. Sono nato e mi sento dissolvere, mangio, dormo, riposo e cammino, mi ammalo, guarisco, mi assalgono senza numero brame e tormenti, godo del sole e di quanto la terra fruttifica. Poi io muoio e la carne diventa polvere, come quella degli animali che non hanno peccati. Ma io che cosa ho più di loro? Nulla, più se non Dio. Se non fossi tuo, Cristo mio, mi sentirei creatura finita. S. Gregorio Nazianzeno |
Pasqua 1984 |  Guernica, Pablo Picasso | Marta, disperata per la morte del fratello, disse dunque a Gesù: "Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa chiederai a Dio, egli te la concederà". Gesù le disse: "Tuo fratello risusciterà". Gli rispose Marta: "So che risusciterà nell'ultimo giorno". Gesù le disse: "Io sono la resurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno. Credi tu questo?" Gv. 11,21-26 |
Pasqua 1983 | 
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Pasqua 1982 | 
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